Concessioni idroelettriche – Ambrosi (Fratelli d’Italia): “Sentenza Corte dei Conti non cancella perplessità sulla consulenza da 168mila euro rivelatasi poco o per niente utile”.
La sentenza della Corte dei Conti che giustifica l’onerosa consulenza da 168.822 euro per pianificare la riassegnazione delle concessioni idroelettriche, come ogni sentenza, va rispettata.
Tuttavia, è perlomeno singolare che all’interno di un’organigramma da oltre 100 unità fra APAC e APRIE (Azienda Provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia) non vi siano elementi che presentino un’approfondita competenza sulla disciplina normativa legata all’idroelettrico che, come ben sappiamo, è una voce di cruciale importanza per l’economia provinciale e riguarda lo sfruttamento di una risorsa strategica di cui il Trentino è ricchissimo qual è l’acqua. La perplessità sulla consulenza è inoltre alimentata dal fatto che essa abbia portato infine a una legge pasticciata
sulle grandi derivazioni che è stata impugnata dal Governo a livello nazionale, causando un vulnus
indifferente alla nostra Autonomia e alla capacità di disporre in maniera oculata ed efficiente delle nostre risorse.
Per quanto sia stata formalmente legittima la consulenza, risulta dunque poco opportuna e comprensibile la
spesa di 168.822 euro di soldi dei trentini per un risultato che, alla riprova dei fatti, si è rivelato fallimentare.
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Cons. Alessia Ambrosi