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ACLI – PIPINATO * NO ALLE ARMI NUCLEARI: LA DELEGAZIONE PARLAMENTARE TRENTINA SEGUA PAPA FRANCESCO E NON DONALD TRUMP

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22.10 - sabato 25 novembre 2017

La delegazione parlamentare trentina, che in larga parte e purtroppo ha votato secondo la Nato e non secondo l’Ican, si adoperi affinché l’Italia riconosca il Trattato come ha già fatto per primo Papa Francesco e non seguendo l’ostracismo di Donald Trump.

Si è svolto ieri con buona partecipazione di pubblico l’incontro dal titolo “Na alle armi nucleari” presso le Acli Trentine. All’ordine del giorno i recenti avvenimenti che hanno visto un movimento accelerato sia per le schermaglie tra Usa e Corea del Nord, ma anche significativi momenti per fermare l’avanzata delle armi nucleari.

A dare il benvenuto il presidente di Ipsia Giuliano Rizzi che ha ricordato come anche recentemente Papa Francesco abbia rimarcato la necessità di camminare su strade di pace, richiamando uno “ius pacis” per tutte le persone del mondo, in particolare per quelle costrette a fuggire dalle guerre.

Si è innestata su questo punto Flavia Frigotto che ha ricordato il suo impegno proprio a partire dall’esperienza del corridoio umanitario a Caderzone: accoglienza post guerra.

L’intervento di Mirco Elena, dell’Unione degli scienziati per il disarmo (Uspid) ha illustrato lo stato attuale degli arsenali e il drammatico sovrannumero di testate rispetto a quelle sufficienti per distruggere il pianeta da parte delle principali potenze.

Ha fatto notare come alcuni stati che possedevano l’atomica abbiano poi optato per disfarsene, segno che è possibile anche decidere una inversione di rotta. Tutti e 5 i membri del consiglio di sicurezza dell’Onu posseggono le atomiche.

Piergiorgio Cattani di Unimondo ha ripreso il fatto che in Italia sono dislocate 50 testate nucleari della Nato e ha sottolineato il grande evento del 7 luglio di quest’anno, giorno che rimarrà nei libri di storia come la data in cui il mondo ha messo fuori legge le armi nucleari.

Eppure nel momento in cui il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari è stato approvato dall’Assemblea generale dell’Onu con 122 favorevoli, un astenuto (Singapore) e un solo voto contrario, tutte le potenze dotate di armamenti nucleari abbiano disertato la conferenza, comprese le nazioni della Nato tra cui l’Italia.

 

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Fabio Pipinato del Cta (Acli) ha riassunto i 4 eventi che hanno segnato il 2017:

il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari,

il Nobel per la pace a Ican (campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari),

il Simposio internazionale sulle armi nucleari promosso da Papa Francesco ed infine l’incredibile situazione statunitense per cui il Congresso sta cercando di limitare la possibilità di decisione in tema di guerra al presidente Trump e il capo delle forze armate ha affermato che rifiuterebbe di eseguire un eventuale ordine di attacco dato dal suo presidente se illegittimo.

Infine Massimiliano Pilati, del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani che da “non credente” e diffidente verso i militari si trova a confidare nel Papa e nei Generali. Egli ha ricordato la presenza a Trento di un giardino dedicato ad Alexander Langer, dove c’è un albero di caco da un grandissimo valore simbolico: si tratta di una talea di un caco giapponese di Nagasaki, una delle piante sopravvissute all’esplosione atomica.

A partire da questo simbolo cittadino, ha sollecitato la cittadinanza di Trento a fare pressione sul Comune che a sua volta faccia sentire la sua voce nelle istituzioni sovraordinate per spingere l’Italia a prendere una posizione di ripudio della guerra atomica.

L’incontro è terminato con l’intervento di un pubblico attento, a testimonianza della presenza di molti attivisti e persone sensibili alla tematica nella società civile, e con la raccolta firme della Campagna “Italia Ripensaci” promossa da Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo.

La delegazione parlamentare trentina che in larga parte e purtroppo ha votato secondo la Nato e non secondo l’Ican si adoperi affinché l’Italia riconosca il Trattato come ha già fatto e per primo Papa Francesco e come non vuole assolutamente fare Donald Trump.

L’incontro è stato organizzato da Ipsia del Trentino, Acli Trentine, Cta, Fondazione Fontana, Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Unimondo, Uspid sul tema delle Armi nucleari e del no della società civile all’atomica presso la sede delle Acli di Trento.

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