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ASSOCIAZIONE TRANSDOLOMITES * MOBILITÀ: « SECONDO KOMPATSCHER SARANNO 40 MILA LE AUTO CHE VERRANNO DALLA A22 GRAZIE AL TRENO BOLZANO-MILANO CENTRALE (8.45-11:45) »

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07.41 - domenica 1 marzo 2020

 

Il treno Frecciarossa, per Roma e per Milano, va. Funziona e l’Alto Adige ne vuole sempre di più. Questo il senso dell’incontro che si è svolto tra il Presidente della Giunta altoatesina Arno Kompatscher e del suo vice e assessore alla mobilità Daniel Alfreider con l’ad di Trenitalia «Orazio Iacono».

Quarantamila, secondo Kompatscher, le auto da e per Milano tolte dall’autostrada grazie al collegamento quotidiano che parte da Bolzano alle 8:45 e arriva a Milano Centrale alle 11:45. «I treni diretti da Bolzano a Milano e Roma sono molto apprezzati dai cittadini e passeggeri – ha dichiarato Daniel Alfreider -.

L’amministratore delegato di Trenitalia, Orazio Iacono ha confermato durante un colloquio con il presidente della Provincia a Bolzano che i collegamenti funzionano molto bene. Assieme Trenitalia Bolzano lavora per ottimizzare collegamenti esistenti e pianificare nuovi progetti».

Kompatscher ha confermato ulteriori novità che potranno riguardare i possibili miglioramenti e le possibili espansioni dell’offerta su rotaia. Se la popolarità di queste tratte rimarrà tale, nel 2020 si prevedono 40.000 auto in meno a percorrere la tratta da e verso Milano. Ciò dimostra una volta in più il fatto di essere sulla buona strada e che i cittadini sono sempre contenti di poter usufruire di una buona offerta di trasporto pubblico».

A quale riflessione ci porta questa notizia? Alla luce del tema riguardante l’ipotesi di percorso della Valdastico per il quale si parla di un preventivo di spesa superiore ai 3 miliardi di Euro, non varrebbe forse la pena il ragionare sul fatto che spendendo certamente meno e meglio , in futuro si potrebbe attrezzare il Trentino con una vera rete di ferrovie di vallata funzionali al Trentino intero ed alle città di Trento e di Rovereto?

E che questo nuovo orizzonte ferroviario vada letto come il completamento naturale del grande progetto della Tunnel del Brennero e di parte della nuova ferrovia del Brennero?

Se il riattivato collegamento ferroviario diretto tra Bolzano e Milano si dimostra capace di prevedere una riduzione della circolazione di 40.000 vetture/anno private sull’A22, ciò sta a significare che un “ corridoio ferroviario parallelo ad A 22 e programmato a inoltrarsi nella direzione delle valli a vocazione turistica potrebbe portare ad una significativa riduzione del traffico automobilistico durante tutto l’anno ed in particolare nei periodi di stagione turistica.

Questo starebbe e dimostrare che spendendo meno di 3 miliari di euro il risultato che si potrebbe ottenere è un beneficio spalmato su un territorio ben più vasto della Valdastico , ossia l’intero Trentino ed allo stesso tempo permettendo di ridurre lungo tutto il percorso autostradale traffico, inquinamento, sinistri e rumore.

E se oggi la Valdastico non ha una vocazione turistica, il pensare per quella zona ad un progetto ferroviario che collegasse Schio con Rovereto ed il Garda non potrebbe offrirle la possibilità di conoscere l’esperienza del turismo?

Chiudiamo con una domanda che sa tanto di provocazione ma anche tanto di verità. Quando si parla di ferrovia, una simile proposta deve passare sotto le forche caudine. Nel nome della fantomatica teoria dei” costi e benefici” un progetto ferroviario sia esso mero servizio o nuova infrastruttura viene sviscerato in ogni suo particolare alle ricerca di tutti i punti deboli.

Ma ciò non avviene per la progettazione delle strade ove la materia “ costi e benefici” non rientra nella prassi per volontà politica con il risultato che quello che dagli studi economici dimostrano come insostenibile (e la Valdastico fa parte di questa casistica) la politica miracolosamente “ riabilita” nel mondo della sostenibilità, mentre progetti meno costosi ma capaci di generare ricadute ben distribuite sul territorio devono sottostare al giudizio irrazionale della non sostenibilità.

Se per l’idea di nuove strade si agisse con il metodo di valutazione adottato per la realizzazione di una nuova ferrovia, non vi sarebbe più nessuna difficoltà a dimostrare che l’era per la costruzione di strade è giunta da tempo al capolinea.

 

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Massimo Girardi
Presidente Associazione Transdolomites

 

Fonte www.altoadigeinnovazione.it (Il treno per Milano piace: 40mila auto in meno grazie al Frecciarossa, summit con Trenitalia per estenderlo)

Foto da: www.altoadigeinnovazione.it

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