Ha ragione il Presidente Berlusconi, se una maggioranza parlamentare alternativa a quella attuale esiste, bisogna provare a dare un nuovo governo al Paese coincidente con la volontà del popolo sovrano e i numeri parlamentari. Alternativa è tenersi un governo inefficace e inefficiente e soprattutto partecipato da un Pd che perde sempre le elezioni, ma governa ad oltranza di contro alla scelta democratica degli italiani.
Quella maggioranza alternativa invocata dal presidente Berlusconi esiste ed è esattamente quella che ha vinto le elezioni nel 2018. Come nel gioco dell’Oca, quando si perde la partita si deve tornare all’inizio, consci dei propri errori. E alla partenza di questa legislatura la volontà popolare ha dato la maggioranza netta ed inequivocabile al centro destra e al movimento 5 stelle guidato da Di Maio.
Una maggioranza che poteva prendere piede e dare vita ad un governo con una forza parlamentare mai vistasi in passato, impedita da qualcuno all’interno di entrambi gli schieramenti e da chi voleva come sempre liberarsi di Berlusconi. Nonostante le diversità , già ad aprile 2018 poteva nascere infatti un governo rappresentativo della volontà popolare, 5 stelle -centro destra.
Ora sbagliare è lecito ma perseverare è diabolico, quindi mi auguro che si voglia riflettere su questo e dall’intero centro destra e soprattutto dalla lungimiranza del Presidente Berlusconi, possa partire un’azione di dialogo e coinvolgimento dell’ala governativa dei 5 stelle guidata appunto da Di Maio ed epuratasi dell’ideologia sfascista, che detiene ancora la maggioranza del gruppo parlamentare grillino.
Non è un segreto che Di Maio fosse contrario ad un governo col PD. Ergo una maggioranza senza pari storico allargata a Renzi che, sottolineo per chi non volesse capire, deterrebbe praticamente i 3/4 del parlamento con la possibilità di dar vita ad ogni riforma indispensabile al Paese in un momento di vero e proprio rischio default eche potrebbe eleggere il presidente della Repubblica al primo scrutinio.
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Michaela Biancofiore,
Parlamentare FI e membro del coordinamento nazionale di Presidenza.