News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

ASSOCIAZIONE ITALIANA ENERGIE AGROFORESTALI E UNCEM * POST VAIA: « NECESSARIO FARE IL PUNTO DEGLI INTERVENTI CON MIPAAFT, REGIONI, ENTI LOCALI, IMPRESE, ASSOCIAZIONI, UNIVERSITÀ »

Scritto da
12.24 - martedì 20 agosto 2019

Comunicato stampa congiunto di AIEL e UNCEM riguardante la gestione degli interventi forestali posteriori alla tempesta Vaia dello scorso ottobre e le proposte lanciate dalle Associazioni per fare il punto su cosa si sta facendo e cosa ancora vada fatto per la salvaguardia del patrimonio forestale.

Sono centinaia di migliaia i turisti che in questi mesi estivi hanno scoperto e visto con i loro occhi gli effetti drammatici della tempesta Vaia. 41 mila ettari di boschi rasi al suolo, 16 milioni di alberi, 8,6 milioni di metri cubi di legno abbattuti in pochi minuti da raffiche di vento fino a 190 Km all’ora, valli alpine di quattro Regioni coinvolte, Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. “Chi è salito nelle valli, nelle località turistiche, negli alberghi e nei rifugi, percorrendo sulle strade asfaltate e i sentieri ha visto gli effetti della più grande catastrofe forestale italiana. L’aveva distrattamente guardata in tv, non ne aveva forse capito la portata… ma vedendola direttamente, sulle montagne che è abituato a frequentare per svago, sport e relax, il turista ha scoperto quanto sia grave e quanto sia necessario intervenire sull’intero sistema, senza perdere tempo”, affermano Domenico Brugnoni, presidente Aiel, Associazione italiana Energie agroforestali, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Aiel e Uncem, insieme sono impegnate su numerosi fronti istituzionali e operativi lungo la filiera forestale. Il post-emergenza Vaia è uno di questi, in stretto accordo con le Università e i soggetti istituzionali che se ne stanno occupando. “In diverse occasioni di convegni ed eventi dedicati al ripristino di quei boschi abbiamo evidenziato come la tempesta Vaia sia un effetto dei cambiamenti climatici in atto- puntualizzano Bussone e Brugnoni – Non è un evento isolato, potrà ripetersi, e dobbiamo farci trovare preparati. Questo va spiegato a tutto il Paese, non solo agli addetti ai lavori”. anche in questo caldo agosto per la politica italiana. “Il primo – sottolineano congiuntamente i vertici di Uncem e Aiel – è proprio legato al ruolo delle Istituzioni. Nel post tempesta Vaia hanno agito non sempre dialogando e confrontandosi attorno alle soluzioni. Lo scolitide dell’Abete Rosso, principale insetto che minaccia il legname schiantato, oggi rischia di compromettere anche le foreste dei territori colpiti rimaste in piedi. Per questo proponiamo che in sede di Ministero per le Politiche agricole e forestali debba essere convocato urgentemente un tavolo con Regioni, Enti locali, rappresentanti di imprese , Associazioni e Università per fare il punto su cosa si sta facendo e cosa va fatto”.

Secondo fronte quello della comunicazione. “Serve una campagna informativa attorno al settore forestale fatta dalla tv pubblica e da tutti i media – proseguono Brugnoni e Bussone – I turisti arrivati in questi giorni nelle Valli sanno pochissimo o niente di quanto successo e quanto si sta facendo per gestire quella porzione di patrimonio forestale danneggiato ma non inutile. E’ anche molto importante far comprendere che questo grave evento non deve togliere attenzione al tema più generale della gestione attiva dell’intero nostro patrimonio forestale costituito da 11 milioni di ettari di boschi, più di un terzo di tutta l superficie del nostro paese, che vanno governati e non abbandonati. Solo così potranno essere valorizzati i beni che ci fornisce il bosco i servizi ecosistemici e lo sviluppo locale. Il recente RAF Rapporto Annuale sulle Foreste coordinato dalla Direzione Foreste del Ministero dell’Agricoltura è un esempio positivo che va esteso nel tempo e nei contenuti e può essere una base utile per trasferire al grande pubblico informazioni e approfondimenti.

Ultimo ambito urgente di azione, quello legato all’attuazione del Testo Unico forestale. “Vaia ci insegna – aggiungono Brugnoni e Bussone – che un bosco gestito, è più resiliente ma serve anche un Piano per la gestione degli eventi estremi e un adeguamento della pianificazione forestale per affrontare nel lungo periodo situazioni analoghe. Come Uncem e Aiel ci impegniamo a dare il nostro contributo nei tavoli tecnici a supporto della predisposizione dei decreti attuativi della nuova legge forestale nazionale, in particolare sulla Strategia forestale. Ringraziamo il team che sta lavorando su questi temi. Faremo la nostra parte, dobbiamo lavorare celermente e senza lasciare nulla al caso. Il sistema forestale italiano ha bisogno di gestione, comunicazione, strategie chiare, condivise, conosciute dagli Italiani”.

 

*

AIEL è l’associazione delle imprese della filiera legno-energia, con sede legale a Roma e sede operativa a Legnaro (Padova) presso il Campus di Agripolis, che da 15 anni si occupa di promuovere la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi (www.aiel.cia.it). L’associazione rappresenta circa 500 imprese della filiera, in particolare circa il 70% delle industrie italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie (circa 700 M€ di fatturato). Sul fronte dei biocombustibili rappresenta circa 150 produttori di legna e cippato e 60 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet. AIEL ha fondato e gestisce in Italia tre sistemi di certificazione: ENplus (pellet), Biomassplus (legna, cippato e bricchette) e Aria Pulita (stufe, inserti, caldaie domestiche a legna e pellet).

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.