I Carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana, impegnati nei quotidiani servizi di controllo del territorio, coordinati dal Comando Provinciale di Trento, hanno denunciato in stato di libertà all’A.G. due persone.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Borgo V.na. hanno, a seguito di perquisizione, denunciato a piede libero un operaio delle acciaierie di Borgo V.na, pregiudicato, che coltivava all’interno della propria cantina, nel centro della cittadina di Borgo v.na, delle piante di marijuana, con un impianto di produzione artigianale che simulava una serra. Ma il forte odore proveniente dalla cantinola lo ha tradito; pertanto, appena giunta la notizia ai Carabinieri, pronta è stata la verifica, che ha consentito di ritrovare le piante di sostanza stupefacente con il fusto di circa un metro, e 37 grammi all’interno dell’abitazione.
Sempre nella stessa giornata gli uomini dell’aliquota radiomobile hanno eseguito un ordine di espulsione nei confronti di un cittadino albanese 30enne, che veniva fermato per un controllo, poiché il suo comportamento “attento” ha destato sospetti. Il modo di fare sospetto del giovane, notato anche dalla cittadinanza, ha attirato l’attenzione dei carabinieri, che hanno verificato cercando di capire qualcosa di più. Essendo sprovvisto di documenti è stato portato in caserma a Borgo V. per un controllo approfondito. Dagli accertamenti svolti l’albanese risultava colpito da provvedimento di espulsione da eseguire immediatamente, pertanto veniva accompagnato negli uffici preposti per l’espulsione.
Al successo di questa attività, è evidente il ruolo fondamentale giocato dalle segnalazioni e dalle denunce dei cittadini, che se prontamente riferite ai Carabinieri possono essere fonte di prevenzione e, talvolta, anche di repressione dei reati.
Sul fronte della prevenzione e del contrasto dello spaccio di stupefacenti, non solo controlli sul territorio, ma tanta in-formazione nelle scuole rivolta anche ai professori e alle famiglie, per “abiurare” l’uso di sostanze stupefacenti che è uno dei comportamenti più rischiosi per i nostri ragazzi ( e non solo) promuovendo un network che “sponsorizzi” stili di vita sani e responsabili che formino uomini e donne solidi e solidali.