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APT TERME COMANO DOLOMITI BRENTA * LEGGE PAT – RIFORMA SETTORE TURISTICO: « CHIEDIAMO IL MANTENIMENTO DI UN PRESIDIO LOCALE DOTATO DI ADEGUATA STRUTTURA OPERATIVA, OLTRE AD UNA GIUSTA VALORIZZAZIONE »

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12.18 - giovedì 30 luglio 2020

A pochi giorni dall’avvio della discussione in aula del disegno di legge che disciplina la promozione territoriale ed il marketing turistico del Trentino, il Consiglio di Amministrazione dell’APT Terme di Comano Dolomiti di Brenta, da poco insediato, ha formalizzato in un documento la sua posizione.

Esprime innanzitutto un sostanziale accordo sulla necessità di aggiornare la norma relativa ad uno dei principali comparti economici del Trentino, visti i profondi cambiamenti che hanno caratterizzato in questi ultimi anni, anche il mondo del turismo.

Vista l’attenzione che, nella relazione illustrativa alla legge, si pone nei confronti del territorio anche in merito al ruolo dell’APT come “rete delle reti, sviluppatrice delle località e luogo di aggregazione delle istanze turistiche del territorio” sia nei confronti dell’ospite ma anche del residente, l’APT Terme di Comano chiede alla politica un occhio di riguardo alla salvaguardia di questo rapporto stretto con il territorio, pur nel contesto dell’aggregazione con la realtà del Garda.

Aggregazione che viene vista come un’opportunità di crescita, in un’ottica di complementarietà, certi di poter portare nella nuova realtà motivazioni e esperienze diverse e integrative rispetto a quelle già presenti nell’ambito del Garda Trentino e in grado quindi di aumentarne il valore. L’auspicio è quello di veder riconosciute e valorizzate le proprie peculiarità dentro una visione strategica di ambito, ma  con una gestione localizzata, più vicina al territorio ed ai suoi operatori. Il riferimento è alle Terme di Comano, alla proposta slow legata ai borghi e al paesaggio rurale, ai riconoscimenti Unesco della Riserva di Biosfera, delle palafitte di Fiavè, del Geopark Adamello Brenta, delle Dolomiti di Brenta, ma anche al patrimonio outdoor che esprime un naturale ampliamento dell’offerta del Garda.

Proprio nell’ottica di valori da portare nel nuovo contesto come valore aggiunto, il CdA ha espresso la sua contrarietà alla richiesta di San Lorenzo Dorsino di essere spostato nell’ambito della Paganella. Così come si oppone con forza al previsto riposizionamento della val Algone nell’ambito della Rendena. La val Algone è parte integrante di Comano, non solo dal punto di vista turistico ma anche storico-identitario e deve pertanto rimanere aggregata al suo territorio.

Il Consiglio rivendica infine una garanzia di adeguata rappresentanza negli organi amministrativi della nuova APT e nell’agenzia territoriale; chiede il mantenimento di un presidio locale dotato di adeguata struttura operativa ed una giusta valorizzazione, nel nuovo ambito ampliato, di competenze e professionalità delle persone che hanno fin qui svolto il loro lavoro con  passione ed entusiasmo.  Fondamentale sarà anche la possibilità di vedersi assegnato un budget dedicato, per il quale si chiede alla Provincia di impegnarsi a mantenere almeno il livello di finanziamento finora garantito all’APT.

 

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