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LANCIO D'AGENZIA

ATLANTIA * RELAZIONE ANNUALE INTEGRATA 2020: « TRAFFICO AUTOSTRADALE: -27,1% IN ITALIA, -30,6% IN SPAGNA, -24,1% IN FRANCIA, -26,1% IN CILE, -8,5% IN BRASILE, -11,8% MESSICO »

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07.44 - venerdì 12 marzo 2021

La Relazione include per la prima volta in un unico documento i risultati finanziari e non finanziari del Gruppo

La crisi pandemica ha dimostrato come la gestione delle infrastrutture di trasporto sia vitale per la connessione di persone, merci, comunità e territori.

Con l’obiettivo di creare valore sostenibile per tutti i propri stakeholders, il Consiglio di Amministrazione ha promosso un profondo ripensamento strategico.

Atlantia si pone oggi quale obiettivo principale quello di favorire sempre di più una mobilità sostenibile, sicura, innovativa, efficiente e rispondente ai bisogni di tutti gli stakeholders e accessibile al maggior numero di persone.

 

Risultati economici, finanziari e patrimoniali 2020
 I risultati 2020 risentono dell’impatto del Covid-19 sui volumi di traffico delle concessionarie del Gruppo e recepiscono la proposta di accordo di Autostrade per l’Italia, condivisa con il Governo ed ora in attesa di formale approvazione anche da parte di tutti gli Organismi competenti, per 3,4 miliardi di euro, di cui 700 milioni di euro aggiuntivi rispetto al 2019
 Traffico autostradale: -27,1% in Italia, -30,6% in Spagna, -24,1% in Francia,
-26,1% in Cile, -8,5% in Brasile, -11,8% Messico
 Traffico aeroportuale: -76,8% Aeroporti di Roma, -68,4% Aéroports de la Côte d’Azur
 Ricavi operativi pari a 8.284 milioni di euro, in riduzione di 3.346 milioni di euro (-29%)
 EBITDA pari a 3.701 milioni di euro, in diminuzione di 2.026 milioni di euro (-35%), parzialmente mitigato dalle iniziative di riduzione dei costi intraprese dalle società del Gruppo

 Perdita quota Gruppo Atlantia pari a 1.177 milioni di euro (utile 2019 pari a 136 milioni di euro) anche per effetto di svalutazioni per 282 milioni di euro principalmente derivanti dagli impatti della pandemia sui volumi di traffico
 Cash Flow Operativo a 2.268 milioni di euro in riduzione di 2.701 milioni di euro (-54%)
 Investimenti pari a 1.534 milioni di euro, in diminuzione di 260 milioni di euro (-14%) principalmente per i rallentamenti nei cantieri legati al Covid-19
 Indebitamento finanziario netto pari a 39.238 milioni di euro, in aumento di 2.516 milioni di euro essenzialmente per gli effetti delle acquisizioni di Abertis del gruppo messicano Red de Carreteras de Occidente (RCO) e del gruppo statunitense Elizabeth River Crossings (ERC) per complessivi 4.679 milioni di euro
 Pur nel difficile contesto di mercato, confermata la fiducia degli investitori nei confronti delle aziende del Gruppo, che hanno continuato ad avere accesso al mercato con oltre 6 miliardi di euro di emissioni di prestiti obbligazionari nel 2020 (oltre 9 miliardi di euro considerando le emissioni fino a febbraio 2021) e circa 6,3 miliardi di euro di finanziamenti bancari
 Liquidità in aumento da 5,2 miliardi di euro a 8,4 miliardi di euro, oltre a linee finanziarie committed per 8,7 miliardi di euro
 Finalizzato signing per la cessione del 49% di Telepass (1,1 miliardi di euro), closing previsto entro primo semestre 2021

 

Performance non finanziaria 2020
 Impegno economico e organizzativo importante e continuativo per il contrasto all’emergenza sanitaria per garantire condizioni di lavoro sicure ai dipendenti e servizi di mobilità sicura a passeggeri e utenti
 Iniziative a favore delle comunità da parte delle aziende del Gruppo tramite donazioni di attrezzature, presidi di protezione e a supporto della continuità dei servizi educativi e della didattica digitale
 Nonostante il rilevante impatto sulla performance economico-finanziaria della pandemia Covid-19, il Gruppo ha mantenuto sostanzialmente invariati i livelli occupazionali. I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2020 sono circa 31.000, di cui il 96% a tempo indeterminato in linea con il 2019
 Le emissioni di CO2 si sono ridotte dell’11% per effetto dei ridotti consumi energetici dovuti a minori volumi di passeggeri e merci, soprattutto in ambito aeroportuale. Rileva ricordare che le infrastrutture hanno mantenuto una piena operatività per assicurare mobilità in sicurezza di persone e merci anche durante le fasi acute dell’emergenza sanitaria e durante i blocchi alla mobilità disposti dai vari governi a livello internazionale

 

Piano di Sostenibilità 2021-2023
 Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano di Sostenibilità 2021-2023 con obiettivi dichiarati al 2023
 Contrasto al cambiamento climatico: obiettivo di neutralità dell’impronta di carbonio al 2040 anticipando dunque di 10 anni i termini dell’Accordo di Parigi sul clima
 Economia circolare: 90% dei rifiuti generati destinato a processi di riuso/reimpiego
 Utilizzo di nuovo territorio per ampliamenti infrastrutture esistenti compensato da rinaturalizzazione di equivalente territorio
 Raddoppio della quota di energia elettrica utilizzata proveniente da fonti rinnovabili
 Almeno 20% popolazione femminile in posizioni manageriali e 40% nuove assunzioni in posizioni di elevata professionalità di genere femminile
 Sistemi di remunerazione del management connessi a metriche ESG

 

Assemblea dei Soci
L’Assemblea dei Soci per l’approvazione del progetto di bilancio d’esercizio sarà convocata per il 28 aprile 2021 con la proposta di non distribuire alcun dividendo

 

Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia S.p.A., riunitosi il 12/3/2021 sotto la presidenza di Fabio Cerchiai, ha esaminato e approvato la Relazione Annuale Integrata 2020 che include il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato di Atlantia nonché la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020. I documenti saranno pubblicati entro i termini previsti dalla normativa di riferimento, unitamente agli esiti dell’attività di revisione in corso di svolgimento.

 

Continuità aziendale
Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia ha verificato il presupposto della continuità aziendale aggiornando le valutazioni fatte a partire dalla Relazione Finanziaria Annuale 2019 riconducibili ai fattori di rischio e incertezza relativi ad Autostrade per l’Italia, nonché ai rischi di liquidità e finanziari di Atlantia. Il Consiglio, valutando che i fattori di rischio e incertezza possano essere superati, ha riconosciuto raggiunto il presupposto della continuità aziendale, tenuto conto altresì delle azioni intraprese e da intraprendere da parte di Atlantia e delle sue controllate, anche a mitigazione degli effetti conseguenti al persistere della pandemia Covid-19.

Si evidenzia come la valutazione dell’esistenza del presupposto della continuità aziendale comporti un giudizio, in un dato momento, sull’esito futuro di eventi o circostanze che sono per loro natura incerti; pertanto, tale determinazione, pur formulata sulla scorta di una attenta ponderazione di tutte le informazioni allo stato disponibili, è suscettibile di essere rivista in funzione dell’evoluzione dei fatti ove non si verifichino gli eventi ad oggi ragionevolmente prevedibili, ovvero emergano fatti o circostanze con loro incompatibili, non noti o comunque non valutabili nella loro portata alla data di redazione della Relazione Annuale Integrata 2020.

