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ASSEMBLEA ANTISPECISTA – CENTRO SOCIALE BRUNO * DJ3 – ZOO TEDESCO «IL PARCO OSPITA GIÀ 8 ORSI 3 LUPI E 2 LINCI, NON SARÀ A DISPOSIZIONE SOLO DELL’ESEMPLARE TRASFERITO OGGI MA DI TUTTI GLI ANIMALI »

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18.09 - lunedì 26 aprile 2021

Precisazioni sugli spazi dello zoo tedesco dove è stata trasferita DJ3, su quelli del Casteller e su altre menzogne della Provincia di Trento.

Sugli spazi a disposizione di DJ3 nello zoo tedesco e su quelli del Casteller intervengono gli attivisti di Assemblea antispecista e del Centro sociale Bruno che portano avanti da mesi la campagna #StopCasteller. “Da tempo la Provincia di Trento insiste nel millantare che il Casteller sia uno spazio molto più ampio di quanto è in realtà, a volte si dichiara una superficie di 8 ettari, altre volte di 10 ettari.

Questa informazione è stata già ampiamente smentita da una semplice misurazione fatta da Google earth. Lo spazio totale del Casteller è di soli 0.7 ettari, cioè 7000 metri quadrati da dividere per tre orsi.

Lo stesso gioco si ripete oggi quando la Provincia, messa alle strette, conferma il trasferimento di DJ3 dopo che la notizia era già stata resa nota, e continua a riproporre la menzogna dei 10 ettari, utilizzandola anche per lo zoo tedesco.

Nel comunicato stampa si lascia intendere che lo spazio a disposizione di DJ3 sarà di 10 ettari. Ma il parco ospita già 8 orsi, 3 lupi e 2 linci per cui quello spazio, diviso in recinti, non sarà a disposizione di DJ3 ma di tutti gli animali presenti.

Costretta a rendere conto dalla relazione dei Carabinieri Cites, coperta di vergogna dal video clandestino che rivela spazi angusti e le condizioni del carcere duro del Casteller, messa alle strette nel dare notizia del futuro trasferimento dell’orsa da una diretta con la Lav, obbligata a confermare il trasferimento dal post dello zoo tedesco uscito in mattinata, la Provincia anche oggi dà dimostrazione della sua scorrettezza, con un comunicato menzognero”.

 

 

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L’ORSA DJ3 DEPORTATA IN GRAN SEGRETO IN UNO ZOO IN GERMANIA DALLA PROVINCIA DI TRENTO

Gli attivisti della campagna #StopCasteller denunciano l’operato della giunta: “La scelta del 25 aprile per la deportazione dell’orsa è quanto mai ironica e infelice. Le azioni della giunta Fugatti incarnano valori opposti a quelli della liberazione: ingabbiano animali nati liberi per trasferirli in uno zoo e nascondono la verità ai cittadini per conto dei quali dovrebbero amministrare”.

L’orsa DJ3, da dieci anni prigioniera nella struttura del Casteller, è stata deportata oggi in gran segreto dalla Provincia di Trento in Germania. Ne dà notizia la pagina Instagram dello zoo tedesco Alternative Wolf-Und Barenpark Schwarzwald che riporta l’immagine dell’orsa con gli occhi terrorizzati dentro la gabbia.
“Solo pochi giorni fa – commentano gli attivisti della campagna #StopCasteller – durante la presentazione del Rapporto grandi carnivori, l’assessora Zanotelli, incalzata dai giornalisti sul trasferimento di DJ3, aveva dichiarato che la Provincia avrebbe dato i dettagli a tempo debito. Ora sappiamo che questo significa a cose fatte, senza possibilità di replica e di obiezione da parte dei cittadini. Oggi è chiaro a tutti che questo è l’esatto contrario della parola ‘trasparenza’, che Zanotelli ripete con tanta insistenza, come a voler creare con le parole quello che non c’è nei fatti”.

“Come avevamo previsto, di nascosto DJ3 ha lasciato l’Italia per essere rinchiusa a vita in uno zoo in Germania, lo stesso dove anni fa fu rinchiusa Jurka. Arriverà a destinazione oggi, come riporta sui social il Baerenpark. Entrambe strappate alla loro libertà, Jurka deportata dalla Slovenia e poi reclusa prima a San Romedio e poi anche lei al Casteller. E DJ3, nata in Trentino dalla tristemente nota Daniza, e reclusa da dieci anni al Casteller”.

“Ora, come nel piano di sterminio portato avanti da Fugatti, Zanotelli, con la collaborazione di Ispra, Coldiretti, allevatori e cacciatori, una cella è nuovamente libera al Casteller. Ci chiediamo allora chi sarà il prossimo orso rapito e recluso?”
“E’ inaccettabile che una amministrazione pubblica, la Provincia di Trento, agisca in segreto, si rifiuti di sedersi a tavoli tecnici, rigetti istanze di accesso agli atti esposti animali di nascosto, di notte. E’ un modo di amministrare la cosa pubblica omertoso e vergognoso”.

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