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ASSEGNO UNICO E REI: UIL TRENTINO, DA PAT STANZIAMENTI EFFETTIVAMENTE NECESSARI

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06.00 - sabato 2 settembre 2017

(Fonte: Uil Trentino) –  Assegno Unico e Rei, la Giunta si esprima sugli stanziamenti effettivamente necessari. Per la Uil va inoltre  rivisitato il meccanismo Icef  e venga indicizzato all’inflazione.

Anche noi, come Uil del Trentino, non possiamo che dirci soddisfatti per un imprescindibile strumento di contrasto alla povertà (Rei o Reis che sia) e siamo d’accordo con chi dice che il tutto dovrà armonizzarsi nel migliore dei modi con il nostro nascente Assegno Unico (in cui confluirà anche il reddito di garanzia).

Restano però, proprio su questo fronte, alcune perplessità. In particolare, dal momento che, appunto, siamo di fronte a un miglioramento qualitativo della formula con tutti i costi del caso (innalzamento età per concessione assegno figli unici, aumento soglia Icef per reddito minimo, ecc.), non abbiamo ancora certezze sul finanziamento del novello istituto.

Se alcuni milioni si ricaveranno dalla confluenza delle provvidenze statali nel modello trentino, resta da capire come si potrà arrivare a una completa copertura, a meno che non si modifichi l’attuale addizionale regionale Irpef, provvedimento annunciato, ma mai deliberato dalla giunta provinciale.

Su tale questione la Uil del Trentino si è espressa più volte, sia in fase di discussione dell’assestamento di bilancio 2016 che del Dpef 2017-2019, senza ottenere alcuna reazione.

Ci auguriamo che, finalmente, dopo l’odierna comunicazione in tal senso del Vicepresidente Olivi, almeno alla presentazione della manovra economica finanziaria 2018, l’iniqua addizionale regionale venga effettivamente stralciata, allo scopo di ottenere quelle risorse necessarie per il nuovo strumento di welfare in salsa trentina.

Un ultima osservazione in merito alla strumentazione Icef: il meccanismo alla base della misurazione del reddito disponibile delle famiglie trentine per l’accesso al welfare necessita di un “tagliando” e di un adeguamento all’attuale situazione socio-economica prevedendo un’opportuna indicizzazione dei valori all’inflazione – oggi mancante – nonché una rivisitazione semplificata delle deduzioni e delle detrazioni previste dal meccanismo, spesso in contrasto fra loro a causa delle tante, troppe, delibere susseguitesi negli anni, che per certi versi possono addirittura creare situazioni contraddittorie di iniquità.

 

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