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APT MADONNA DI CAMPIGLIO-PINZOLO * CICLISMO: « ARRIVA IL GIRO D’ITALIA, IL 27 MAGGIO 2020 ARRIVO DI TAPPA DA BASSANO DEL GRAPPA – 28/5 PARTENZA DELLA PINZOLO-LAGHI DI CANCANO »

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19.56 - giovedì 24 ottobre 2019

Madonna di Campiglio-Pinzolo: è ufficiale, arriva il Giro d’Italia.

È appena passato un lustro, da quando Madonna di Campiglio e Pinzolo si sono colorate di rosa, che il Giro d’Italia è già pronto a ritornare in Val Rendena, ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Lo farà il 27 maggio 2020 con l’arrivo di tappa Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio e il giorno seguente, il 28 maggio, con la partenza della tappa Pinzolo-Laghi di Cancano. L’annuncio ufficiale, dopo i rumors e le anticipazioni dei giorni scorsi, è stato dato oggi pomeriggio presso gli studi Rai di Milano nella consueta presentazione annuale dell’attesissimo evento sportivo. La 103esima edizione della Corsa Rosa avrà 21 tappe con prologo in Ungheria, il Paese che ospiterà le prime tre frazioni e il via della prossima “Corsa Rosa”, il 9 maggio 2020, da Budapest. A Campiglio, nel segno di Marco Pantani, arriverà la 17esima tappa.

Ancora freschi i ricordi della tappa del 2015 Marostica-Campiglio – che portò a tagliare per primo il traguardo lo spagnolo Mikel Landa, davanti al russo Yury Trofimov e alla maglia rosa Alberto Contador che quell’anno farà suo il Giro – per il 2020 si preannuncia una novità. L’arrivo di tappa a Madonna di Campiglio sarà collocato nella centralissima piazza Sissi dove, nel 1999, senza rivali, arrivò l’indimenticato Marco Pantani. Il prossimo maggio, ventuno anni saranno passati dalla vicenda che segnerà per sempre “il Pirata” e la storia del ciclismo. Diversamente è stato cinque anni fa, con il traguardo fissato un po’ più in alto, sulla terrazza panoramica vista Dolomiti di Patascoss.

Il ritorno della corsa-mito nel Trentino occidentale profuma di storia. Nel 1999, come già ricordato, Pantani arrivò vittorioso a Campiglio proveniente da Predazzo. Più recentemente, nel 2015, si partiva da Marostica e ai piedi del Brenta il più veloce a presentarsi fu lo spagnolo Mikel Landa. Il martedì, dopo un giorno di riposo, la carovana ripartì da Pinzolo. Ma altre due tappe saltano fuori dagli annali del ciclismo: nel 1977, la 18ª tappa del Giro, Cortina d’Ampezzo-Pinzolo, portò sul gradino più alto del podio Gianbattista Baronchelli. E come dimenticare quella del 1985, con partenza da Milano, quando superato il confine del Trentino tutto il tifo era per Francesco Moser, ma a tagliare per primo il traguardo fu Giuseppe Saronni.

“L’arrivo di tappa del Giro d’Italia – commenta il presidente dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tullio Serafini, che ha partecipato alla presentazione di Milano insieme al sindaco di Pinzolo Michele Cereghini – è una vetrina molto importante, capace di toccare il cuore di un vasto pubblico e di grande valenza mediatica, per presentare l’ambito turistico alla vigilia dell’estate, la stagione turistica che ci stiamo impegnando a far crescere. Insieme a Trentino Marketing metteremo in campo una serie di azioni promozionali di avvicinamento all’evento e al più presto Azienda per il Turismo si attiverà con gli operatori turistici locali. L’obiettivo è di lavorare insieme affinché, all’arrivo di tappa, la località si presenti al meglio della forma, vivace e accogliente”.

E sarà, quello del 2020, un Giro d’Italia particolarmente green, come ha spiegato il direttore della Corsa Rosa Mauro Vegni. Ad ogni tappa sarà garantito il 95% di riciclo dei rifiuti prodotti ibri parallelamente alla corsa-mito ci correrà il Giro d’Italia in e-bike, l’evento di maggiore rilevanza al mondo dedicato alle biciclette con pedalata assistita. Attività, queste, che si sposano bene anche con il percorso intrapreso da Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena verso un turismo sempre più sostenibile.

“Sono particolarmente soddisfatto di questo ulteriore obiettivo centrato dal nostro territorio ad appena cinque anni dalla scorsa esperienza. Il Giro – dichiara il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini alla fine della presentazione ufficiale – porterà con sé l’emozione della competizione e l’entusiasmo delle grandi manifestazioni. Credo sia azzeccato per Pinzolo e Madonna di Campiglio per tante altre ragioni: oltre al richiamo turistico e ai risvolti mediatici, evoca i sani valori dello sport e il rispetto dell’ambiente che identificano sempre più le nostre località di montagna”.

E sarà, quello del 2020, un Giro d’Italia particolarmente green, come ha spiegato il direttore della Corsa Rosa Mauro Vegni. Ad ogni tappa sarà garantito il 95% di riciclo dei rifiuti prodotti ibri parallelamente alla corsa-mito ci correrà il Giro d’Italia in e-bike, l’evento di maggiore rilevanza al mondo dedicato alle biciclette con pedalata assistita. Attività, queste, che si sposano bene anche con il percorso intrapreso da Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena verso un turismo sempre più sostenibile.

“Sono particolarmente soddisfatto di questo ulteriore obiettivo centrato dal nostro territorio ad appena cinque anni dalla scorsa esperienza. Il Giro – dichiara il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini alla fine della presentazione ufficiale – porterà con sé l’emozione della competizione e l’entusiasmo delle grandi manifestazioni. Credo sia azzeccato per Pinzolo e Madonna di Campiglio per tante altre ragioni: oltre al richiamo turistico e ai risvolti mediatici, evoca i sani valori dello sport e il rispetto dell’ambiente che identificano sempre più le nostre località di montagna”.

Anche per il sindaco di Tre Ville, Matteo Leonardi, “la soddisfazione di ospitare un evento di prim’ordine come la Corsa Rosa è grande. Avremo la possibilità – afferma il primo cittadino – di mostrare agli appassionati di sport e ciclismo le straordinarie bellezze naturali del nostro territorio e le numerose possibilità di praticare attività outdoor che offre”.

Appuntamento, dunque, il 27 e 28 maggio 2020, per applaudire e sostenere i grandi del ciclismo nella grande salita alpina verso Madonna di Campiglio e salutarli il giorno dopo nella partenza da Pinzolo.

Cover: Il “trofeo senza fine” del Giro d’Italia a Pinzolo nel 2015, P. Bisti.

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