Accordo Poste ? Sempre a poste…riori – di Mauro Corazza. Egregio Direttore, apprendiamo in queste ore dell’accordo avvenuto tra Provincia di Trento e Poste Italiane in merito alla consegna di alcuni prodotti postali.
L’accordo è composto da alcuni punti tra cui il conferimento di quotidiani e posta definita “urgente” in frequenza quotidiana e per sei giorni settimanali, a fronte di un impegno economico da parte della Provincia di circa 10 milioni spalmati su tre anni.
Non mi preme sottolineare la bontà o meno del progetto in quanto per alcuni potrà sembrare un ottimo accordo in funzione del servizio alla Comunità mentre per altri potrà sembrare l’ennesimo esborso discutibile e milionario della Provincia.
Personalmente ritengo comunque che tra le due, prevalga la prima opzione. Quello che invece mi preme sottolineare, è il ritardo clamoroso di questo accordo. Molto spesso prendiamo come termine di paragone le azioni portate avanti in Alto Adige/Sudtirol in ambito economico, sociale, turistico e altrettanto spesso ci troviamo un passo indietro rispetto alle loro iniziative.
Anche in questo caso la politica altoatesina si è mossa con largo anticipo andando a firmare un accordo addirittura in aprile 2017 e frutto di una discussione iniziata ancora nel 2016.
L’accordo, che per molti aspetti è simile a quello attuato ora dalla Provincia di Trento, fu ragionato in previsione dei tagli che sarebbero avvenuti e con l’intento di scongiurare proprio questi disservizi. Questo esempio deve rappresentare l’idea di una politica lungimirante, che capisce quello che succederà tra qualche mese o anno e ragiona e lavora in funzione di ciò.
L’esempio della nostra politica, invece, rappresenta l’idea di lavorare su qualcosa che è già accaduto, di lavorare con l’idea di rincorrere qualcosa invece che anticiparlo. In base a questi accordi, in Alto Adige stanno già assumendo 25 portalettere e hanno già riaperto l’ufficio postale di Pineta di Laives.
Per questo ritengo che non ci sia motivo di sbandierare con orgoglio e successo questo accordo come invece si evince dai quotidiani, ma ci sia piuttosto da porre una riflessione sul ritardo di questo intervento.
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Mauro Corazza
Agire per il Trentino