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ZANELLA (FUTURA) – INTERROGAZIONE * DIGA VANOI: « PRESENTATO DA ZAIA IL PROGETTO, LA PAT COME INTENDE TUTELARE IL TERRITORIO? »

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08.43 - giovedì 22 giugno 2023

Interrogazione.

DIGA DEL VANOI: DAVVERO LA PROVINCIA NON SAPEVA NULLA? E ORA QUALI INTENZIONI HA?

Premesso che:

il Consorzio di Bonifica Brenta, nel maggio 2023, ha ricevuto l’incarico di preparare il progetto definitivo per la diga sul Vanoi, tra Lamon e Canal San Bovo, su incarico del Ministero dell’Ambiente. Superato il progetto di fattibilità, si passa, dunque, a quello definitivo; da qui il finanziamento di 912 mila euro per un progetto che complessivamente vale 150 milioni di euro. Il Consorzio fa sapere che ci vorranno due anni di tempo. Conferma poi l’obbligatorietà della fase dibattimentale pubblica. Con l’incarico ricevuto saranno avviati i necessari tavoli di confronto;

il progetto è inserito tra le sei opere prioritarie (400 milioni di euro di valore) di un piano di interventi per far fronte all’emergenza idrica trasmessi dal governatore veneto Zaia al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (2 miliardi di euro di valore complessivo);

la diga allo studio, come fa sapere il Consorzio, è posizionata a circa 800 metri a monte della confluenza del Vanoi con il torrente Cismon; il bacino idrografico è pari a 234 chilometri quadrati ed è caratterizzato da un’elevata piovosità media annua, pari a 1319 millimetri. Il volume utile ipotizzato è di 33 milioni di metri cubi, con un volume medio annuo di 119 milioni di metri cubi (si potrebbe cioè riempire quattro volte all’anno);

secondo il progetto di fattibilità gran parte del volume di invaso sarebbe dedicabile, nei periodi autunnali, a laminazione delle piene e nel periodo estivo, invece, il bacino costituirebbe una preziosa riserva idrica per garantire nel tratto di valle il mantenimento del minimo deflusso vitale, o deflusso ecologico in alveo, una più certa vivificazione dei canali interni della città di Padova, contribuirebbe alla navigabilità del Naviglio Brenta da Padova a Venezia e offrirebbe maggiore garanzia di disponibilità irrigua per un’ampia area del Veneto nei periodi di siccità;

dell’opera sul torrente Vanoi, in val Cortella, se ne parla da tantissimo tempo, almeno dagli anni ’60;
sul progetto, però, ci sono state polemiche da parte dei sindaci dei Comuni trentini interessati (Canal San Bovo e Castello Tesino) per mancanza di informazioni e di confronto. Pare anche che ci sia la netta contrarietà della Giunta provinciale, visto che erano stati avviati degli studi preliminari, che avevano evidenziato problematiche dal punto di vista geologico (la zona è nella classe di rischio più elevata della Carta di sintesi della pericolosità della Provincia).
a seguito di queste premesse:

SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE PER SAPERE

1. come è possibile che il Veneto, Regione della tanto decantata macroregione del NordEst di cui ci si sente parte, abbia presentato a Roma un progetto preliminare per una diga che originerà un lago artificiale sul nostro territorio senza nessuna interlocuzione con la nostra Provincia;

2. se è in corso un confronto con la Regione Veneto e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul progetto della diga del Vanoi;

3. se è stato dato supporto ai Comuni trentini che hanno fatto richiesta di audizione alla Regione Veneto circa il progetto di fattibilità della diga;

4. qual è la posizione della Provincia su questo progetto e come intende tutelare il proprio territorio.

 

 

PAOLO ZANELLA Gruppo consiliare FUTURA

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