 

Perimetro di Consolidamento
Il perimetro di consolidamento del Gruppo al 31 dicembre 2020 è variato rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente per effetto delle operazioni perfezionate da Abertis Infraestructuras:
 nel primo semestre 2020, in partnership con Government of Singapore Investment Corporation (GIC), acquisto del 72,3% del capitale di Red de Carreteras de Occidente (RCO) per un corrispettivo, in capo al Gruppo Atlantia, pari a 1,5 miliardi di euro. RCO gestisce, attraverso 5 società concessionarie controllate, 876 km di rete autostradale tra Città del Messico e Guadalajara, con un EBITDA per il 2020 di oltre 230 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto di 1,9 miliardi di euro al 31 dicembre 2020;
 alla fine dell’esercizio 2020, in consorzio con Manulife Investment Management, acquisto del 100% del capitale di Elizabeth River Crossing (ERC), per un corrispettivo, in capo al Gruppo Atlantia, pari a circa 0,6 miliardi di euro. ERC attraverso le sue controllate è titolare della concessione fino al 2070 per la gestione di 4 tunnel e di una tratta autostradale nell’area di Norfolk, in Virginia, con un EBITDA per il 2020 di oltre 36 milioni di euro e un indebitamento finanziario netto di 0,8 miliardi euro al 31 dicembre 2020.

 

Informativa su Autostrade per l’Italia
Con riferimento alla definizione della procedura di contestazione di presunto grave inadempimento avviata dal Concedente il 16 agosto 2018, l’11 luglio 2020 Autostrade per l’Italia ha formulato una nuova proposta di accordo. Con comunicato del 15 luglio 2020, il Consiglio dei Ministri, alla luce della citata proposta transattiva, “ha ritenuto di avviare l’iter previsto dalla legge per la formale definizione della transazione, fermo restando che la rinuncia alla revoca potrà avvenire solo in caso di completamento dell’accordo transattivo”. All’esito di successive interlocuzioni con i rappresentanti del Governo, l’8 ottobre 2020, Autostrade per l’Italia ha comunicato la propria disponibilità a sottoscrivere lo schema di accordo trasmesso dai rappresentanti del Governo per la definizione negoziale del procedimento di presunto grave inadempimento e dell’atto aggiuntivo alla

 

Convenzione, con la sola eliminazione della condizione di efficacia che prevede il perfezionamento dell’operazione di riassetto societario.
Inoltre, sempre in relazione agli impegni assunti, il 3 dicembre 2020 Autostrade per l’Italia ha inviato al Concedente l’ultima versione del Piano Economico Finanziario oggetto di condivisione con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con lettera del 1° marzo 2021, la concessionaria ha richiesto alla controparte pubblica la sottoscrizione degli atti necessari per procedere alla successiva sottoposizione al CIPE dell’atto aggiuntivo e dei suoi allegati. Nello schema di accordo, Autostrade per l’Italia si è impegnata, tra le altre cose, all’assunzione di un importo di oneri a proprio carico pari a 3.400 milioni di euro, così articolati:
a) 1.500 milioni da destinarsi a riduzioni tariffarie a favore dell’utenza, già iscritti negli “Altri fondi correnti per rischi e oneri” al 31 dicembre 2019;
b) 1.200 milioni di euro per interventi non remunerati sulle infrastrutture in concessione nel periodo regolatorio 2020 – 2024;
c) 700 milioni di euro di oneri per la ricostruzione del viadotto Polcevera e per tutti gli oneri connessi, con la conseguente iscrizione nel 2020 di un ulteriore stanziamento tra i fondi rischi e oneri pari a 190 milioni di euro.
Con riferimento all’evento del 14 agosto 2018, al 31 dicembre 2020, Autostrade per l’Italia ha sostenuto esborsi per 484 milioni di euro.

 

Informativa sugli impatti della pandemia Covid-19
A partire dalla fine di febbraio del 2020, le restrizioni normative alla mobilità adottate da numerosi governi a seguito dell’espansione a livello mondiale della pandemia Covid-19, hanno generato una significativa riduzione dei volumi di traffico sulle infrastrutture autostradali e aeroportuali in concessione al Gruppo, con impatti diversificati a livello geografico, principalmente correlati alla tempistica della diffusione della pandemia nonché alle differenti misure di restrizione adottate nei vari paesi.

 

Per le infrastrutture in concessione del Gruppo, si rilevano effetti più marcati per le attività aeroportuali (-75%) rispetto a quelle autostradali (-23%) in ragione della crisi globale che ha coinvolto più intensamente il settore del trasporto aereo. Con riferimento al traffico autostradale si osserva una riduzione più marcata per le concessionarie europee e cilene rispetto alle concessionarie brasiliane e messicane. La riduzione dei ricavi operativi, pari a 3.346 milioni di euro (-29%) rispetto al 2019, è sostanzialmente correlata alla diminuzione del traffico nel corso dell’esercizio 2020 causata dalle citate restrizioni alla mobilità, in virtù dei minori ricavi da pedaggio, per servizi aeronautici, ricavi da subconcessioni aeroportuali e autostradali, principalmente in Italia. Analogamente, la conseguente riduzione dell’FFO-Cash Flow Operativo è pari a 2.701 milioni di euro (-54%) rispetto al 2019.

A fronte degli impatti generati dal calo del traffico, il Gruppo ha tempestivamente avviato una serie di iniziative volte al contenimento dei costi e alla rimodulazione delle iniziative di investimento, garantendo comunque gli interventi legati alla sicurezza delle infrastrutture.
Le concessionarie del Gruppo hanno inoltre avviato confronti con le autorità concedenti per valutare le iniziative di mitigazione e misure messe a disposizione o allo studio dai diversi governi dei vari paesi nei quali il Gruppo opera, anche con riferimento al possibile recupero degli impatti generati dal Covid-19. Gli effetti della pandemia Covid-19 sono stati considerati inoltre per la valutazione della recuperabilità delle attività e delle partecipazioni (impairment test). L’esito dei test ha determinato svalutazioni per complessivi 804 milioni di euro relative alle attività immateriali di Aéroports de la Côte d’Azur per 260 milioni di euro, di Autostrada A4 Brescia-Padova per 109 milioni di euro, del gruppo brasiliano Arteris per 151 milioni di euro, alle attività finanziarie delle società argentine GCO e Ausol (per 148 milioni di euro) e della holding brasiliana Ab Concessoes per 93 milioni di euro, nonché al valore di carico della partecipazione in Aeroporto di Bologna per 43 milioni di euro.
A seguito dei citati impatti negativi del Covid-19, alcune società del Gruppo hanno richiesto e ottenuto dai rispettivi finanziatori, in via preventiva e precauzionale, una sospensione della verifica dei covenant finanziari (cd. “covenant holiday”).
In relazione alle valutazioni di natura prospettica relative agli effetti della pandemia Covid-19 sul Gruppo si rimanda al paragrafo “Prevedibile evoluzione della gestione” del presente documento.

