Sabato alle ore 11 presso il rifugio Mandron, SAT presenta i lavori di ammodernamento che quest’estate hanno interessato la struttura. L’adeguamento ha coinvolto l’impianto antincendio, l’ampliamento della sala da pranzo e l’efficientamento energetico.
Saranno presenti: la presidente SAT, Anna Facchini; le vicepresidenti SAT, Iole Manica ed Elena Guella; il presidente della commissione rifugi SAT, Sandro Magnoni; una rappresentanza di consiglieri SAT; le delegazioni locali di SAT; autorità e istituzioni locali; le maestranze che hanno lavorato alla ristrutturazione del rifugio.
Il rifugio alpino Mandron, inaugurato dalla SAT nel 1959 in sostituzione del vecchio rifugio – Lepzigerhuette, realizzato nel 1878, sorge nella parte alta della Val Genova, valle del Parco Naturale Adamello-Brenta. Da qui l’occhio spazia verso la vedretta, dalla quale nasce il fiume Sarca, immissario del Lago di Garda. Sopra i ghiacci emergono i tre allineamenti tettonici del lago Mingo – Lares – Care’ Alto, delle Lobbie – Dosson – Monte Fumo e dell’Adamello – Lagoscuro. Quest’ultimo è anche il nome di un lago di origine glaciale che si trova a monte del rifugio.
La posizione del Mandron è strategica per le escursioni sui ghiacciai. Il rifugio spesso è aperto anche nel periodo primaverile per favorire la frequentazione agli scialpinisti. Agli inizi dell’estate i laghetti si impreziosiscono dei bianchi pennacchi dell’erioforo, mentre ad estate avanzata, la bocca del ghiacciaio scarica a valle una quantità impressionante di acqua. Una bella chiesetta, costruita con il granito del posto, completa il paesaggio circostante