Sono oltre 200 ad oggi gli psichiatri e psicologi che hanno sottoscritto la lettera promossa dalla Fondazione BRF (Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze) e inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro della Salute Roberto Speranza per denunciare la grave emergenza cui si sta andando incontro ad oltre un anno dalla pandemia. «Siamo felici che l’appello stia raccogliendo così tante adesioni. È sintomo che il problema è condiviso e, dunque, a maggior ragione occorre che la politica se ne faccia carico quanto prima», spiega il presidente della Fondazione BRF, Armando Piccinni.
L’appello è stato sottoscritto negli ultimi giorni anche da Ernesto Caffo (neuropsichiatra infantile e fondatore di “Telefono Azzurro”), David Lazzari (presidente dell’Ordine degli Psicologi) e da numerosi accademici e direttori sanitari. Nella lettera si chiede di «organizzare e sostenere nuove ricerche sul rapporto salute mentale-Covid-19; mettere in campo azioni di formazione e prevenzione; rinsaldare, mediante azioni speciali di coordinamento, connessioni strette tra i differenti ambiti dell’assistenza sanitaria, degli organismi di sostegno sociale, del volontariato e degli enti del terzo settore».
Nel frattempo anche il Parlamento ha iniziato a compiere i primi passi: l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin presenterà sulla scorta della lettera aperta una mozione che sta raccogliendo ampie e trasversali adesioni.