 

I Ricavi operativi dell’esercizio 2020 sono pari a 8.284 milioni di euro con una riduzione di 3.346 milioni di euro (-29%) rispetto al 2019 (11.630 milioni di euro).
I Ricavi da pedaggio sono pari a 6.870 milioni di euro e presentano una riduzione di 2.386 milioni di euro rispetto al 2019 (9.256 milioni di euro). La variazione rispetto al 2019 è sostanzialmente ascrivibile agli impatti derivanti dalle restrizioni alla mobilità causate dalla pandemia Covid-19 che ha comportato una riduzione di traffico sulle reti del gruppo Autostrade per l’Italia (-27,1%), delle concessionarie del gruppo Abertis (-21,1%) e delle altre attività autostradali estere (-19,8%). Si segnalano inoltre gli effetti negativi della svalutazione del real brasiliano (-25,1%) e del peso cileno (-12,9%) rispetto all’euro, per 329 milioni di euro, e le variazioni del perimetro di consolidamento, anche per la scadenza di alcune concessioni del gruppo Abertis, per 161 milioni di euro.
I Ricavi per servizi aeronautici sono pari a 244 milioni di euro con una riduzione di 582 milioni di euro rispetto al 2019 (-70%) principalmente per l’impatto della pandemia Covid-19 sui volumi di traffico di Aeroporti di Roma (-76,8%) e di Aéroports de la Côte d’Azur (-68,4%).
Gli Altri ricavi operativi sono pari a 1.170 milioni di euro e presentano una riduzione di 378 milioni di euro rispetto al 2019 (-24%) essenzialmente per l’effetto della riduzione dei volumi di traffico che ha comportato minori ricavi per il gruppo Autostrade per l’Italia (143 milioni di euro) conseguenti anche alle azioni finalizzate al sostegno delle attività economiche degli operatori nel business oil e ristoro, del gruppo Abertis (43 milioni di euro) e degli aeroporti in concessione per servizi non aviation (255 milioni di euro). Tali variazioni negative sono state parzialmente compensate dai maggiori ricavi di Pavimental verso committenti terzi (62 milioni di euro) e del gruppo Telepass da canoni essenzialmente per la clientela acquisita nel 2020 all’estero (15 milioni di euro).

I Costi operativi ammontano a 4.583 milioni di euro e si riducono di 1.320 milioni di euro rispetto al 2019 (5.903 milioni di euro) prevalentemente per effetto dei minori accantonamenti di Autostrade per l’Italia, che nel 2019 includevano l’accantonamento di 1.500 milioni di euro per l’impegno assunto dalla stessa volto alla chiusura delle contestazioni avanzate dal MIT.

I Costi esterni gestionali sono pari a 2.458 milioni di euro con un incremento di 72 milioni di euro rispetto al 2019 (2.386 milioni di euro) per:
 maggiori oneri di Autostrade per l’Italia per 289 milioni di euro, relativi essenzialmente a sorveglianza, ispezioni, manutenzione e sicurezza della rete (367 milioni di euro), parzialmente compensati dai minori costi rispetto al 2019 per gli interventi connessi alla ricostruzione del viadotto Polcevera per 78 milioni di euro (completato e aperto al traffico nel mese di agosto 2020);
 i risparmi di costi relativi alle diverse iniziative intraprese dalle società del Gruppo per mitigare gli effetti della pandemia Covid-19 principalmente riconducibili al gruppo Abertis per 102 milioni di euro;
 minori oneri per effetto del deprezzamento del real brasiliano e del peso cileno rispetto all’euro, per 94 milioni di euro.
Gli Oneri concessori ammontano a 444 milioni di euro con una riduzione di 165 milioni di euro rispetto al 2019 (-27%) principalmente per i minori volumi di traffico.
Il Costo del lavoro è pari a 1.285 milioni di euro con una riduzione di 197 milioni di euro (1.482 milioni di euro nel 2019) riconducibile essenzialmente a:
 minori costi per attivazione di misure di mitigazione previste dai governi dei diversi paesi in cui opera il Gruppo in risposta agli effetti della pandemia Covid-19;
 minori oneri da adeguamento al fair value dei diritti maturati su piani di incentivazione del personale del Gruppo, in relazione all’andamento del titolo azionario nei due esercizi a confronto (41 milioni di euro).
La Variazione operativa dei fondi nel 2020 è negativa per 396 milioni di euro e si confronta con una variazione negativa nel 2019 per 1.426 milioni di euro per l’accantonamento rilevato nell’esercizio precedente di 1.500 milioni di euro connesso agli impegni assunti in relazione alle

negoziazioni con il Governo e con il MIT. Per il 2020 la voce è essenzialmente riconducibile agli accantonamenti integrativi connessi alla nuova proposta di accordo sopra commentata pari a 700 milioni di euro, di cui 500 milioni di euro rilevati nel fondo ripristino e sostituzione per manutenzioni incrementali e 190 milioni di euro nel fondo rischi e oneri, al netto degli utilizzi dell’esercizio per le manutenzioni eseguite, essenzialmente da Autostrade per l’Italia.

L’EBITDA è pari a 3.701 milioni di euro con una riduzione di 2.026 milioni di euro rispetto al 2019 (5.727 milioni di euro,-35%).
Gli Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti sono pari a 4.186 milioni di euro e si incrementano di 125 milioni di euro rispetto al 2019 (4.061 milioni di euro) principalmente in relazione alle svalutazioni di attività immateriali (520 milioni di euro) parzialmente compensate dai minori ammortamenti (412 milioni di euro), per le variazioni del perimetro di consolidamento e il termine di alcune concessioni (222 milioni di euro) nonché per il deprezzamento del real brasiliano e del peso cileno rispetto all’euro (190 milioni di euro).
L’EBIT è negativo per 485 milioni di euro, con una riduzione di 2.151 milioni di euro rispetto al 2019 (1.666 milioni di euro).
Gli Oneri finanziari netti sono pari a 1.662 milioni di euro, in aumento di 446 milioni di euro rispetto al 2019 (1.216 milioni di euro), essenzialmente per:
 i maggiori oneri finanziari di Atlantia (261 milioni di euro) connessi prevalentemente alla variazione negativa del fair value e connessi all’impatto dei derivati Interest Rate Swap Forward Starting (188 milioni di euro), nonché ai maggiori interessi passivi;
 le maggiori svalutazioni effettuate nel 2020 (145 milioni di euro) sui crediti finanziari della holding brasiliana AB Concessoes e delle concessionarie argentine (per 102 milioni di euro) e della partecipazione in Aeroporto di Bologna (per 43 milioni di euro).
L’andamento negativo dei risultati dell’esercizio 2020 genera proventi fiscali per 524 milioni di euro con una variazione di 631 milioni di euro rispetto al 2019 (oneri fiscali per 107 milioni di euro).
Nel 2020 si registra una Perdita dell’esercizio pari a 1.641 milioni di euro, rispetto all’utile del 2019 pari a 357 milioni di euro.
La Perdita dell’esercizio di pertinenza del Gruppo è pari a 1.177 milioni di euro che include per 282 milioni di euro le svalutazioni di attività connesse agli impatti della pandemia sui volumi di traffico (nel 2019 utile pari a 136 milioni di euro).
La Perdita dell’esercizio di pertinenza di Terzi è pari a 464 milioni di euro, rispetto all’utile del 2019 pari a 221 milioni di euro.

 

(1) L’indebitamento finanziario netto include le attività finanziarie non correnti, a differenza della posizione finanziaria del Gruppo esposta nelle
note al bilancio consolidato e predisposta in conformità alla raccomandazione dell’European Securities and Markets Authority (ESMA) del 20 marzo 2013, che non prevede la deduzione delle attività finanziarie non correnti dall’indebitamento finanziario.

