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AGENZIA SPAZIALE ITALIANA – ASI * SPAZIO CHIAMA TERRA: INCONTRO TRA SAMANTHA CRISTOFORETTI E AMALIA ERCOLI FINZI, MARTEDÌ 10 APRILE

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17.14 - venerdì 6 aprile 2018

Due donne che hanno dedicato la loro vita alla scoperta dello spazio. Dopo i suoi 200 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), in orbita a circa 400 kilometri di distanza dal pianeta Terra, martedì 10 aprile alle 18.00 l’astronauta Esa Samantha Cristoforetti incontra il pubblico del Maxxi per ripercorrere le fasi salienti della missione.

Assieme a lei, Amalia Ercoli Finzi, una dei maggiori esperti di ingegneria aerospaziale al mondo e tra i protagonisti della missione Rosetta, la sonda spaziale a caccia di notizie nello spazio, consulente scientifico della Nasa, dell’Asi e dell’Esa, prima donna in Italia a laurearsi al Politecnico di Milano in Ingegneria aerospaziale. Introduce Giovanna Melandri, Presidente Fondazione Maxxi; modera Andrea Zanini portavoce Presidente Asi e co-curatore della mostra (Auditorium del Maxxi, ingresso gratuito fino a esaurimento posti grazie a Enel, main partner della mostra Gravity).

L’incontro si svolgerà anche in lingua Lis grazie al supporto dell’Istituto Statale per Sordi di Roma e sarà trasmesso in diretta streaming su jackarts.tv/ e su un maxi schermo nella lobby del museo.

L’incontro è realizzato in occasione della mostra Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein nata dalla inedita collaborazione tra Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo, ASI Agenzia Spaziale Italiana e INfn Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. La mostra, che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e che in 4 mesi è stata visitata da circa 90mila persone, è stata prorogata fino al 6 maggio 2018.

Prossimo e ultimo appuntamento venerdì 27 aprile con l’artista Laurent Grasso (la cui opera The Horn Perspective, ricostruzione dello scheletro del radiotelescopio di Penzias e Wilson che captò all’inizio degli anni ’60 il suono fossile del Big Bang, è esposta in mostra) e il neurobiologo britannico Semir Zeki, definito il padre della neuroestetica, l’approccio delle neuroscienze che esplora il modo in cui si attivano le aree del cervello di fronte a un’opera d’arte.

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