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CARABINIERI CAVALESE (TN) * RAPINA ALL’UFFICIO POSTALE DI CANAZEI: « L’UOMO HA PRETESO 800 EURO PARI ALL’AMMONTARE DI DUE PACCHI CHE DOVEVA RICEVERE MA MAI ARRIVATI »

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08.19 - giovedì 11 luglio 2019

Ieri mattina, intorno alle ore 11.00 , presso l’ufficio postale di Canazei, un soggetto con il volto travisato dal casco, impugnando una pistola intimava alle due impiegate in servizio di consegnargli del denaro contante per un valore di 800 euro, che secondo l’uomo era l’ammontare di due pacchi che doveva ricevere ma che non erano mai arrivati, secondo lui per colpa delle poste italiane. Le due impiegate, riuscivano a mantenere la calma ed a guadagnare tempo, con la scusa di recuperare il denaro richiesto custodito all’interno della cassaforte che doveva essere aperta con i tempi dovuti.

In questo frangente riuscivano a far scattare l’allarme e ad inviare messaggi di quanto stava accadendo con i loro cellulari. Tra i destinatari dei messaggi anche il Comandante della Stazione Carabinieri di Canazei, che si trovava in ferie al mare con la famiglia, che immediatamente allertava sia la centrale operativa della Compagnia CC di Cavalese che i suoi Carabinieri di Canazei. Immediatamente scattava l’allarme di rapina in atto e sul posto in pochi minuti giungeva una pattuglia del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Cavalese, che stava perlustrando la Val di Fassa e, poco dopo i Carabinieri della Stazione di Canazei, accorsi tutti sul luogo.

Il soggetto vistosi braccato, tentava la fuga dall’obbiettivo rapinato, ma veniva bloccato dagli operanti all’esterno dell’ufficio postale. Si constatava che la pistola utilizzata era una riproduzione di pistola vera ma comunque arma giocattolo. Il rapinatore, dopo essere stato bloccato e perquisito, veniva trasferito presso il Comando Compagnia Carabinieri di Cavalese. Sul posto è stato richiesto l’intervento di personale sanitario della Croce Bianca di Canazei, per fornire la necessaria assistenza alle due impiegate in evidente stato di agitazione.

Sono tutt’ora in corso gli opportuni accertamenti investigativi al fine di chiarire per quale motivo questo soggetto, risultato essere un uomo 69enne di Moena (TN) abbia compiuto un simile gesto, anche perché conosciuto come persona tranquilla, con famiglia e che ha svolto la professione di idraulico.

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