I diritti concessori immateriali pari a 49.229 milioni di euro (46.500 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si incrementano per 2.729 milioni di euro principalmente per l’iscrizione dei diritti concessori a seguito delle acquisizioni del gruppo RCO e del gruppo ERC (6.642 milioni di euro), e per gli investimenti in opere con benefici economici aggiuntivi (703 milioni di euro), parzialmente compensati dalla rilevazione degli ammortamenti (3.258 milioni di euro), dall’impatto negativo delle differenze cambio (1.097 milioni di euro), nonché dalle svalutazioni per 418 milioni di euro connesse agli effetti della pandemia Covid-19.
Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, pari a 6.190 milioni di euro, presenta una riduzione di 1.218 milioni di euro rispetto 31 dicembre 2019 (7.408 milioni di euro) originato essenzialmente dal risultato economico complessivo del 2020 (negativo per 1.823 milioni di euro), parzialmente compensato dall’incremento (612 milioni di euro) connesso all’emissione del prestito obbligazionario ibrido da parte di Abertis Infraestructuras Finance.
Al 31 dicembre 2020 il Gruppo Atlantia presenta un indebitamento finanziario netto pari a 39.238 milioni di euro in aumento di 2.516 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (pari a 36.722

milioni di euro), essenzialmente per le acquisizioni del gruppo RCO e dal gruppo ERC per 4.679 milioni di euro, parzialmente compensato dall’FFO al netto dagli investimenti (734 milioni di euro), nonché dall’emissione di un prestito obbligazionario ibrido da parte di Abertis Infraestructuras Finance (per 1.250 milioni di euro).
Pur nel difficile contesto di mercato, le società del Gruppo hanno continuato ad avere accesso a fonti di finanziamento esterne, emettendo 4.970 milioni di euro di prestiti obbligazionari nel 2020
– tra cui si segnalano le operazioni di Abertis Infraestructuras (1.500 milioni di euro), HIT (1.200 milioni di euro), Autostrade per l’Italia (1.250 milioni di euro), Azzurra Aeroporti (660 milioni di euro) ed Aeroporti di Roma (300 milioni di euro) – oltre a 1.250 milioni di euro di titoli obbligazionari ibridi da parte di Abertis Infraestructuras Finance.
Si segnalano inoltre le erogazioni di finanziamenti bancari per complessivi 6.304 milioni di euro. La vita media ponderata residua dell’indebitamento finanziario al 31 dicembre 2020 è pari a cinque anni e sette mesi (cinque anni e quattro mesi al 31 dicembre 2019). L’indebitamento finanziario è espresso per il 70,5% a tasso fisso e tenendo conto delle operazioni di copertura del rischio tasso, tale rapporto è pari al 82,4% del totale.
Al 31 dicembre 2020 le società del Gruppo dispongono di una riserva di liquidità pari a 17.096 milioni di euro, composta da:
a) 8.385 milioni di euro di disponibilità liquide e/o investite con un orizzonte temporale entro il breve termine, di cui 2.261 milioni di euro di Atlantia;
b) 8.711 milioni di euro di linee finanziarie committed non utilizzate con un periodo di utilizzo residuo medio di circa due anni.
Il Debito finanziario netto, indicatore usualmente utilizzato dagli analisti e agenzie di rating per la valutazione della struttura finanziaria del Gruppo (che esclude, rispetto all’indebitamento finanziario netto principalmente le attività finanziarie), è pari a 41.870 milioni di euro al 31 dicembre 2020 e si incrementa di 2.334 milioni di euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2019 (39.536 milioni di euro), essenzialmente per i fenomeni sopra commentati.

 

Nel 2020 sulla rete autostradale di Autostrade per l’Italia e delle concessionarie controllate il traffico è diminuito del 27,1% rispetto al 2019 a causa degli effetti della diffusione del Covid-19 e dei conseguenti provvedimenti di limitazione degli spostamenti imposti dalle Autorità.
I ricavi operativi sono pari a 3.030 milioni di euro e si riducono di 1.053 milioni di euro (-26%) rispetto al 2019. I ricavi da pedaggio sono pari a 2.791 milioni di euro, in riduzione di 899 milioni di euro rispetto al 2019 per la citata contrazione del traffico per effetto del Covid-19. Gli altri ricavi operativi, pari a 239 milioni di euro, si riducono di 154 milioni di euro prevalentemente per i minori proventi da aree di servizio di Autostrade per l’Italia conseguenti sia alla riduzione dei volumi venduti, che alla riduzione dei canoni per effetto delle iniziative avviate dalla società con il fine di sostenere le attività economiche dei gestori in seguito all’emergenza da Covid-19.
I costi operativi ammontano a 2.401 milioni di euro e si riducono di 972 milioni di euro (-29%) rispetto al 2019 che risentiva dell’accantonamento di 1.500 milioni di euro a fronte della disponibilità offerta da Autostrade per l’Italia per la chiusura delle contestazioni avanzate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Al netto di tale partita i costi operativi si incrementano di 528 milioni di euro per:
 i costi esterni gestionali che aumentano di 268 milioni di euro prevalentemente per maggiori interventi di sorveglianza, ispezioni, manutenzione e sicurezza della rete, con particolare riferimento alle gallerie, mentre gli oneri concessori registrano una contrazione pari a 111 milioni di euro in conseguenza del sensibile calo del traffico ed il costo del personale si riduce di 29 milioni di euro;
 il saldo negativo di 403 milioni di euro della Variazione operativa dei fondi, che include lo stanziamento ai fondi rischi e oneri di Autostrade per l’Italia di ulteriori 190 milioni di euro connessi all’aggiornamento della stima degli oneri da sostenere in relazione alle negoziazioni in corso con il Governo e con il MIT e gli accantonamenti netti al fondo ripristino e sostituzione dell’infrastruttura autostradale riconducibile essenzialmente al piano di manutenzioni incrementali sulle infrastrutture della rete di Autostrade per l’Italia da eseguire nel periodo regolatorio 2020-2024 (in linea con il nuovo Piano Economico-Finanziario trasmesso al MIT).

L’EBITDA è pertanto pari a 629 milioni di euro e si riduce di 81 milioni di euro (-11%) rispetto al 2019. Su base omogenea, l’EBITDA si riduce di 1.283 milioni di euro (-58%) essenzialmente per il commentato calo di traffico nel 2020.
Gli investimenti ammontano a 575 milioni di euro (559 milioni di euro nel 2019), quasi interamente sostenuti da Autostrade per l’Italia. Tra le attività completate nel 2020, si segnala per rilevanza lo scavo della galleria Santa Lucia, che costituisce la naturale prosecuzione della Variante di Valico (collegamento veloce tra Firenze e Bologna), i cui lavori sono stati avviati nel 2017 e sono terminati l’8 giugno 2020.
Il piano industriale di Autostrade per l’Italia concentra risorse rilevanti sul fronte dell’ammodernamento e dell’ampliamento della rete: nella proposta di aggiornamento di Piano Economico Finanziario trasmessa a fine 2020 ed all’esame del Concedente sono previsti 14,5 miliardi di euro di investimenti (inclusivi di una quota opzionale di 1,3 miliardi che Autostrade per l’Italia si è dichiarata disponibile ad eseguire).
Nel corso del 2020 Autostrade per l’Italia ha dato avvio a numerosi interventi sulla rete, compresi nel programma pluriennale di sviluppo e ammodernamento che la Società si propone di realizzare entro il 2038.
Tale programma, inserito nella proposta di aggiornamento di Piano Economico Finanziario, prevede infatti un piano di interventi finalizzati al miglioramento, potenziamento e ammodernamento della rete, nonché al prolungamento della vita utile delle opere, integrativo rispetto a quanto previsto dalla Convenzione in vigore. Il valore di questo piano addizionale ammonta a circa 2,7 miliardi di euro, oltre la citata quota opzionale di 1,3 miliardi di euro.
A dicembre 2020 Autostrade per l’Italia ha emesso un prestito obbligazionario di importo nominale pari a 1.250 milioni di euro e cedola del 2%, con scadenza 2028.
Si segnala infine che a gennaio 2021 Autostrade per l’Italia ha emesso un nuovo prestito obbligazionario di importo nominale 1.000 milioni di euro e cedola del 2%, con scadenza 2030 e cancellato integralmente il supporto finanziario per 900 milioni di euro con scadenza 31 dicembre 2022 concesso da Atlantia.

