Delle due l’una, o si fermano tutti gli impianti d’Europa o non può fermarsi solo l’economia montana italiana, vitale per il Pil e per gli operatori del settore che vivono sulla stagionalità.
Hanno ragione i Presidenti Zaia e Cirio e l’assessore ai trasporti della provincia di Bolzano, Daniel Alfreider; bisogna salvare la stagione invernale (ma anche la salute mentale dei cittadini messa a dura prova dalla clausura imposta dal Covid) , riaprendo in totale sicurezza gli impianti prima di Natale.
Certo non senza preoccuparsi della possibile ri-espansione della pandemia. Ma lo sci è uno sport che si pratica all’aria aperta, spesso indossando caschi con visiere e quindi, rispettando protocolli ferrei che prevedano distanziamento, numero chiuso, ozonizzazione di ovovie e funivie, ma soprattutto accesso solo previo tampone rapido, è possibile e doveroso far ripartire il circo vitale dello sci.
Il tampone rapido mostrato in conferenza stampa dal Presidente Zaia , ma anche quello digitale , dovrebbe essere obbligatori per tutto il settore turistico .
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Michaela Biancofiore
Parlamentare FI e membro del coordinamento di presidenza