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AMBROSI (FDI) * CORONAVIRUS: « «PERSONE CON DISABILITÀ SENSORIALE ESCLUSE DALLA 104 E “ CAREGIVERS “, NON DIMENTICHIAMOCI DI LORO NELLA CAMPAGNA VACCINALE »

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09.19 - sabato 27 marzo 2021

Ambrosi (Fratelli d’Italia): «Persone con disabilità sensoriale escluse dalla 104 e ‘caregivers’, non dimentichiamoci di loro nella campagna vaccinale»

La Consigliera Alessia Ambrosi (Fratelli d’Italia), particolarmente sensibile al tema della disabilità, ha depositato una mozione per ottenere dalla Giunta risposte certe sulle tempistiche della campagna vaccinale per persone con ‘disabilità sensoriali’ escluse dalla legge 104/1992 e ‘caregivers.’

«L’inizio delle vaccinazioni,» esordisce Ambrosi «in questi giorni presso Casa Serena, per persone ‘superfragili’ e persone con disabilità è certamente un’ottima notizia, ma non possiamo dimenticarci di chi si prende cura di loro attraverso difficoltà e sacrifici quotidiani (i cosiddetti caregivers) e di quelle persone con disabilità sensoriali (sordi, ciechi e ipovedenti gravi) senza attestato di disabilità con condizione di gravità, che si trovano in una sorta di ‘limbo’: esclusi dai benefici della legge 104 e di conseguenza dalla fase 1 della campagna vaccinale. Queste persone, affette da significative disabilità sensoriali, che per assoluta necessità devono muoversi a stretto contatto con chi li accompagna e sono da considerarsi perciò ad alto rischio di contagio, potrebbero finire in fondo alla fila, ricevendo il vaccino soltanto in fase 3 o 4, dunque a estate inoltrata.»

«Per familiari conviventi di persone con disabilità e caregivers» aggiunge la Consigliera di Fratelli d’Italia «le raccomandazioni del Ministero della Salute prevedono la vaccinazione durante la fase 1 del cronoprogramma, ma l’attuazione di queste disposizioni spetta alle regioni e, in Trentino, tempistiche, modalità di selezione e prenotazione non sono state approntate per il momento. I caregivers stanno vivendo una situazione di estrema difficoltà a causa della chiusura di molti servizi diurni dovuta alle misure per contrastare la pandemia. Il mio pensiero va, in particolare, alle famiglie monogenitoriali in cui l’assistenza della persona fragile ricade completamente su un singolo individuo. È nostro dovere riconoscere il ruolo sociale di tante donne e uomini in questa situazione, e la loro necessità di conciliare la vita privata con la cura della persona assistita.»
«Si badi bene però:» chiosa Ambrosi «il mio è un appello in favore delle persone che io amo definire “speciali” e di chi fattualmente si prende cura di loro, e non dei furbetti che provano a saltare la fila per becera convenienza personale (odiosa circostanza evidenziata da casi riportati dalla stampa nazionale proprio in questi giorni). L’individuazione dei veri caregivers è operazione delicata e complessa, ma le persone con disabilità e chi le assiste hanno il diritto di conoscere con certezza in quale fase della campagna vaccinale riceveranno il vaccino, ed è necessario che l’Azienda Sanitaria lo renda noto al più presto aggiornando il cronoprogramma.»

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