Il traffico del gruppo Abertis, a parità di perimetro di consolidamento, presenta una contrazione del -21,1% rispetto al 2019 per gli effetti delle restrizioni alla circolazione occorse nella molteplicità dei Paesi in cui opera in concessione autostradale a seguito della diffusione della pandemia Covid-
19. I ricavi operativi ammontano a 4.054 milioni di euro e si riducono di 1.307 milioni di euro (- 24%) rispetto al 2019, prevalentemente per il citato calo del traffico e, in misura minore, per effetto del deprezzamento del real brasiliano e del peso cileno rispetto all’euro e delle variazioni del perimetro di consolidamento (-163 milioni di euro per il termine di alcune concessioni tra il 2019 e il 2020 in Spagna e in Brasile, solo in parte compensate dal consolidamento del gruppo messicano RCO a partire dal secondo trimestre 2020), parzialmente compensato dall’impatto positivo del mix di traffico e dall’aggiornamento annuale delle tariffe. Su base omogenea i ricavi operativi si riducono di 890 milioni di euro (-18%).
I costi operativi sono pari a 1.427 milioni di euro e si riducono di 199 milioni di euro rispetto al 2019, per effetto delle misure messe in atto in conseguenza della pandemia Covid 19, oltre che del deprezzamento del real brasiliano e del peso cileno rispetto all’euro. Nel 2020 l’EBITDA è pertanto pari a 2.627 milioni di euro e si riduce di 1.108 milioni di euro (-30%) rispetto al 2019. Su base omogenea l’EBITDA si riduce di 813 milioni di euro (-24%).

Il traffico delle concessionarie del settore autostradale estero è diminuito del 19,8% rispetto al 2019, per effetto delle restrizioni alla circolazione introdotte nei diversi Paesi in risposta alla pandemia. I ricavi operativi ammontano a 471 milioni di euro e si riducono di 224 milioni di euro (-32%) rispetto al 2019 anche per effetto del sensibile deprezzamento del real brasiliano e del peso cileno rispetto all’euro. Su base omogenea, i ricavi operativi si riducono di 126 milioni di euro (-18%), principalmente in conseguenza dei minori volumi di traffico per effetto della diffusione del Covid- 19, in particolare in Cile, solo in parte compensati dagli incrementi tariffari applicati, mentre la riduzione del traffico in Brasile risulta in gran parte compensata da un favorevole mix veicolare.
L’EBITDA risulta pari a 327 milioni di euro (Cile 49%, Brasile 40% e Polonia 11%) e si riduce di 195 milioni di euro (-37%) rispetto al 2019 in relazione al calo dei ricavi, solo in parte compensato dalla riduzione dei costi operativi per effetto del citato deprezzamento del real brasiliano e del peso cileno rispetto all’euro. Su base omogenea, l’EBITDA risulta in riduzione di 126 milioni di euro (- 24%) per effetto dei citati minori volumi di traffico.
Gli investimenti ammontano a 104 milioni di euro (112 milioni di euro nel 2019), di cui 70 milioni di euro in Cile e relativi in particolare ai contributi per espropri riconosciuti al Concedente dalle concessionarie Americo Vespucio Oriente II e Conexión Vial Ruta 78 Hasta Ruta 68, secondo quanto disposto nei rispettivi contratti di concessione. Si rileva inoltre la conclusione nel corso del 2020 delle attività relative all’ultimo intervento previsto dal Programma Santiago Centro Oriente di Costanera Norte.

 

I passeggeri transitati nel sistema aeroportuale romano sono diminuiti del 76,8% rispetto al 2019 per effetto della diffusione globale del Covid-19. Il segmento domestico ha chiuso con una variazione del -67,5% rispetto al 2019 mentre il segmento UE è risultato in diminuzione del -77,1%, e il segmento Extra UE, in diminuzione del -84,2% (di cui -86,0% relativo alle tratte di lungo raggio). Al fine di garantire la continuità del servizio pubblico essenziale di collegamento con la città di Roma e dare supporto durante la fase di emergenza, gli scali di Fiumicino e Ciampino sono rimasti sempre in funzione nel 2020. I ricavi operativi sono pari a 272 milioni di euro e si riducono di 681 milioni di euro (-71%) rispetto al 2019. I ricavi per servizi aeronautici, pari a 171 milioni di euro, si riducono di 502 milioni di euro (-75%) per effetto dei minori volumi di traffico. Gli altri ricavi operativi sono pari a 101 milioni di euro e si riducono di 179 milioni di euro (-64%) rispetto al 2019, principalmente per minori proventi da subconcessioni commerciali e parcheggi, in relazione al citato calo del traffico e all’utilizzo parziale dell’infrastruttura aeroportuale di Fiumicino, le cui attività sono state sostanzialmente concentrate nel solo Terminal 3. I costi operativi sono pari a 244 milioni di euro, con una riduzione di 113 milioni di euro (-32%) rispetto al 2019 per effetto della parziale chiusura dello scalo di Fiumicino, della riduzione del costo del lavoro ottenuta anche tramite il ricorso ad istituti di sussidio pubblico (CIGS), della riduzione degli oneri concessori direttamente correlati all’andamento del traffico, nonché di altre azioni di contenimento degli altri costi gestionali. L’EBITDA è pertanto pari a 28 milioni di euro ed in calo di 568 milioni di euro (-95%) rispetto al 2019. Gli investimenti realizzati nel 2020 hanno risentito del rallentamento dei cantieri causato dai periodi di lockdown a partire dalla primavera 2020 e ammontano a 154 milioni di euro (258 milioni di euro nel 2019). Nonostante tali impedimenti, Aeroporti di Roma ha provveduto alla realizzazione degli interventi ritenuti essenziali per la sicurezza, la continuità operativa e l’adempimento agli obblighi normativi.

 

Nel 2020 il sistema aeroportuale della Costa Azzurra ha accolto 4,6 milioni di passeggeri registrando una contrazione del traffico del 68,4% rispetto al 2019 per effetto del diffondersi della pandemia Covid-19.
I ricavi operativi ammontano a 134 milioni di euro e si riducono di 156 milioni di euro (-54%) rispetto al 2019. I ricavi per servizi aeronautici sono pari a 73 milioni di euro e si riducono del 52% rispetto al 2019 essenzialmente per gli impatti sul traffico dovuti al diffondersi della pandemia Covid-19 e per gli effetti della delibera dell’Autorità di regolamentazione dei trasporti francese (“ART”) che ha disposto una riduzione del 33% delle tariffe aeroportuali a partire dal 15 maggio 2019. Gli altri ricavi operativi ammontano a 61 milioni di euro e si riducono del 55% rispetto al 2019 principalmente con riferimento ai proventi da subconcessioni commerciali e parcheggi che hanno risentito del calo del traffico. I costi operativi sono pari a 114 milioni di euro e si riducono di 54 milioni di euro (-32%) rispetto al 2019 per effetto della parziale chiusura dello scalo di Nizza, della riduzione del costo del lavoro ottenuta anche tramite il ricorso ad istituti di sussidio pubblico (chômage partiel), della riduzione degli oneri demaniali direttamente correlati all’andamento del traffico, nonché di altre azioni di contenimento degli altri costi gestionali.
L’EBITDA è pari a 20 milioni di euro e si riduce di 102 milioni di euro rispetto al 2019 (-84%). Gli investimenti realizzati nel 2020 hanno risentito di rallentamenti causati dai periodi di lockdown a partire dalla primavera 2020 e sono pari a 43 milioni di euro (70 milioni di euro nel 2019). Nonostante tali impedimenti, la società ha provveduto alla realizzazione degli interventi ritenuti essenziali per la sicurezza, la continuità operativa e l’adempimento agli obblighi normativi.

