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AUTONOMISTI POPOLARI – CHILOVI REPLICA A DALLAPICCOLA * ” L’UNICO RIMEDIO ALLA BUROCRAZIA IMPERANTE E MALATA È UNA OCULATA DELEGIFERAZIONE MIRATA ALLA SEMPLIFICAZIONE “

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18.31 - sabato 2 giugno 2018

Riprendendo da un articolo apparso sul giornale L’Adige di venerdì 1 giugno dal titolo “La burocrazia è un’opportunità.”

Questo intervento trae spunto da una frase detta dall’ass. Dallapiccola al Palarotari in occasione della Conferenza provinciale del turismo: “La burocrazia ci sta uccidendo con quintali e quintali di carte, ma le cose stanno andando bene e dunque li dentro ci sono delle opportunità, si tratta solo di sfruttarle. La burocrazia è una bestia rispetto alla quale non possiamo guarire ma può essere fonte di lavoro, con agenzie di servizi per le pratiche.”

A parte le affermazioni contraddittorie ed i paragoni verosimilmente di appartenenza zootecnica, preoccupa il fatto che affermazioni simili vengano fatte da un esponente del governo provinciale; infatti se la burocrazia uccide ed è una bestia dovrebbe essere compito e responsabilità del governo e, più nello specifico, del legislativo e quindi della maggioranza evitare che ciò accada.

La burocrazia, oltre ad essere connaturata con le usuali caratteristiche di autodifesa e di autoalimentazione, costituisce il braccio operativo del governo e conseguentemente ne rispecchia pregi e difetti. Per tanto affermare che la burocrazia uccide ed è bestia transitivamente significa affermare che pure il governo, che ne fruisce, uccide ed è bestia, ma con l’aggravante che, pur consapevole come appare dalla su citata affermazione, nulla fa, pur avendo gli strumenti legislativi per poter modificare il modo di operare della stessa.

Ritornando all’affermazione dell’assessore e facendo riferimento alle considerazioni fatte, appare evidente che, se la burocrazia creasse posti di lavoro, significherebbe che siamo di fronte ad una irreversibile sconfitta della politica o peggio ancora che la politica sarebbe ostaggio della burocrazia.

Sappiamo bene che la burocrazia tende per sua natura ad autoalimentarsi consolidando la sua funzione e cerca in tutti i modi di appropriarsi del potere che, una volta raggiunto, radica e mantiene.

Ma se ciò accade, il risultato è un lento ed inesorabile declino della società civile ove le libertà sane e vitali vengono inibite. I primi sintomi sono quelli di un freno ed un rallentamento alla creatività di uomini e imprese e di una coartazione per ogni azione che miri a liberarsi dalle forche caudine di regolamentazioni farraginose e vessatorie; l’obiettivo è procrastinare e non decidere per non assumersi responsabilità.

Se si va nel profondo e si esaminano le cause si assiste all’assunto che dove la classe politica è debole ed incapace la burocrazia è forte ed invadente e dove la classe politica è forte e preparata la burocrazia è limitata ed a servizio del cittadino.

Ci sembra che nel caso dell’ass. Dallapiccola viene superato ogni limite di ragionevolezza per un amministratore pubblico. Ad un’assemblea di imprenditori, che si impegnano in prima persona a produrre reddito e a creare posti di lavoro e che sanno che la burocrazia è un costo non indifferente in termini di tempo e di adempienze per le attività che svolgono, affermare di riconoscere alla burocrazia il merito di creare posti di lavoro attraverso fantomatiche “agenzie di servizi per le pratiche” appare bizzarro per non dire offensivo.

La geniale idea per ammansire la bestia e sopravvivere ai quintali di carte altro non farebbe che generare ulteriore burocrazia incrementando i costi ed evidenzierebbe che, oltre a non aver capito il problema, un forte atteggiamento politicamente autolesionista.

L’esperienza di molti autonomisti popolari impegnati a rapportarsi con le amministrazioni pubbliche, ma anche di molti cittadini che si incontrano sul territorio, suggerisce che unico rimedio alla burocrazia imperante e malata è una oculata delegiferazione mirata alla semplificazione regolamentare unitamente alla crescita e alla creazione di una classe dirigente efficiente ed efficace.

Come autonomisti popolari crediamo e confidiamo in una politica che valorizzi le risorse umane presenti negli apparati burocratici sostenendole nel lavoro e nell’appropriazione di una cultura di servizio alla comunità.

Per questo ci impegniamo nel sostenere e nel proporre a breve una classe politica preparata e forte che sia in grado di legiferare in modo condiviso ed autonomo con criteri ed obiettivi certi di semplificazione e di operare a fianco di una burocrazia cosciente e all’altezza del ruolo che copre.

 

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Dario Chilovi

Portavoce Autonomisti popolari

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