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APT GARDA DOLOMITI (TN) * “RS PULSE 63“: « PRESENTATO IL NUOVO GOMMONE ELETTRICO, COERENTE CON LE PRATICHE AMBIENTALI SOSTENIBILI »

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07.07 - sabato 11 febbraio 2023

Con RS Pulse 63 il Garda Trentino diventa ancora più green. Presentato il nuovo gommone che conferma l’impegno della destinazione verso pratiche ambientali sostenibili e dà seguito al cammino intrapreso dall’APT nel 2019 con il lancio delle prime boe elettriche RS Pulse 63.
Le iniziative “green-oriented” e l’approccio sostenibile fanno sempre più parte della strategia di azione di molte realtà turistiche che vigilano sulla salvaguardia del proprio territorio. Anche Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A., che ha abbracciato da tempo una filosofia più sensibile all’ambiente per il benessere generale della destinazione, quest’oggi, venerdì 10 febbraio presso il Circolo Surf di Torbole ha presentato in collaborazione con RS Electric Boats e Negrinautica s.r.l. il progetto RS Pulse 63, un gommone elettrico altamente performante e coerente all’adozione di pratiche ambientali sostenibili.

Alla presentazione odierna hanno preso parte, tra gli altri: il Sindaco del Comune di Nago-Torbole Gianni Morandi, l’Assessore al turismo del Comune di Arco Dario Ioppi, l’Assessore allo sport ed eventi del Comune di Riva del Garda Lorenzo Pozzer, il Presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Claudio Mimiola, il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti, il titolare di Negrinautica Pietro Negri, l’Amministratore Delegato di RS Marine Group Alex Newton-Southon, l’Amministratore Delegato di Dock Power S.r.l. Davide Lorenzi, il Presidente del Consorzio Garda Trentino Vela Carlo Pompili e i rappresentanti dei circoli velici del Garda Trentino affiliati FIV.

“L’iniziativa intrapresa poco prima della pandemia delle boe elettriche con gps sta dando grandi soddisfazioni al consorzio e ai circoli velici del Garda e ha dato una svolta decisiva al mondo delle regate. Su questa linea oggi presentiamo una novità che auspichiamo avvenga anche qui nel Garda Trentino: l’APT e le amministrazioni comunali sono in linea con la mobilità alternativa, sia via terra che in acqua, perché crediamo che debba esserci una mobilità migliore data la grande affluenza di gente sul nostro territorio” – ha commentato il Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti.

Oltre a rappresentare il prosieguo naturale del cammino intrapreso dall’APT nel 2019 con l’adozione delle prime boe elettriche, RS Pulse 63 è il risultato di un importante studio che ha dato vita a un’imbarcazione con autonomia, velocità e manovrabilità perfette per sostituire l’attuale parco di gommoni a combustione interna.

La trasmissione elettrica del motore garantisce accelerazione istantanea, sensibilità di controllo e performance idrodinamica sull’acqua. Inoltre, la sua semplicità genera bassa rumorosità, vibrazioni ridotte, peso contenuto e minima manutenzione. Il gommone dispone di sei posti e può essere adibito sia ad uso privato che turistico. La produzione di serie partirà da giugno 2023.

“RS Pulse 63 è stato sviluppato da un ‘foglio bianco’ perché non esisteva nulla del genere sul mercato prima di questo. Il gommone arriva a sei metri e trenta di lunghezza e presenta un motore con potenza di 45 kW. Dagli anni Ottanta nelle acque del Garda Trentino è vietata la navigazione a motore e la mobilità elettrica è sicuramente una direzione da intraprendere: il mondo delle regate stesso si sta muovendo in questo senso” – ha aggiunto Pietro Negri di Negrinautica.

Oltre agli aspetti tecnici e funzionali del gommone, durante l’incontro è stato presentato anche il progetto di un impianto che utilizza il moto ondoso del lago per la produzione di energia elettrica da parte di Dock Power S.r.l. di Riva del Garda. Si tratta di un pontile (fisso o galleggiante) che può essere installato a protezione di porti, baie o litorali – un prototipo è già installato presso il Circolo Vela Torbole – al fine di creare zone di ormeggio per imbarcazioni e dissipare l’intensità dell’onda. Questa caratteristica, oltre a ridurre notevolmente le sollecitazioni meccaniche sull’infrastruttura e di conseguenza sugli elementi di ancoraggio, consente il ricambio dell’acqua all’interno delle zone di ormeggio per evitare l’alterazione dell’ecosistema lacuale.

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