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LANCIO D'AGENZIA

BORGA * PERIODICO ITEA: SEGNALAZIONE AD AGCOM E CORECOM TRENTINO PER PRESUNTA VIOLAZIONE DELLA LEGGE 28/2000

Scritto da
12.21 - martedì 6 febbraio 2018

In allegato copia della segnalazione inviata all’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione e al Comitato provinciale per le Comunicazioni di Trento relativa ad una palese violazione della legge 28/2000 da parte di ITEA spa, sottoscritta anche dai colleghi Civettini, Kaswalder e Giovanazzi. Trasmetto altresì l’interrogazione, in calce alla quale si sono aggiunte le firme dei colleghi Simoni e Zanon.
Ringrazio per l’attenzione ed invio distinti saluti.
Rodolfo Borga

 

*

 

ITEA spa, il cui capitale è detenuto interamente dalla Provincia autonoma di Trento, pubblica, per il tramite del suo ufficio stampa, il periodico trimestrale Edilizia Abitativa, che, come si legge nel sito della società, costituisce “un importante strumento di comunicazione tra la Società e gli assegnatari di alloggio di edilizia abitativa, che garantisce un’informazione continua e corretta sull’attività svolta, sulle notizie utili da diffondere agli inquilini e sui nuovi servizi disponibili”.

Sempre il sito della società informa che ITEA è “soggetta alla direzione e coordinamento della Provincia autonoma di Trento”.

Nei giorni scorsi ITEA ha inviato a tutti gli assegnatari il n. 87 del periodico sopra indicato, che a pagina ospita 4 l’editoriale del Presidente, notoriamente uomo PATT, partito per il quale ha svolto anche rilevanti incarichi amministrativi (la precisazione non è fuori luogo, considerato l’oggetto del presente atto ispettivo).

A pagina 5 il periodico ospita invece un corposo (tale da occupare l’intera pagina) intervento dell’assessore Rossi e dell’assessore Daldoss, significativamente titolato “Il nostro punto di vista”.

Nell’incipit dell’intervento Presidente ed assessore, le cui fotografie campeggiano ad inizio pagina, ringraziano (e ci mancherebbe altro!) ITEA per aver loro “offerto questa pagina iniziale” e chiariscono che la graziosa offerta costituisce “un’opportunità che vogliamo sfruttare innanzitutto per esprimerVi un sincero augurio affinché possiate iniziare il nuovo anno nel migliore dei modi”; immancabile, va da sé, il riferimento agli “affetti più cari” degli assegnatari.

Seguono alcune considerazioni di carattere generale, imperniate principalmente sull’importanza delle abitazioni ITEA quali “laboratorio attivo dove anticipare, vivere e sperimentare percorsi di accoglienza, rispetto e scambio d’esperienze”. Le solite chiacchiere del multiculturalismo corretto; nulla di nuovo, insomma.

Più sotto, però, Presidente ed assessore lasciano l’alta filosofia e vanno al concreto, esponendo puntigliosamente i risultati del loroimpegno” che “si riflette nelle indicazioni e nelle scelte operate in sede di bilancio di previsione”.

In data 28 dicembre 2017 è entrata in vigore la normativa sulla c.d. par condicio dettata dalla legge 22 febbraio 2008 n. 28, il cui articolo 9, comma 1, prevede che “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.

Ad avviso degli interroganti quanto accaduto costituisce una palese violazione delle legge n. 28/2000 e segnatamente dell’articolo 9, non essendo con tutta evidenza quella operata da ITEA spa una comunicazione “effettuata in forma impersonale ed indispensabile per l’efficace assolvimento delle funzioni” della società.

In effetti lo spottone è più che personale, così come si evince già dal titolo, che chiarisce che ad essere espresso è il loro (di Rossi e Daldoss) punto di vista.

Del tutto evidente, poi, che la comunicazione non è affatto indispensabile per l’efficace assolvimento delle funzioni di ITEA.

Se poi il Presidente di ITEA avesse voluto informare gli assegnatari di quanto previsto dalla legge finanziaria, ben avrebbe potuto pubblicare una comunicazione impersonale, facendo riferimento alla legge approvata dal Consiglio, e rinviare la medesima ad un momento successivo alle ormai imminenti elezioni politiche.

