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ASSEMBLEA ANTIRAZZISTA TRENTO * MIGRANTI: « SINDACO ANDREATTA, LA RESIDENZA È UN DIRITTO, PRESIDIO ALL’ANAGRAFE »

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13.31 - lunedì 25 febbraio 2019

Sindaco, la residenza è un diritto! Presidio all’anagrafe. Venerdì 1° Marzo dalle 9.00 alle 12.00 gazebo solidale in piazza Fiera presso l’ufficio Anagrafe di Trento.

Lo scorso 16 gennaio ci siamo autoconvocati di fronte al Consiglio Comunale chiedendo all’amministrazione di non applicare la legge “sicurezza e immigrazione”, di procedere all’iscrizione anagrafica delle persone richiedenti asilo e congiuntamente anche di tutte le persone senza tetto che dimorano abitualmente nel nostro comune.

Come è noto, la legge Salvini ha stabilito che dal 5 ottobre dello scorso anno il permesso per richiesta di asilo non costituirà più titolo per l’iscrizione anagrafica, e quindi non solo verrà meno la possibilità di avere la carta d’identità, ma anche di “maturare” gli anni per esercitare una serie di altri importanti diritti o di accedere alle misure di welfare locale (es. alcune prestazioni sociali agevolate, edilizia abitativa).

Di fronte a questo atto discriminatorio del governo 5Stelle – Lega in tante città ci sono state iniziative di protesta e vari Sindaci hanno deciso di adottare provvedimenti di natura diversa, taluni sospendendo gli effetti della norma citata (Palermo), altri confermando il diritto alla residenza dopo tre mesi di dimora abituale sul territorio grazie a una norma del Testo Unico di Immigrazione (art. 6, comma 7), la quale prevede l’accesso all’iscrizione anagrafica di italiani e stranieri a parità di condizioni (Jesi-An).

Altri ancora hanno disposto l’iscrizione dei e delle richiedenti asilo nello schedario della popolazione temporanea (Napoli). In questi casi, al di là dell’effettiva efficacia delle strade intraprese, riconosciamo una volontà politica di contrastare gli effetti più meschini della legge, in attesa speranzosi che la Corte Costituzionale ne dichiari l’illegittimità.

A Trento, invece, la giunta Andreatta, dopo un’iniziale presa di posizione di critica della legge Salvini, concretamente non ci risulta abbia ancora fatto nulla. È per questo che in occasione della mobilitazione del 1° marzo per il diritto alla residenza, promossa dall’assemblea nazionale di #indivisibili, scegliamo come in altre città italiane di essere davanti all’ufficio Anagrafe di piazza Fiera.

Chiediamo al Comune di Trento di adottare il prima possibile i provvedimenti più utili – e seri – volti a neutralizzare gli effetti della norma in questione.

Al tempo stesso chiediamo di rispettare anche il diritto di iscrizione all’anagrafe per tutte quelle persone – italiane o straniere – che dimorano abitualmente nel comune di Trento. Non è più accettabile che siano presenti a livello comunale regolamenti restrittivi per limitare l’accesso alla residenza. L’estensione del diritto alla residenza è un primo importantissimo passo per abbattere davvero i muri dell’indifferenza e della discriminazione sociale che dividono la cittadinanza trentina. Una rivendicazione che unisce cittadine e cittadini di origine italiana e non, alleati e non avversari, come da sempre sosteniamo.

Come abbiamo ribadito il 16 gennaio, dare un segnale in questa direzione significa anche rispondere alla giunta Fugatti e alla demagogica e scellerata decisione di tagliare il sistema di accoglienza e i servizi per l’inclusione sociale.

Chi non è disposto a rinunciare ai diritti, all’umanità, ai principi di solidarietà, alla giustizia sociale, si alzi in piedi e contrasti con ogni forma di lotta democratica e pratica solidale la legge Salvini e le politiche discriminatorie di questa giunta.

Ci vogliono divisi, ci avranno #indivisibili!

 

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Assemblea antirazzista Trento

 

 

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