(Fonte: Maurizio Fugatti) – Interrogazione. Collettame abusivo in provincia di Trento? Il mondo dell’autotrasporto, nonostante le numerose denunce e segnalazioni portate all’attenzione delle Istituzioni sia in Provincia autonoma di Trento sia a Roma, sta soffrendo.
Complice non solo la crisi ma le decisioni politiche, la concorrenza sleale e i pochi controlli sui mezzi stranieri; oltre ad altri fattori quali il costo del carburante, del lavoro e la tassazione.
Purtroppo la situazione non dà segnali di miglioramento, anzi. La presenza di attività “abusive” starebbe creando concorrenza sleale anche in Trentino.
Infatti numerosi furgoni telonati muniti di cuccetta, con targa nella maggior parte dei casi polacca, sprovvisti pare di idonea documentazione e in stato alquanto discutibile (cosa che graverebbe anche sulla sicurezza stradale) attenderebbero mezzi pesanti provenienti dall’estero, scaricandone i bilici e smistando il materiale trasportato.
Successivamente fungerebbero da corrieri senza però in verità possederne i requisiti e provocando quindi concorrenza sleale sottraendo lavoro alle ditte trentine.
A farne uso sarebbero anche grosse ditte italiane che se ne servirebbero per abbattere i costi legati al servizio.
Sappiamo che tale problematica è già stata sollevata in diverse occasioni dai rappresentanti di categoria ma nessuno, ad oggi, pare aver mai voluto affrontare seriamente la cosa.
Ciò che viene chiesto dal mondo dell’autotrasporto sono controlli maggiori sia sul quantitativo di merce trasportato dai furgoni con targa polacca o comunque straniera (dato che a volte pare superare il limite imposto dalla legge) sia sulle caratteristiche del mezzo sia sui documenti dei quali si nutrono dubbi in relazione all’autenticità e validità sia sulle ore di guida degli autisti.
Inoltre pare che sulla piazza stiano comparendo anche frigoriferi con targa polacca che sosterebbero parecchie ore in piazzole in Provincia (cosa che ad esempio in Paesi come Francia e Germania non può avvenire).
E per non farci mancare proprio nulla sembra che il Governo italiano abbia rilasciato migliaia di licenze al Governo turco affinché quest’ultimo possa trasportare la propria merce in Italia; il problema è che i mezzi pesanti turchi (così come pare alcuni di quelli rumeni) non si limiterebbero a scaricare e caricare la merce per poi andarsene – come sembra prevedere la normativa in vigore – ma presterebbero ulteriori servizi in Italia muniti sembra di documentazione falsa e utilizzando rimorchi e altro di dubbia provenienza o/e di terzi.
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Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
1. Quanti controlli siano stati fatti negli ultimi due anni per cabotaggio e problematiche sollevate nel presente documento, quanti mezzi pesanti sono stati fermati, quante sanzioni sono state date e quante di queste risultano pagate;
2. Se la Provincia sia al corrente della situazione in premessa;
3. Se si ritenga doveroso, nel caso in cui non lo avesse già fatto, segnalare la problematica alle Autorità affinché si possa intervenire vista la concorrenza sleale nei confronti dell’autotrasporto locale;
4. Se si ritenga doveroso impegnare gli industriali che hanno beneficiato di aiuti pubblici a servirsi dell’autotrasporto trentino.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
Lega Nord Trentino
Cons. Maurizio Fugatti
Foto: archivio Pat