 

Al 31 dicembre 2020 gli apparati attivi Telepass sono 9,1 milioni con un incremento di circa 237 mila unità rispetto al 31 dicembre 2019 (2,7%), mentre Telepass Pay rileva 547 mila clienti con un incremento di 108 mila rispetto al 2019 (24,7%). Nel 2020 il gruppo ha prodotto ricavi operativi per 234 milioni di euro, in aumento di 13 milioni di euro (+6%) rispetto al 2019 principalmente per l’andamento positivo del servizio di telepedaggiamento dei veicoli sulle reti autostradali estere, per l’incremento della base clienti e per il contributo per l’intero esercizio 2020 dei ricavi provenienti dai nuovi prodotti assicurativi.
I costi operativi sono pari a 116 milioni di euro e si incrementano di 19 milioni di euro (+20%) rispetto al 2019 in relazione alle prestazioni professionali rese da terzi, ai costi di commercializzazione e al costo del lavoro. L’EBITDA del gruppo nel 2020 è pari a 118 milioni di euro e si riduce di 6 milioni di euro (-5%) rispetto al 2019.

 

Risultati non finanziari 2020

Responsabilità Sociale e Ambientale
Il Consiglio di Amministrazione ha promosso un’intensa attività di rilettura delle linee strategiche attraverso le quali Atlantia funge da moltiplicatore di valore condiviso con i suoi stakeholders. In questa direzione, con l’obiettivo di promuovere il successo sostenibile per tutti gli stakeholders, sono state approvate le linee guida che delineano i temi prioritari sui quali si articola, con specifici obiettivi e target di miglioramento, il piano di sostenibilità per il triennio 2021-2023 che comprende le dimensioni ambientali, sociali e di governo dell’impresa. Consapevoli degli impatti sul clima del trasporto di persone e merci, Atlantia intende contribuire consapevolmente alla transizione verso un’economia a basse emissioni di C02, assumendosi l’ambizioso impegno di raggiungere la neutralità di carbonio (scope 1 e 2) in relazione al proprio portafoglio di attività entro il 2040, anticipando dunque di 10 anni i termini dell’Accordo di Parigi sul clima. Il percorso intrapreso è rilevante sia sul fronte interno, con una continua ricerca e condivisione infragruppo di nuovi accorgimenti operativi abilitati dall’innovazione tecnologica, sia nei mercati di riferimento, con soluzioni green a supporto di processi di transizione verso una mobilità sostenibile, realizzata

anche attraverso investimenti su servizi innovativi e collaborazioni con terze parti. La roadmap di transizione verso la neutralità prevede la definizione di target di medio periodo da sottoporre nel corso del 2021 a certificazione SBTi – Science Based Targets initiative.

 

Agenda di sostenibilità
I fattori ambientali, sociali e di buon governo (ESG) sono diventati ancora più centrali e funzionali alla realizzazione della missione stessa di Atlantia che è volta a favorire una mobilità sostenibile, integrata, sicura, innovativa, efficiente e accessibile al maggior numero possibile di persone.
Atlantia ha delineato specifiche tematiche ESG prioritarie e ne persegue la progressiva integrazione nei business e nell’intero ciclo di sviluppo e gestione delle infrastrutture e dei modelli e sistemi di mobilità. Tali priorità, coerenti e allineate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030 e con i principi del Global Compact ai quali Atlantia aderisce, sono articolate in obiettivi e piani d’azione di contrasto al cambiamento climatico, alimentazione dell’economia circolare, tutela dell’ambiente e del territorio con particolare attenzione all’uso di nuovo territorio e alla rinaturalizzazione, rafforzamento del rapporto fiduciario con tutti gli stakeholders interni e esterni, sviluppo del capitale umano e valorizzazione di diversità e inclusione. Innovazione e digitalizzazione costituiscono, infine, un abilitatore trasversale per tutti i temi prioritari e, più in generale, per uno sviluppo sostenibile del business.

Ambiente e continuità del servizio pubblico
In ambito ambientale, i risultati del 2020 risentono degli effetti sui volumi di traffico, anche se in misura minore rispetto ai risultati economico-finanziari.
Le emissioni di CO2 (scope 1+2) si sono ridotte del 11% rispetto al 2019, principalmente come effetto dei ridotti consumi energetici dovuti a minori volumi di passeggeri e merci, soprattutto in ambito aeroportuale. La diminuzione delle emissioni non ha seguito proporzionalmente l’andamento delle performance economiche del Gruppo, in quanto le infrastrutture gestite hanno mantenuto una piena operatività per assicurare la mobilità in sicurezza di persone e merci.
Atlantia e le aziende del Gruppo hanno dispiegato mezzi organizzativi ed economici in via continuativa a contrasto alla pandemia. Lavorando a fianco delle Istituzioni, il Gruppo ha contribuito alle operazioni di logistica di emergenza, garantito la mobilità anche durante le fasi acute dell’emergenza sanitaria e durante i blocchi alla circolazione, contrastato la diffusione della pandemia – in particolare nel settore aeroportuale – sia tramite estesi protocolli di testing dei passeggeri, sia attraverso la messa a disposizione delle strutture per la realizzazione di test e vaccinazioni alla comunità.

 

Centralità delle Persone
Nonostante il rilevante impatto sulla performance economico-finanziaria derivante dalla pandemia Covid-19, il Gruppo ha mantenuto nel 2020 sostanzialmente invariati i livelli occupazionali. Il 96% dei dipendenti ha un contratto di impiego a tempo indeterminato, in linea rispetto al 2019. continuando a favorire l’inclusione e la partecipazione di tutti, in particolare di personale femminile e giovani. In questa direzione, Atlantia ha implementato un piano di assegnazione gratuita di azioni coinvolgendo 10.800 dipendenti delle società italiane del Gruppo.
Si registra nel 2020 una diminuzione del 13% del numero di infortuni del personale dipendente del gruppo. Molte le iniziative messe in campo per garantire la prosecuzione delle attività lavorative nel segno della sicurezza e del benessere dei dipendenti fra le quali: ampio ricorso a smartworking, ridistribuzione dei turni lavorativi, impiego di forme di flessibilità oraria, estensione delle coperture sanitarie, riorganizzazione degli spazi.
Atlantia e le aziende del Gruppo, nei tanti paesi in cui operano, sono state a fianco delle comunità e dei sistemi sanitari impegnati a fronteggiare l’emergenza pandemica tramite la donazione di attrezzature, presidi di protezione e strumenti di supporto alla continuità dei servizi educativi e della didattica digitale.

 

Eventi successivi al 31 dicembre 2020

Nuova emissione obbligazionaria di Atlantia S.p.A.

In data 12 febbraio 2021 Atlantia S.p.A. ha emesso 1,0 miliardo di euro di nuove obbligazioni riservate agli Investitori Istituzionali con scadenza 2028 che consentono di rifinanziare anticipatamente le proprie scadenze di debito 2022 (1 miliardo di euro su un totale di 1,2 miliardi). Le nuove obbligazioni quotate presso il Global Exchange Market MTF della Borsa Irlandese hanno una cedola annua fissa pari a 1,875%.

