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ASAT – FEDERALBERGHI * TURISMO: BATTAIOLA, « INVIATA UNA PETIZIONE AL GOVERNO PER SALVARE IMPRESE E LAVORATORI, DA QUESTA MATTINA SOTTOSCRITTA DA 19.000 FIRMATARI »

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11.15 - giovedì 28 gennaio 2021

Federalberghi, riunitasi in assemblea straordinaria lo scorso 26 gennaio, ha approvato una petizione per rappresentare la situazione di grave difficoltà in cui si trovano le imprese alberghiere e per sollecitare il Governo ad adottare adeguati provvedimenti a sostegno delle aziende e dei lavoratori del turismo. «L’Asat – spiega il presidente Giovanni Battaiola – ha partecipato attivamente alla definizione dei contenuti della petizione e, soprattutto, alla organizzazione di questa iniziativa di rilievo politico e sindacale. Quasi tutte le richieste contenute nella petizione sono state oggetto di valutazione e discussione anche tra i nostri associati, negli incontri assembleari e sui media, nei nostri organi direttivi e nel confronto con le istituzioni legislative e di governo provinciali».

Battaiola ricorda come la crisi pandemica abbia fortemente messo in crisi il settore turistico, con una forte perdita media di fatturato delle imprese alberghiere, che colpito in maniera più evidente le strutture ricettive collocate nelle zone lacustri del Trentino (Garda Trentino, Levico, Caldonazzo) e nei centri di Trento e Rovereto. Il che è direttamente correlato ad un crollo di presenze ed arrivi sul territorio trentino durante il passato 2020.

Non va scordato che il turismo è un motore indispensabile per l’economia italiana e trentina e che contribuisce in maniera significativa alla produzione di reddito e posti di lavoro. Dal punto di vista turistico anche il 2021 non è per niente iniziato, con il reale rischio che la stagione invernale «salti» completamente: i flussi internazionali sono bloccati, vige il divieto di spostarsi da una Regione all’altra e sono ancora attive limitazioni ad attività e i servizi che caratterizzano i viaggi ed in generale il turismo (ne è un esempio la chiusura degli impianti sciistici). Tant’è che gli alberghi, pur non avendo obbligo di chiusura, sono per la stragrande maggioranza chiusi poiché vuoti. «In assenza di adeguati aiuti – dichiara Battaiola – molte delle nostre imprese non saranno in grado di riaprire neppure quando ci saranno le condizioni per farlo».
Il testo della petizione «Salviamo le imprese e i lavoratori del turismo, prima che sia troppo tardi» esprime in modo articolato puntuale e con forza richieste e proposte che tutto il sistema associativo ha contribuito a elaborare.

Ecco gli interventi principali richiesti dagli albergatori, ed inseriti all’interno del testo della petizione:

– liquidazione di ristori efficaci e adeguati, con erogazioni mensili che accompagnino le imprese turistico ricettive sino alla fine della crisi e un’erogazione iniziale che corregga le sperequazioni che si sono verificate a causa del meccanismo utilizzato nel 2020;

– proroga sino al 31 dicembre 2022 dei termini di pagamento delle rate relative a prestiti, mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale;

–  elevazione sino a 20 anni della durata dei finanziamenti «garantiti» dallo Stato ai sensi del decreto liquidità;

– esonero dal pagamento della seconda rata Imu per l’anno 2021, da riconoscersi anche nel caso in cui ci sia coincidenza sostanziale tra il soggetto passivo dell’imposta e il soggetto gestore dell’impresa;

– proroga del credito d’imposta sui canoni di locazione sino al 31 dicembre 2021 ed elevazione della misura all’80%;

– cancellazione della Tari e del canone Rai per gli anni 2020 e 2021 e, per il futuro, commisurazione della tariffa all’effettiva produzione dei rifiuti;

– proroga dell’esonero dal pagamento dei contributi per l’assunzione del personale stagionale, affinché possa essere applicata alle assunzioni che avverranno nel corso del 2021;

– revisione delle modalità di esonero contributivo in favore delle imprese che richiamano in servizio i dipendenti che si trovano in cassa integrazione, al fine di riconoscere il beneficio anche nel caso in cui il rientro in servizio riguardi solo una parte del personale;

– rinvio sino a fine 2021 delle scadenze per il pagamento di imposte;

– introduzione di un credito d’imposta del 110% per la riqualificazione delle strutture turistico ricettive;

– riduzione al 5% dell’aliquota IVA sulle prestazioni alberghiere, così come è stato fatto in altri Paesi europei;

– proroga della cassa integrazione per gli assunti a tempo indeterminato;

– istituzione di misure di soccorso efficaci e rapide per i lavoratori stagionali del turismo, che, a seguito della mancata ripresa della stagione invernale, si ritrovano privi di reddito, indennità di disoccupazione e copertura previdenziale e vengono per tal via costretti ad abbandonare il settore, che si ritroverà ancora più fragile nel momento della tanto attesa ripresa economica;

– aggiornamento del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia, al fine di elevare la misura degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità.

«Nelle ultime settimane – termina Battaiola – è emersa la necessità di rafforzare quanto la nostra Associazione, le altre associazioni consorelle e Federalberghi avevano finora proposto e soprattutto sollecitato a favore del settore. Si è così ritenuto di dar luogo alla stesura di questa petizione e di sostenerla e darle forza attraverso la sua sottoscrizione online da parte di noi imprenditori e di tutte le persone che ne condividono contenuto e preoccupazioni».

Nella prima mattinata di oggi la petizione (al link: ) era stata sottoscritta da 19.000 firmatari.

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