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BIANCOFIORE * CENSIMENTO: ” IL LINCIAGGIO MEDIATICO SVP NEI MIEI CONFRONTI NON FA ALTRO CHE COMPROVARE LA VERITÀ DEI FATTI E IL NOTO SENSO DEMOCRATICO DEL PARTITO “

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17.33 - mercoledì 20 giugno 2018

Biancofiore – Censimento: Linciaggio mediatico Svp nei miei confronti è riprova della verità e del loro noto senso democratico. Cittadini italiani Rom costretti a dichiararsi tedeschi, italiani o ladini?

Tutta la Svp, dal segretario Achammer al Presidente Kompatscher è impegnata in queste ore nel consueto plofluvio di insulti privi di argomentazioni nei miei confronti, rea di aver osato scoperchiare innanzi all’Italia ignara, gli altarini sudtirolesi.

Un linciaggio mediatico che non fa altro che comprovare la verità dei fatti e il noto senso democratico del partito di raccolta che arriva a dire, violando anche il diritto costituzionale di pensiero e parola, che l’Alto Adige “può fare a meno delle mie affermazioni che sarebbero false ed esagerate”.

E sì che lo decidono loro chi ha diritto di parola o meno. Affermano che io, italiana nata e cresciuta in Alto Adige fra tanti tedeschi sinceri e che come me vorrebbero avere una società unita, “non saprei nulla dell’Alto Adige”.

La verità che brucia loro è viceversa che l’Italia, il parlamento italiano, gli stessi sudtirolesi sottoposti a continua propaganda, possano conoscere dalla mia voce libera, come già fu per la legge elettorale, gli opportunismi e le nefandezze della Svp e magari anche lo Statuto d’Autonomia.

Totem intoccabile quando interessa la Svp, carta straccia da non rispettare o da nascondere, quando limita il potere senza limiti di cui ritiene essere depositaria per discendenza divina. Nel più classico adagio italiano per il quale “le leggi si applicano per i nemici e si interpretano (molto eleasticamente) per se stessi o per gli amici.

Ogni censimento etnico-razziale è aberrante – per quanto ormai siamo schedati ovunque – e quello previsto in Alto Adige, per certi versi è pure peggiore di quello previsto da Salvini per i Rom e voluto dagli stessi Rom italiani che vogliono distinguersi dagli illegali e irregolari.

E in Alto Adige in realtà già sono censiti e sarebbe interessante sapere a quale gruppo siano aggregati. E’ persino peggio perchè censimento e proporzionale, sono alla base della rigida divisione della società altoatesina che non ha nulla a che fare con la pacifica convivenza, favorendo viceversa la tolleranza della coesistenza e la temibile logica della superiorità.

Forza Italia ed io da sempre predichiamo viceversa la “libertà dell’uguaglianza”, la libertà di sentirci un unico popolo plurlingue in Alto Adige, senza prevaricazioni, discriminazioni o segregazioni in gabbie etniche, come sosteneva un grande sudtirolese come Alexander Langer.

Capisco che la Svp è in campagna elettorale e deve individuare il consueto nemico per poter recuperare consenso perso proprio per le sue modalità arroganti e coercitive, ma ormai anche i sudtirolesi pretendono una società libera, giusta, ordinata e sicura come quella offerta dal centro destra italiano e noi abbiamo tutta l’intenzione di offrirgliela.

La proporzionale etnico-linguistica alla base del secondo Statuto d’ Autonomia che si regge proprio sugli effetti e risultati del censimento più volte evocato, doveva esaurirsi per legge a trent’anni dall’emanazione dello statuto, in quanto provvedimento che rispondeva ai torti subiti durante il fascismo.

Oggi sono passati 16 anni nell’illegalità dunque e la proporzionale viene applicata o meno a seconda degli interessi della Svp, come negli ospedali. Il mio progetto di riforma dello statuto prevede l’abolizione di questa norma discriminatoria e l’introduzione del merito e delle competenze come metodo di giustizia sociale.

La funzione riparatoria si è esaurita da tempo e deve essere sotituita dai parametri europei di libera circolazione dei popoli che diano vita finalmente ad una società orgogliosamente altoatesina nella sue peculiarità linguistiche, aperta ed interetnica. E non saranno isterici insulti a fermare la legge e il corso della storia.

 

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Michaela Biancofiore

parlamentare FI e Coordinatore regionale del Trentino Alto Adige

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