Rifinanziamenti delle principali società controllate
Il 15 gennaio 2021 Autostrade per l’Italia è tornata sul mercato con una emissione da 1,0 miliardo di euro di obbligazioni riservate agli Investitori Istituzionali con scadenza 2030.
L’operazione si aggiunge all’emissione di dicembre 2020 per 1,25 miliardi di euro e consolida le risorse a supporto di investimenti, manutenzioni, piani di sviluppo del piano industriale della società e rimborso del debito. Le nuove obbligazioni quotate presso il Global Exchange Market MTF della Borsa Irlandese hanno una cedola annua fissa pari a 2,0%.

Nell’ambito del piano di Abertis Infraestructuras di emettere obbligazioni ibride perpetue a medio termine, dopo la prima emissione di novembre 2020, il 13 e 15 gennaio 2021 la società, tramite Abertis Infraestructuras Finance BV, ha emesso nuove obbligazioni ibride per 750 milioni di euro con una cedola del 2,625%.

Riorganizzazione societaria della partecipazione in Pavimental
Il 21 gennaio 2021 Aeroporti di Roma ha completato l’acquisizione da Pavimental della società in cui sono state conferite le attività di costruzione e realizzazione legate al business aeroportuale mentre il giorno seguente ha accettato l’offerta per la cessione del 20% della partecipazione in Pavimental ad Autostrade per l’Italia, il cui closing è atteso entro il mese di marzo 2021.
Il 29 gennaio 2021 Atlantia ha ceduto ad Autostrade per l’Italia la quota di controllo del 59,4% nel capitale di Pavimental. Al perfezionamento delle operazioni, pertanto, Autostrade per l’Italia deterrà una quota di partecipazione complessiva in Pavimental pari al 99,4%.
Tale riorganizzazione consentirà ad ASPI ed ADR di affidare «in house» i lavori di realizzazione dei rispettivi piano di sviluppo a garanzia del controllo diretto dei tempi, della qualità esecutiva tramite materiali e tecniche sostenibili.

 

CDA Atlantia esamina offerta per l’88% di Autostrade per l’Italia S.p.A.

Convocata nuova Assemblea per l’estensione del termine del progetto di scissione
Il 26 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Atlantia ha preso atto dell’offerta vincolante per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88% del capitale detenuta in Autostrade per l’Italia (“ASPI”) presentata in data 24 febbraio 2021 dal consorzio composto da CDP Equity, The Blackstone Group International Partners LLP e Macquarie Infrastructure and Real Assets LTD (il “Consorzio”).
All’esito di una prima disamina, il Consiglio ha reputato l’offerta inferiore alle attese, fondate su concrete e coincidenti valutazioni di advisor indipendenti, e non coerente, nei termini sia economici che contrattuali proposti, con l’interesse di Atlantia e di tutti gli stakeholders.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato in coerenza con il processo di “dual track” avviato il 24 settembre 2020 e approvato dall’Assemblea dei Soci in data 15 gennaio scorso (quasi all’unanimità con il 99,7% del capitale rappresentato), di convocare l’Assemblea Straordinaria per il 29 marzo 2021 alle ore 15 onde deliberare in merito alla proroga al 31 luglio 2021 del termine, originariamente fissato al 31 marzo 2021 nel progetto di scissione, per la presentazione di eventuali offerte vincolanti da parte di terzi per l’acquisto da Atlantia della partecipazione di controllo pari al 62,8% del capitale sociale di Autostrade Concessioni e Costruzioni. Si ricorda che quest’ultima,

una volta perfezionata l’operazione descritta nel progetto di scissione (che contempla la scissione, il conferimento e la contestuale quotazione di Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A.) verrebbe a detenere l’88% del capitale sociale di ASPI.

 

Investimento nel capitale di Volocopter
In data 3 marzo 2021 Atlantia S.p.A. ha partecipato ad un private placement nella società tedesca Volocopter, primo player al mondo nella commercializzazione di soluzioni innovative e sostenibili per la mobilità aerea urbana investendo 15 milioni di euro.
L’investimento risponde alle nuove linee di sviluppo definite da Atlantia, fortemente focalizzate su innovazione e sostenibilità.

 

Prevedibile evoluzione della gestione
Alla data di predisposizione della presente Relazione Annuale Integrata, sussistono talune incertezze con potenziali impatti significativi sulle società del gruppo.

In particolare, per effetto del prolungarsi della pandemia Covid-19 e degli impatti delle conseguenti misure di contenimento sulla mobilità e sulle economie dei Paesi in cui opera il Gruppo, non risulta possibile prevedere con certezza i tempi di ripristino dei volumi di traffico pre-pandemia.
Considerati i dati di traffico consuntivati al 7 marzo 2021 (per il comparto autostradale -18% e per il comparto aeroportuale -86% rispetto ai valori del 2019) e assumendo un graduale allentamento delle misure restrittive alla mobilità a partire dai mesi estivi anche in concomitanza con l’avanzamento delle campagne di vaccinazione, si stima un potenziale miglioramento dei risultati operativi del 2021 rispetto all’esercizio 2020. Tale miglioramento risulterebbe più marcato per il comparto autostradale rispetto a quello aeroportuale, seppur non in misura tale da tornare ai livelli pre-crisi dell’esercizio 2019.
In tale ipotesi si possono stimare volumi di traffico autostradale e aeroportuale nell’ordine, rispettivamente, del 10% e del 70% inferiori rispetto al 2019.
Conseguentemente si stimano per l’esercizio 2021 ricavi di Gruppo nell’ordine di 9,4 miliardi di euro ed un valore dei flussi operativi (FFO) di circa 3 miliardi di euro. Si prevede in ogni caso che i flussi operativi attesi siano superiori agli investimenti programmati nell’esercizio 2021.
Rileva osservare, tuttavia, che le ipotesi alla base di detta analisi di sensitività potranno variare in funzione degli eventi e sono soggette a fattori di rischio e incertezza (ad esempio le oscillazioni dei tassi di cambio e di interesse) tali per cui gli impatti attesi potranno dunque discostarsi, anche significativamente, da quanto ipotizzato. Pertanto, gli importi indicati sono da considerarsi solo come previsioni puramente indicative e basate sulle ipotesi sopra riportate, dovranno essere rivalutati in funzione delle prospettive di traffico conseguenti all’evolversi della situazione e, come tali, non costituiscono outlook o target del Gruppo.

In ogni caso, le società del Gruppo, con l’obiettivo di mitigare gli effetti sulla redditività aziendale e sulla situazione finanziaria, continueranno nei piani di efficientamento e contenimento dei costi e di revisione delle iniziative di investimento, garantendo comunque gli interventi legati alla sicurezza delle infrastrutture, e nella ricerca e valutazione di tutte le misure di mitigazione disponibili nei vari paesi e messe a disposizione dai governi e dalle autorità locali.

