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BIDIMEDIA * SONDAGGIO – 31 AGOSTO: « FDI TORNA PRIMA MA IL CENTRODESTRA CALA, BOOM DI M5S E TERZO POLO E TIENE IL PD »

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19.42 - giovedì 1 settembre 2022

Secondo il nuovo Sondaggio BiDiMedia per le imminenti elezioni politiche pubblicato il 31 agosto, Fratelli d’Italia e Partito Democratico sono sempre in lotta per il primo posto, entrambi in lieve crescita. Tra le coalizioni è il Centrodestra a primeggiare, mentre il terzo Polo composto da Azione e Italia Viva rispetto al suo esordio guadagna un punto netto. Continua a crescere il Movimento 5 Stelle mentre soffrono, tra gli altri, Lega e Forza Italia.

 

Ma vediamo con ordine schieramenti e relativi partiti.

 

La coalizione di Centrodestra
Il sondaggio è confrontato con quello del 19 Agosto, pubblicato qui In questo momento la coalizione guidata da Giorgia Meloni vincerebbe le elezioni: questo il dato che risulta da tutti i recenti sondaggi BiDiMedia. Nella rilevazione di fine agosto, però, il Centrodestra è nel complesso al 45,4%, esattamente 1 punto sotto il valore di 12 giorni fa. Una percentuale che, grazie ai collegi uninominali vinti, consentirebbe comunque una agevole maggioranza in parlamento a FdI e alleati.

Il calo della coalizione di destra è però dovuto essenzialmente al continuo crollo della Lega di Salvini, ora al 12,7% (-0,9 punti rispetto alla precedente rilevazione). Al contrario Fratelli d’Italia cresce di mezzo punto e si porta al 24,5%, in prima posizione. Calano invece di una manciata di decimi ciascuno gli altri partiti del Centrodestra: Forza Italia si attesta al 6,6% (-0,4 punti) mentre Noi Moderati ottiene 1,6 punti.

 

Il centrosinistra
Il PD perde la prima posizione, come detto, ma raggiunge il 23,3%, in leggera crescita. Perde un decimo di punto l’Alleanza Sinistra Verde, ora al 3,8% mentre Impegno Civico del ministro Di Maio ne perde due scendendo allo 0,7%. Quest’ultimo dato preoccupa la coalizione: i voti delle liste che non raggiungono il punto percentuale infatti non vengono sommati alla coalizione per il calcolo del riparto proporzionale dei seggi. Perde due decimi anche Più Europa di Emma Bonino, ora all’1,9%.

Nel complesso la coalizione progressista otterrebbe oggi il 30,7% dei voti, a poco meno di 15 punti di distacco dal Centrodestra.

 

M5S, Polo Liberale e altri partiti
La fine dell’alleanza con il PD sembra aver interrotto la crisi del M5S. Il Movimento dell’ex inquilino di Palazzo Chigi Giuseppe Conte otterrebbe oggi il 11%, con un trend di relativamente lento ma progressiva crescita ad ogni sondaggio, dopo aver raggiunto il minimo storico sotto al 10% post-crisi di Governo

La lista unitaria liberale che unisce Azione e Italia Viva, creatasi dopo lo strappo tra Calenda e il PD, dopo una non ottima partenza ingrana la quarta e cresce di un punto secco e raggiunge il 6,2%.

Tra le formazioni minori, segnaliamo l’ulteriore piccola crescita di Italexit, che si avvicina alla soglia del 3%. Stabili attorno all’1% Alternativa per l’Italia di Adinolfi e Italia Sovrana di Rizzo mentre Unione Popolare con De Magistris segna una decisa crescita e si porta all’1,3% (+0,4 punti in un mese). Altri (partiti sotto allo 0,5%) al complessivo 0,9%.

 

Affluenza e indecisi
All’avvicinarsi delle urne, cresce come atteso l’affluenza. Si tratta per ora di un incremento ancora modesto, 0,5 punti sul precedente sondaggio BiDiMedia, ma il trend è costante. La propensione al voto è ad oggi del 65,5% del corpo elettorale, ma è facile aspettarsi una ulteriore crescita. Con l’avanzare della campagna elettorale infatti decideranno mano a mano se e chi votare il 23% di italiani ancora indecisi, andando così a decidere l’esito elettorale del 25 settembre prossimo.

“In conclusione – afferma Mauro De Donatis, titolare di BiDiMedia – si potrebbe ipotizzare, dati alla mano, che la maggior parte degli indecisi che man mano stanno scegliendo se e chi votare si stiano focalizzando soprattutto su tre partiti: M5S, Terzo Polo e Fratelli d’Italia. Leggermente più staccato, il Partito Democratico. Gli altri partiti, invece, soffrono l’incapacità di attingere dal bacino degli astenuti/indecisi. Se non ci dovessero essere ulteriori scossoni, è facile pensare che i trend possano continuare fino al prossimo 25 Settembre, spingendo questi 4 partiti a discapito degli altri, rendendo il risultato, almeno dal punto di vista proporzionale, molto meno netto di quanto potrebbe apparire ora”.

 

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