(Il testo seguente è tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
Con tutta fretta ed in pieno periodo estivo, le federazioni di categoria di CGIL-CISL-UIL hanno deciso di firmare l’accordo aziendale che dovrebbe entrare in vigore (non si capisce perché) il primo luglio 2022.
Tale accordo pare che cancelli alcune conquiste sindacali; il riferimento è sull’orario di lavoro, in vigore dal 1979. Si ipotizza la possibilità di introdurre il lavoro notturno e -da quanto appare nelle bozze- la facoltà aziendale di modificare unilateralmente l’orario di lavoro per i full time. Sulla delicata questione delle ferie l’azienda ha ottenuto mano libera per scegliere a chi concedere i periodi più appetibili.
L’accordo potrebbe modificare definitivamente la possibilità di eleggere i rappresentanti sindacali dei lavoratori mediante elezione del Cda (storicamente sempre esistito in Unifarm Spa) o attraverso la votazione per eleggere la Rsu. Resterebbe solo l’esistenza delle Rsa (i rappresentanti nominati dai soli iscritti a Cgil Cisl e Uil).
Il “Pape” (Premio aziendale produttività efficienza), nella versione già ridotta nel 2019, rimane invariato e non vi sarà alcun aumento in busta paga. Sui diritti soggettivi dei lavoratori e delle lavoratrici genitori relativi all’assistenza ai minori -ovvero ai soggetti fragili (con disturbi specifici dell’apprendimento)- sono state introdotte norme parziali e riduttive che, a nostro avviso, contrastano con diritti di riferimento alle normative.