Certo ciò non avrebbe consentito di regalare (ovviamente a spese del contribuente) a Presidente ed assessore uno così ampio spazio in prossimità delle elezioni, ma riteniamo di poter affermare senza timore di smentite che tra le molteplici funzioni di ITEA non rientri quella di far propaganda a spese del contribuente per alcuni politici vicini al suo Presidente.

A chi potrebbe obiettare che ITEA non può essere considerata al pari delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 9 della legge 28/2000, noi rispondiamo che una società a capitale interamente pubblico, soggetta in quanto tale “alla direzione ed al coordinamento della Provincia autonoma di Trento”, non può non essere considerata a fini della par condicio come un’amministrazione pubblica.

Ma prescindere dalle considerazioni di carattere giuridico, che saranno vagliate dalla competente Autorità, ciò che emerge dalla vicenda in esame è, nella migliore delle ipotesi, l’assoluta inopportunità del comportamento di ITEA, ed in particolare del suo Presidente, manifestazione di una concezione “proprietaria” della cosa pubblica, che evidentemente anche il Presidente Rossi e l’assessore Daldoss condividono.

Come infatti diversamente valutare quanto accaduto?

Nelle prossimità delle elezioni politiche, in pieno periodo di par condicio, il Presidente di una società le cui azioni sono per intero detenute dalla Provincia autonoma di Trento e che alla direzione e coordinamento della Provincia è sottoposta, regala un’intera pagina al Presidente della Giunta e ad un assessore sul periodico pubblicato dalla medesima società per consentirgli di esprimere il “loro punto di vista”, non prima di avere formulato agli assegnatari, ed ai loro “affetti più cari”, i canonici “sinceri auguri di buon anno.

Se poi si considera che il Presidente di ITEA spa è notoriamente persona assai vicina al PATT, partito nel quale ha a lungo militato e per il quale ha svolto anche importanti ruoli politico-amministrativi, il quadro è completo.

Ed è un quadro desolante, che dimostra, quando mai ve ne fosse stato il bisogno, quale sia la concezione che il centrosinistra (ed il PATT in particolare, che in questo campo non teme rivali) ha della gestione della cosa pubblica.

Cosa che più che pubblica ritengono “loro”, così come “loro” è il punto di vista espresso nello spazio concesso dal, pur egli “loro”, Presidente sul periodico di ITEA.

Questo modus operandi in verità non stupisce, essendo ormai divenute prassi consolidata anche Trentino pratiche un tempo non troppo lontano si ritenevano proprie di altre latitudini.

Ma ciò non significa che a tale indecoroso andazzo ci si debba rassegnare.

Quanto sopra premesso, i sottoscritti consiglieri

 

interrogano

 

il Presidente della Provincia al fine di sapere, al di là delle considerazioni di carattere giuridico, che saranno approfondite in altra sede:

  1. se si ritiene che sia corretto, opportuno, trasparente, rispettoso del ruolo istituzionale rivestito da tutti e tre i protagonisti della vicenda in esame che a poche settimane dalle elezioni politiche il periodico di una società a capitale interamente pubblico e soggetta alla direzione ed al coordinamento della Provincia autonoma di Trento, conceda un’intera pagina al Presidente della Giunta provinciale e ad un suo assessore per esporre argomentazioni, condivisibili o meno che siano, che avrebbero potuto essere esposte in forma impersonale (con riferimento, ad esempio, alla legge di bilancio) ed in momento successivo all’imminente competizione elettorale;

 

  1. b) se si ritiene che la circostanza per cui il Presidente di ITEA spa è notoriamente vicino al PATT, partito in cui milita da tempo e per cui ha rivestito anche importanti ruoli politico-istituzionali, avrebbe dovuto imporre nella fattispecie in esame un’ancora maggiore attenzione e cautela.

 

.A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

 

 

cons. Rodolfo Borga

 

cons. Claudio Civettini

 

cons. Nerio Giovanazzi

 

cons. Walter Kaswalder

 

cons. Marino Simoni

 

cons. Gianfranco Zanon

 

 

 

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