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118 PAT: DEGASPERI, A QUANDO L’ACQUISTO DELLE DUE AUTOSANITARIE?

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09.47 - giovedì 11 maggio 2017

(Fonte: Filippo Degasperi) – E’ comprensibile che a seguito di un evento come quello dell’incidente occorso all’Agusta AW139 sfuggano affermazioni dettate dalla concitazione del momento ma che nei momenti successivi meritano adeguato approfondimento, soprattutto per non ingenerare nei cittadini false aspettative.

Il dg del’Apss sulla prima pagina del quotidiano Trentino di martedì 7 marzo 2017 è intervenuto perentorio affermando: “Automediche per tamponare le emergenze”. All’interno del giornale seguono le spiegazioni delle modalità con cui intende dare seguito al proclama.

1. “la prima cosa che abbiamo fatto è stato spostare l’automedica all’eliporto di mattarello: oggi il mezzo si muove solo su Trento, in questa fase di emergenza avrà invece un raggio d’azione territoriale più ampio … L’automedica funzionerà dunque come mezzo di soccorso H24”.

2. “Nell’immediato l’Azienda sanitaria punta al soccorso su strada: oltre alla missione più ampia dell’attuale automedica posizionata all’eliporto, ci sarà un mezzo stradale in più a disposizione, un’altra automedica che verrà rapidamente attrezzata per supportare i soccorsi nelle prossime settimane”.

Confrontando le affermazioni con la realtà (vedi per esempio la risposta all’interrogazione n. 3978/XV) il dubbio che sorge è se il dg dell’APSS abbia o meno cognizione di ciò di cui sta parlando.
Allo scrivente risulta che oggi le automediche o autosanitarie a disposizione sono 5 (cinque) per tutto il territorio provinciale:

 

1) 2 VW Passat (2012) 1 a Trento e 1 a Pozza di Fassa;

2) 1 VW Sharan (2002…) in Primiero;

3) 2 Fiat Doblò dei quali 1 a Rovereto in sostituzione della Suzuki Gran Vitara ormai dismessa e 1 a Trento inutilizzato in considerazione delle condizioni. Si consideri che i 2 Fiat Doblò sono stati acquistati rispettivamente nel 2004 e nel 2006.

 

Oltre ai dati, per valutare la fondatezza delle affermazioni del dg si deve tener conto che già oggi l’automedica della postazione di Trento la sera veniva trasferita all’eliporto di Mattarello. Quindi nessun servizio aggiuntivo. Al contrario si dovrebbe rilevare che l’automedica mancherà alla Centrale del 118 (e ai suoi medici) non più solo in orario notturno ma anche durante il giorno.

Quindi una carenza H24. Quanto all’affermazione secondo cui sarà l’automedica di Mattarello a garantire le emergenze grazie al suo “raggio d’azione territoriale più ampio” non si comprende se il dg fosse o meno a conoscenza che già prima la stessa (quando non era collocata a Mattarello) operava con il medico che oggi non si capisce con cosa si potrà muovere.

Ancora più sorprendenti sono le affermazioni relative al prossimo allestimento di un’altra automedica. Raccontare ai trentini che “l’Azienda sanitaria punta sul soccorso su strada” quando dal 2012 non si acquistano né automediche né ambulanze (eccetto 1 per usi speciali) richiederebbe al dg per lo meno la bontà di tacere. Visti i tempi tecnici e procedurali non si capisce poi in che modo si pensi di attrezzare rapidamente un’altra automedica. A meno che non si intenda riportare in servizio attivo l’altro dei due gloriosi (e a questo punto insosituibili) Fiat Doblò.

 

 

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

– come potranno muoversi i medici della Centrale 118 di Trento privati anche nell’orario diurno dell’automedica;

– a quale “raggio d’azione territoriale” fa riferimento il dg parlando della sottrazione H24 dell’automedica ai medici della Centrale 118;

– quali sono le differenze tra il “raggio d’azione territoriale” dell’automedica assegnata ai medici della Centrale 118 rispetto ai medici dell’elisoccorso;

– a quale auto si riferisce il dg parlando di automedica “che verrà rapidamente attrezzata per supportare i soccorsi nelle prossime settimane”;

– a che punto è la procedura di gara per l’acquisto di 2 autosanitarie e quali i tempi previsti per l’entrata in servizio;

– se le 5 autosanitarie/automediche sono ritenute appropriate rispetto al territorio e al bacino di utenza della Provincia di Trento;

– se non era il caso di puntare prima sul soccorso su strada e se non reputa opportuno verificare le scelte e i mancati investimenti dall’APSS (dal 2012 a oggi) nell’ambito del soccorso su strada che rimane la colonna insostituibile dell’emergenza.

 

A norma di regolamento si richiede risposta scritta

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione:

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Foro: archivio Pat

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