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CALDAIE E ACCATASTAMENTO PROVINCIALE: CIVETTINI, ULTERIORE COSTO PER GLI UTENTI?

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07.13 - venerdì 13 ottobre 2017

(Fonte: Claudio Civettini) – Interrogazione. Caldaie e accatastamento provinciale. Quale pubblicità sulla gratuità del servizio se fatto direttamente dall’utente? Un obbligo trasformato in ulteriore costo per gli utenti? 15 euro di diritti che si possono risparmiare.

E’ da qualche tempo stato istituito il Sire, il nuovo Catasto degli impianti termici civili previsto dalla Legge provinciale sull’energia 4 ottobre 2012, n. 20, con il risultato che, dal 1 dicembre 2016, tutti gli impianti termici civili, esistenti o di nuova realizzazione in Provincia, devono essere accatastati con una nuova procedura informatizzata, tramite apposizione sul generatore di una etichetta adesiva con codice alfanumerico, e tutti potranno visionare i dati relativi al proprio impianto termico tramite la Carta Provinciale dei Servizi.

Fin qui, chiaramente, nulla di male se non vi fosse una aspetto che i cittadini, non sono per nulla informati delle procedure e nessuno sa -o pochissimi sanno– che recandosi negli uffici provinciali, l’accatastamento della caldaia sarebbe a titolo gratuito, così penalizzando -come sempre- i territori diversi da quello del capoluogo, non avendo delegato a nessun ufficio periferico, la competenza dell’accatastamento stesso.

Questo- a nostro avviso a ragione – sta facendo spazientire non pochi cittadini poiché il manutentore abituale si trova suo malgrado a dover dare attuazione al dettato legislativo in occasione della manutenzione annuale della caldaia, applicando materialmente l’adesivo-targa di caldaia, al seppur modico sovraprezzo della manutenzione ordinaria, di ben 15 euro.

Un compenso non certo inventato e pattuito con la Provincia stessa e si ritiene doveroso riconoscere al professionista tale indennizzo suppletivo, poiché quello che appare chiaro, è la mancanza totale di informazione che la Provincia doveva attivare verso tutte le Famiglie trentine, in applicazione di una specifica Legge provinciale, apprezzabile negli obiettivi, ma discutibile per l’ennesimo costo che per molte famiglie è un problema.

A fronte delle lamentanze rappresentateci, ci sembra corretto attivare codesto atto ispettivo per capire quando, dove e attraverso quale comunicazione, siano state informate le Famiglie sulla possibilità della gratuità del servizio di accatastamento della proprio caldaia, semplicemente recandosi presso gli uffici competenti della Provincia e, nel caso invece di palese insufficienza di comunicazione, perché non si sia pianificata in modo corretto, a difesa dei costi che molte Famiglie in difficoltà, oggi devono subire.

 

 

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Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere interroga il Presidente della Giunta provinciale e l’Assessore provinciale competente per sapere:

• Se corrisponda al vero quanto riferito in premessa, circa il fatto che oggi, per Legge provinciale, ogni caldaia o generatore di calore, deve essere accatastato con l’applicazione sulla caldaia di una targhetta adesiva che, nei fatti, sarà la “carta d’identità” dell’impianto, che finirà in un registro provinciale di controllo, attraverso l’iscrizione al Sire, il nuovo Catasto degli impianti termici civili;

• Se sia stata fatta adeguata comunicazione alle Famiglie dell’obbligo di tale procedura ma soprattutto della gratuità della stessa nel caso in cui, la registrazione sia fatta direttamente dall’utente presso l’Ufficio provinciale competente e che diversamente, il giusto compenso aggiuntivo per l’istallatore che-nei fatti-diventa un sostituto dell’attuazione legislativa, grava all’incirca sui 15 euro con costi a carico della Famiglia;

• Quali siano gli Uffici provinciali autorizzati ad iscrivere la caldaia nel registro attraverso la denuncia diretta dell’Utente e se siano attivati Uffici per la ricezione dell’iscrizione al Sire anche nei vari territori;

• Nel caso sia stata fatta adeguata campagna informativa, quali siano i mezzi utilizzati, in che periodo e con quali criteri, visto che la popolazione anziana, nella stragrande maggioranza non conosce alcun altro linguaggio se non quello scritto o cartaceo.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

 

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Consigliere Claudio Civettini

 

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