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ANFFAS – TRENTINO * ELEZIONI PROVINCIALI 2018: ” CHIEDIAMO DI ESSERE COINVOLTI NELL’IDEAZIONE DI SOLUZIONI CHE CI CONSENTANO DI GUARDARE CON PIÙ SERENITÀ AL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI “

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09.33 - giovedì 27 settembre 2018

Noi ci siamo. Un welfare plurale per generare capitale sociale. Manifesto di Anffas Trentino Onlus per le Elezioni provinciali 2018.

1. SERVIZI SUL TERRITORIO: QUALITÀ – INNOVAZIONE – ACCESSIBILITÀ
Oggi sono assicurati sul territorio servizi di qualità elevata. Vi è, però, la necessità di diffondere maggiormente tale qualità, attraverso una più equa distribuzione territoriale degli interventi, affinché tutti coloro che ne hanno bisogno godano di analoghe opportunità in tutto il Trentino. Progettare un sistema di “pari opportunità” di accesso ai diversi servizi comporta il rafforzamento dell’esistente e l’implementazione di innovazioni di processo e di servizio.

2. PIÙ LAVORO PER PROMUOVERE LA DIGNITÀ DI OGNI PERSONA
Gli ultimi anni, segnati dalla grande crisi, non hanno aiutato lo sviluppo di opportunità lavorative per le persone con disabilità. È tempo di operare un salto di qualità nelle azioni finalizzate all’inserimento lavorativo di queste persone. A un sistema efficace di incentivi e di agevolazioni per chi assume, va affiancata una forma stabile di partnership tra Enti pubblici, Terzo settore, Associazioni di categoria e Organizzazioni sindacali, finalizzata a creare le condizioni che garantiscano una maggior corrispondenza tra le posizioni lavorative offerte e le capacità e competenze delle persone con disabilità.

3. DAL “DURANTE NOI” AL “DOPO DI NOI”
Abbiamo strumenti legislativi nuovi, anche a livello provinciale, per affrontare il momento in cui la persona con disabilità non può più contare sul supporto dei propri familiari. La L.P. n. 8/2018 attende la regolamentazione attuativa, che auspichiamo possa essere una priorità della prossima Giunta provinciale.

Chiediamo di essere coinvolti, insieme con altre realtà del Terzo settore, nell’ideazione e realizzazione di servizi e soluzioni che ci consentano di guardare con più serenità al futuro dei nostri figli e dei nostri familiari, assicurando loro di poter proseguire i propri percorsi di vita in contesti che ne promuovano la piena integrazione sociale, comunitaria, lavorativa.

4. SUPERARE LE CRITICITÀ DEL SISTEMA DI ACCREDITAMENTO
La nuova disciplina dell’accreditamento in ambito socio-assistenziale ci sembra guidata dall’intenzione di accreditare tutti, contraddicendo in tal modo la logica stessa che dovrebbe guidarlo. Nello specifico, poi, ci preoccupano due incongruenze, sulle quali chiediamo l’introduzione dei necessari correttivi:

− la previsione di un tetto del 90% di finanziamento pubblico per una serie di servizi – esito di co-progettazione pubblico-privato o ritenuti comunque meritevoli di contributo da parte dell’ente pubblico – lascia sulle nostre spalle il reperimento di un 10%, che spesso corrisponde a cifre ragguardevoli, che molto difficilmente riusciremmo a procurarci;

− il principio della rotazione, nell’individuazione del soggetto gestore cui inviare l’utente, mette a rischio la stabilità dei riferimenti, la quale è un valore da salvaguardare nei servizi alla persona, ove si crei una relazione positiva fra chi fornisce e chi riceve il servizio.

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