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LANCIO D'AGENZIA

ANGELUS PAPA FRANCESCO 13/8: LA FEDE NON È FORTE SE SI CONSULTANO GLI OROSCOPI

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13.38 - domenica 13 agosto 2017
(Fonte: Ufficio stampa Sala stampa Vaticano) – (Estratto lettura dell’Angelus di Papa Francesco, oggi in Piazza san Pietro in Vaticano) –

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi la pagina del Vangelo (Mt 14,22-33) descrive l’episodio di Gesù che, dopo aver pregato tutta la notte sulla riva del lago di Galilea, si dirige verso la barca dei suoi discepoli, camminando sulle acque. La barca si trova in mezzo al lago, bloccata da un forte vento contrario. Quando vedono Gesù venire camminando sulle acque, i discepoli lo scambiano per un fantasma e si impauriscono. Ma Lui li rassicura: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!» (v. 27). Pietro, col suo tipico impeto, gli dice: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque»; e Gesù lo chiama «Vieni!» (vv. 28-29). Pietro scende dalla barca e si mette a camminare sull’acqua verso Gesù; ma a causa del vento si agita e comincia ad affondare. Allora grida: «Signore, salvami!», e Gesù gli tende la mano e lo afferra (vv. 30-31).

Questo racconto del Vangelo contiene un ricco simbolismo e ci fa riflettere sulla nostra fede, sia come singoli, sia come comunità ecclesiale, anche la nostra fede di tutti noi che siamo qui, oggi, in Piazza. La comunità, questa comunità ecclesiale, ha fede? Come è la fede in ognuno di noi e la fede della nostra comunità? La barca è la vita di ognuno di noi ma è anche la vita della Chiesa; il vento contrario rappresenta le difficoltà e le prove.

A Pietro, in quel momento, non è bastata la parola sicura di Gesù, che era come la corda tesa a cui aggrapparsi per affrontare le acque ostili e turbolente. È quanto può capitare anche a noi. Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore, per avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo. Ciò vuol dire che la fede non è tanto forte. Il Vangelo di oggi ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita. La fede ci dà la sicurezza di una Presenza la presenza di Gesù che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio.

Questa è la garanzia: la fede in Gesù e nella sua parola. Su questa barca siamo al sicuro, nonostante le nostre miserie e debolezze, soprattutto quando ci mettiamo in ginocchio e adoriamo il Signore, come i discepoli che, alla fine, «si prostrarono davanti a lui, dicendo: “Davvero tu sei il Figlio di Dio!”» (v. 33). Che bello dire a Gesù questa parola: “Davvero tu sei il Figlio di Dio!”. La diciamo insieme, tutti? “Davvero tu sei il Figlio di Dio!”.

 

 

 

 

 

 

 

Foto: immagine da trasmissione web YouTube Ctv, Centro televisivo vaticano

 

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