Convocazione Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci
Il Consiglio di Amministrazione ha infine deliberato di convocare l’Assemblea dei Soci di Atlantia, in sede ordinaria e straordinaria per il giorno 28 aprile 2021.
L’Assemblea sarà convocata in sede ordinaria al fine di:
1. approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di Atlantia S.p.A. e presentare la Relazione Annuale Integrata e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020
2. deliberare in merito alla destinazione del risultato di esercizio 2020
con la proposta all’assemblea di coprire la perdita dell’esercizio, pari a euro 29.153.456, mediante utilizzo della riserva disponibile “Utili portati a nuovo” di importo complessivo pari a euro 2.331.776.293.
3. deliberare in merito al rinnovo del Collegio Sindacale, per il triennio 2021-2023, per scadenza del termine del mandato nonché in merito al relativo compenso
4. deliberare in merito all’approvazione di un piano di incentivazione denominato “Piano di Stock Grant 2021-2023”
il Piano, basato su strumenti finanziari, prevede l’assegnazione del diritto a ricevere – alla fine del periodo di vesting triennale – un numero predeterminato di azioni gratuite di Atlantia S.p.A. a fronte del conseguimento delle condizioni di performance cui il piano è collegato. Sono previsti 3 cicli rolling con assegnazioni annuali nel 2021, 2022 e 2023.
Le condizioni di performance, legate alla creazione di valore per gli azionisti (TSR) e metriche di sostenibilità, sono così articolate: 35% TSR assoluto, 35% TSR relativo rispetto ad un peer group, 30% conseguimento di specifici target di sostenibilità.
Al termine del periodo di vesting é previsto che una parte delle azioni attribuite sia soggetta ad un ulteriore periodo di lock-up biennale, nel corso del quale tali azioni saranno soggette ad un vincolo di non trasferibilità. A servizio del piano saranno poste azioni proprie già in portafoglio.
Al piano si applicano le clausole di claw-back così come previsto dal Codice di Corporate Governance della società quotate cui Atlantia aderisce e dalle best practice di mercato.
I beneficiari del Piano sono il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l’Amministratore Delegato, il Top Management (inclusi i DRS), e altri dirigenti della Società per il ciclo 2021, con potenziale estensione a ulteriori risorse chiave negli anni successivi.
In considerazione delle caratteristiche, della sua struttura, delle condizioni di performance individuate e del peso attribuito a ciascuna di essi. Il Piano è volto a rafforzare l’allineamento degli interessi del management all’obiettivo prioritario della creazione di valore sostenibile per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo.
Per una descrizione dettagliata del Piano di Incentivazione si rinvia al documento informativo, redatto ai sensi dell’art. 114-bis del Testo Unico della Finanza e dell’art. 84- bis del Regolamento Emittenti Consob, che sarà messo a disposizione del pubblico nei termini di legge.
5. deliberare in merito alla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione 2021 e sui Compensi Corrisposti 2020 redatta ai sensi dell’art. 123-ter del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998 n. 58.
l’Assemblea è chiamata ad assumere (i) una delibera vincolante sulla prima sezione della relazione stessa, che illustra la politica proposta dalla Società per l’esercizio 2021; (ii) una delibera non vincolante sulla seconda sezione della relazione stessa, che illustra i compensi corrisposti nell’esercizio 2020, evidenziandone la coerenza con la politica relativa all’esercizio di riferimento.
L’Assemblea sarà inoltre convocata in sede straordinaria per deliberare su alcune proposte di modifiche statutarie degli articoli (i) 8 per inserimento di una previsione in materia di identificazione dei soci; (ii) 20 in materia di composizione delle liste per nomina il rinnovo del consiglio di amministrazione; (iii) 23 in materia di riunioni del consiglio di amministrazione; e (iv) 26 e 28 per inserimento di previsioni in materia di comitati endoconsiliari. La motivazione di tali modifiche statutarie va ricercata nell’intento di elevare ulteriormente gli standard di governo societario di Atlantia S.p.A. con l’obiettivo di accrescere l’apprezzamento da parte del mercato.

L’avviso di convocazione e la documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno prevista dalla normativa vigente, saranno pubblicati nei termini e con le modalità previste dalla legge.
La variazione del calendario finanziario in merito alla data dell’Assemblea di approvazione del bilancio, che viene anticipata di un giorno, è stata apportata al fine di agevolare il deposito delle liste per il rinnovo del Collegio Sindacale. La modifica ha infatti l’effetto di anticipare di un giorno il termine ultimo per il deposito delle liste, evitando che questo venga a cadere in un giorno festivo.

 

Note metodologiche e altre informazioni
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Tiziano Ceccarani dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa finanziaria contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Si evidenzia inoltre che nel presente comunicato, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria e patrimoniale.
Tali indicatori sono calcolati secondo le usuali prassi di mercato.
La posizione finanziaria del Gruppo, determinata secondo i criteri indicati nella Raccomandazione dell’European Securities and Market Authority – ESMA del 20 marzo 2013 (che non prevedono la deduzione dall’indebitamento finanziario delle attività finanziarie non correnti), presenta al 31 dicembre 2020 un indebitamento finanziario netto pari a 43.987 milioni di euro (41.506 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Ad oggi non è stata ancora completata l’attività di revisione del progetto di bilancio dell’esercizio 2020 e del bilancio consolidato 2020 di Atlantia.

 

Altre informazioni

Si evidenzia che ai fini della predisposizione del bilancio consolidato del Gruppo Atlantia e del bilancio di esercizio di Atlantia S.p.A. del 2020 sono stati applicati i principi contabili internazionali (IFRS) omologati dalla Commissione Europea e in vigore al 31 dicembre 2020. Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28-7-2006, si segnala che nei due esercizi a confronto non sono state poste in essere operazioni non ricorrenti, atipiche o inusuali, né con terzi, né con parti correlate. In riferimento all’informativa integrativa richiesta da CONSOB ai sensi dell’art. 114, D. Lgs. n. 58/1998 (“TUF”) si informa che sarà disponibile all’interno della Relazione Annuale Integrata, pubblicata secondo i termini di legge vigenti.

Indicatori Alternativi di Performance
I prospetti riclassificati del Gruppo Atlantia e Atlantia S.p.A. includono, oltre alle grandezze economico-finanziarie e patrimoniali elaborate e presentate in applicazione dei principi contabili internazionali IFRS, alcuni indicatori e voci derivanti da questi ultimi, ancorché non previsti dagli stessi principi e identificabili quindi come Indicatori Alternativi di Performance (di seguito anche IAP) in applicazione della Comunicazione Consob del 3 dicembre 2015, che recepisce in Italia gli orientamenti emessi dall’ESMA. Gli IAP riportati nel presente Comunicato stampa non hanno subito variazioni rispetto a quelli presentati nella Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2019.

Settori operativi
In relazione alle prospettive di sviluppo del business di Telepass, anche a seguito dell’operazione di valorizzazione della stessa attraverso l’accordo per la cessione del 49% a Partners Group, a partire dal 31 dicembre 2020 il gruppo Telepass (precedentemente incluso nel settore “Atlantia e altre attività”) ha assunto rilevanza autonoma.
Si segnala la modifica delle descrizioni, senza variazione della composizione, dei seguenti settori operativi: “gruppo Autostrade per l’Italia” in precedenza “settore autostradale italiano”; “altre attività autostradali estere” in precedenza “attività autostradali estere”, “gruppo Aeroporti di Roma” in precedenza “attività aeroportuali italiane”, “gruppo Aéroports de la Côte D’Azur” in precedenza “attività aeroportuali estere”. Il gruppo Aéroports de la Côte d’Azur accoglie anche la holding italiana Azzurra Aeroporti controllante diretta di Aéroports de la Côte d’Azur, il gruppo Aeroporti di Roma accoglie anche la società Fiumicino Energia e la controllata Leonardo Energia, entrambe a servizio dell’aeroporto di Fiumicino, il gruppo Abertis include anche la holding Abertis holdCo controllante diretta di Abertis Infraestructuras.

 

 

 

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