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ANDREA DE BERTOLDI * PROGETTO TRENTINO E LA RIFORMA PADOAN DEL CREDITO COOPERATIVO: ” OCCORRE ELIMINARE LA POSSIBILITÀ DI REVOCARE LA CLAUSOLA SULLA CAPITALIZZAZIONE MINIMA IN CASO DI DIFFICOLTÀ FINANZIARIE “

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15.41 - mercoledì 17 ottobre 2018

Fratelli d’Italia interviene sul tema della riforma Padoan del Credito Cooperativo per chiarire la propria posizione, che è peraltro critica al pari di quella della Svp e della Lega, e per confutare affermazioni inesatte espresse forse per superficialità e non conoscenza della materia da parte della lista civica Progetto Trentino, che non essendo presente in parlamento avrà forse frainteso la realtà!

Intanto si chiarisce che l’unica modifica sostanziale apportata alla Riforma Padoan, cioè la capitalizzazione minima al 60 per cento detenuta dalla Casse Rurali nella Holding, è stata introdotta nel Milleproroghe a seguito della richiesta presentata direttamente al Ministro Tria in audizione dal segretario della Commissione Finanze e Tesoro senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi.

È quindi opportuno rimarcare che la riforma in parola costituisce -de facto- un pericolo mortale per l’esistenza del Credito Cooperativo, quindi per il mantenimento dei principi di territorialità e mutualità insiti nella specificità delle Casse Rurali, a meno che non vengano immediatamente apportate quelle modifiche che lo stesso senatore de Bertoldi sta richiedendo da tempo; in particolare occorre eliminare la possibilità, ora concessa al Governo di revocare la clausola sulla capitalizzazione minima in caso di difficoltà finanziarie, clausola che permetterebbe a qualunque Gruppo finanziario internazionale di lanciare un’opa sulla Holding capogruppo, trasformandola così -ex abrupto- in una Banca di Credito Ordinario e ponendo quindi la parola fine all’esistenza della Casse rurali.

Tralascio di sottolineare le clausole che limitano enormemente l’autonomia gestionale delle singole Casse, ormai sottoposte ad un rigido controllo della Holding, cioè di una Spa!

Ben venga infine la trentinità di una capogruppo, cioè Cassa centrale Banca spa, ma purchè ciò non infici il carettere di specificità, autonomia e mutualità del Credito Cooperativo; peccato che la riforma tanto cara a Progetto Trentino non dia assolutamente garanzie in tal senso.

 

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Sen Andrea de Bertoldi

FdI

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