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PAT * FESTIVAL FAMIGLIA: « NASCERE E CRESCERE IN TRENTINO, DAI PRIMI 1.000 GIORNI DI VITA ALLA COMUNITÀ “AMICA DELLE FAMIGLIE“»

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18.28 - lunedì 28 novembre 2022

Nascere e crescere in Trentino: dai primi 1.000 giorni di vita alla comunità “amica delle famiglie”.Primo giorno del Festival della famiglia di Trento – Seminario al palazzo della Regione. Sul tema protagonista del seminario è intervenuta l’assessore alla famiglia della Provincia autonoma di Trento, Stefania Segnana, che ha riflettuto sul Festival della famiglia “luogo di incontro e di ascolto di esperienze e testimonianze da parte di vari enti sul territorio, che portano innovazione e stimoli per andare avanti e crescere con sempre nuove politiche familiari.

Oggi si è affrontato il tema da più punti di vista, non solo legati alla città di Trento, ma soprattutto al territorio che è ricco di idee e proposte. Oggi è iniziato il Festival della famiglia con l’evento inaugurale e sarà una settimana interessante per i vari contributi che arriveranno. Abbiamo un sistema trentino che dà risposte alle nostre famiglie su più fronti e che dimostra tutti i giorni la presa in carico delle famiglie e del mondo dell’infanzia. Quest’anno è arrivato un prestigioso attestato dall’Unicef di “Territorio amico del bambino” ed è stato un riconoscimento importante, soprattutto nell’era post-covid.

Ha aperto con un paradigma “dai luoghi di cura alla cura dei luoghi”, il dirigente dell’Agenzia provinciale per la coesione sociale, Luciano Malfer, per riflettere sui bisogni della comunità e, in particolare, sul percorso di crescita dei bambini – ed ha aggiunto – “non esiste una politica per colmare tutti i bisogni, ma occorre lavorare in rete per creare nuove piste di lavoro e per dare futuro alle comunità”. Ha moderato Anna Pedrotti, dirigente medico dell’APSS di Trento. Sull’importanza dei primi 1000 giorni ha parlato Monica Castagnetti, pedagogista del Centro per la Salute del Bambino di Milano, focalizzandosi non su quelli “del bambino”, ma sui primi 1000 giorni di mamma e papà.

“I primi 1000 giorni iniziano con la gestazione, la nascita e il post nascita, ma l’aspetto più importante è – per i genitori – non rimanere soli ma farsi supportare dalla comunità, che porta valore aggiunto e arricchisce il percorso di sviluppo sia del bimbo che della sua famiglia. Alcuni consigli: laboratori di letture animate, massaggio della pelle, musica e, fra tutti, riporre al centro del nucleo la figura del padre, che deve diventare sempre più agente proattivo nella crescita dei figli”.

Si sono susseguite esperienze territoriali di sostegno alla genitorialità moderate da Chiara Martinelli dell’Agenzia per la coesione sociale. Sui Centri Famiglia ha parlato Maddalena Franzoi del Punto famiglie ascolto e promozione A.M.A Trento che ha messo in luce “attività di gioco, musica e letture animate e attività di inclusione sociale per raggiungere “gli irraggiungibili” e Paolo Rebecchi di Murialdo che è finalizzata a favorire socializzazione e gioco/formazione a famiglie, bambini e ragazzi.

Su “Mamme e papà alla pari” hanno testimoniato Donata Bonelli – Mamme peer Val di Fiemme (un gruppo di mamme che sostiene le neomamme nell’allattamento) ed Egon Angeli che ha ideato il progetto innovativo “La tana dei papà Vallagarina”, che nasce per essere “a supporto dei papà per creare famiglie più forti e comunità più forti”. Sui Servizi educativi ha parlato Stefania Mattivi di Asif Chimelli Pergine, che si occupa di servizi 0-6 anni mettendo al centro lo “sviluppo educativo del bambino assieme alla sua famiglia. E come si realizza? Con il coordinamento pedagogico unico e servizi adiacenti e comunicanti con percorsi per insegnanti ed educatrici, incontri tra i bambini, interventi di prevenzione verso le condizioni di vulnerabilità”.

Su Musei e biblioteche ha parlato Serena Curti dell’Ambito Cultura di Tsm-Trentino School of Management: “Ci sono 150 biblioteche in Trentino e decine tra musei e scuole musicali. Quali buone pratiche al centro del loro ruolo sul territorio? I laboratori sulla lettura: la lettura in famiglia e individuale è sinonimo di salute e crescita culturale, apporta stimoli e divertimento, in particolare è consigliata nei primi anni di vita. La biblioteca – ha concluso – è creatrice di comunità e sostiene servizi di miglioramento della qualità della vita”.

Due testimonianze sui Servizi sanitari rispondendo alla domanda “quali azioni messe in campo per sostenere bimbo e genitori nei primi giorni di vita? Vanda Chiodega dei Consultori APSS Baby Friendly Community e Claudia Comina dell’Ospedale di Rovereto Baby Friendly Hospital hanno dato risposta: “nella nostra azienda, per quanto riguarda l’adolescenza, entriamo nelle scuole per spiegare la procreazione; corsi di accompagnamento alla nascita e incontri tematici online, come quelli sulla conciliazione famiglia-lavoro, incontri di rete per offrire counselling mirato; corsi di sostegno all’allattamento e all’accudimento”.

Per quanto riguarda le strutture accoglienza madre-bambino, è stata presentata da Rossano Santuari la Fondazione famiglia materna di Rovereto, che accoglie madri con figli in situazioni di disagio: “è un luogo di cura e di crescita della madre, in primis, per una cura migliore del figlio/a. Promuoviamo l’accompagnamento e la crescita di responsabilità e mettiamo al centro anche la figura (se c’è) del padre; favoriamo la crescita dell’autostima delle madri che, a volte, non hanno vissuto una felice infanzia e adolescenza e non hanno un vissuto alle spalle di “essere stati figli/e”.

In conclusione si è parlato del tema “interventi e sinergie efficaci”: Giuliano Mariotti, Direttore sanitario APSS, ha parlato di “una innovativa “App mamme” in soccorso alle madri che raccolga, ad esempio, il libretto pediatrico per aiutarle nella comunicazione con i propri pediatri”; Elisabetta Cenci dell’Ufficio età evolutiva del Servizio Politiche sociali, Pat ha parlato di “famiglia non destinataria, ma protagonista degli interventi socio-assistenziali in soccorso alle loro fragilità e di cercare di anticipare le segnalazioni di intervento su fragilità, che a volte arrivano troppo tardi”.

Hanno concluso Natalina Mosna del Comitato Provinciale UNICEF Trento, Parolari Francesca Direttrice di Asif Chimelli, Alessandra Schiavuzzi del Servizio Attività e produzione culturale, pat, Monica Zambotti del Servizio Istruzione, Pat e Michelangelo Marchesi della Cooperativa Progetto ‘92.

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