Non lasceremo soli i giornalisti aggrediti dal Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder.
Inaccettabili le parole, inaccettabile il comportamento, inaccettabile la voglia di zittire chi sta facendo il proprio lavoro.
Il Presidente ha poi motivato il suo atteggiamento con le nuove disposizioni sanitarie, affermando d’essere stato “solo” un po’ brusco. Ci basta? No.
Il metodo è importante quanto il contenuto. Perchè il metodo può delegittimare, rendere più fragili, mettere il bavaglio, certo c’è chi reagisce con forza, ma c’è anche chi soccombe.
Per questo è importante ricordare alla politica l’importanza della libertà di stampa, l’insostituibile funzione civile di una informazione libera e pluralistica e il suo ruolo essenziale nella crescita di una società democratica. Senza tale libertà non c’è e non può esserci uno sviluppo etico della società.
Che poi tali inaccettabili comportamenti avvengano all’interno di sedi che rappresentano tutti i cittadini, è ancor più grave. I nostri rappresentanti dovrebbero sapere che i giornalisti rappresentano il valore fondante della libertà. Il loro compito è raccontare alla gente ciò che accade e spesso per essere fedeli a questa missione, i giornalisti pagano prezzi molto alti. E che a esercitare questo comportamento fuori dalle righe sia stato il Presidente del Consiglio provinciale, ossia la persona che dovrebbe essere il garante di tutti, ci sbalordisce ancor di più.
Le istituzioni vanno rispettate, quando ciò non accadde le si indeboliscono.
La stampa rappresenta il profilo di un Paese e merita rispetto.
Essere le “sentinelle” della democrazia è il nostro mestiere e continueremo a batterci perché il diritto di sapere dei cittadini venga salvaguardato. Continueremo a denunciare i comportamenti ostili e insofferenti e a stare accanto con forza e solidarietà ai nostri colleghi perchè siamo ben consapevoli del pericolo del silenzio e della solitudine.
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Patrizia Belli
Presidente Assostampa Trentina