News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA TN-AA

PAT * CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO: «AUMENTATO L’IMPORTO DEI BUONI DI SERVIZIO, PER ATTIVITÀ EDUCATIVE DI CURA E CUSTODIA FIGLI MINORI»

Scritto da
15.43 - venerdì 13 dicembre 2024

Conciliazione famiglia-lavoro, aumenta l’importo dei buoni di servizio. Le novità per i sostegni ai genitori sui servizi di cura e affidamento dei figli. La delibera proposta congiuntamente da Gerosa e Spinelli

Novità per i sostegni messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento per la conciliazione famiglia lavoro. Con una delibera proposta dalla vicepresidente e assessore alle politiche per la famiglia Francesca Gerosa e dall’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli, la Giunta ha approvato i nuovi criteri e modalità di attuazione dei buoni di servizio previsti nell’ambito del programma del Fondo sociale europeo plus (FSE+) per il periodo 1 gennaio 2025-31 dicembre 2027. Si tratta degli aiuti alle famiglie per l’accesso alle attività educative di cura e custodia dei figli minori (fino a 14 anni o 18 in caso di disabilità), nei tempi in cui i genitori sono al lavoro e in orari in cui asili e scuole sono chiusi.

“Il sostegno alle famiglie e ai genitori che lavorano e necessitano di servizi di conciliazione è una nostra priorità – così la vicepresidente Gerosa -. Per questo, assieme al collega Spinelli e alle strutture del suo assessorato che gestiscono i buoni di servizio, abbiamo lavorato per implementare il supporto concreto alle famiglie nella loro vita quotidiana. Attraverso i buoni di servizio le famiglie possono ricorrere a servizi professionali rivolti ai minori e abbiamo quindi operato per aumentare gli importi riconosciuti agli utenti, riducendo quindi il costo a loro carico, abbiamo incrementato le ore dei servizi richiedibili e il numero massimo di buoni che si possono acquisire annualmente. Ritengo che misure come queste possano essere lette anche come una risposta alle mamme lavoratrici sulle quali spesso ricade il maggiore impegno nella cura dei figli”.

“Con queste decisioni, che riguardano il dispositivo dei buoni di servizio attuato dall’UMSe Europa, a sua volta incardinato nell’assessorato allo sviluppo economico, miglioriamo l’impostazione di uno strumento già valido – le parole dell’assessore Achille Spinelli -. I buoni di servizio aiutano a favorire la conciliazione con i tempi di cura e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, rafforzando quindi l’occupazione femminile che è un volano per la crescita economica complessiva del nostro territorio nonché un elemento che si interseca con il tema della natalità. Ecco perché abbiamo deciso ad esempio di aumentare gli importi riconosciuti, assieme alle altre modifiche, con l’intento di potenziare i buoni di servizio che ogni anno coinvolgono 6mila famiglie, oltre a circa 110 enti erogatori dei servizi, per uno stanziamento annuale pari a 7.300.000 euro”.

 

Ecco nel dettaglio le novità apportate.

Viene disposto l’aumento degli importi riconosciuti per ciascuna ora di servizio educativo di cura e custodia, pari a un euro per ciascuna delle tre fasce di età del minore (fascia A da tre mesi a tre anni, fascia B da tre anni a sei anni, fascia C da sei anni a 14 anni o fino a 18 in caso di disabilità).

Si riduce la compartecipazione obbligatoria da parte degli utenti, con una diminuzione quindi del costo a carico delle famiglie: tale quota scende quindi dal 10% al 2% per le fasce A e B e dal 15% al 5% per la fascia C.

Aumenta poi il numero massimo dei buoni che si possono acquisire annualmente (da un importo complessivo che passa da 10.500 a 18.000 euro) per ciascuna famiglia, con l’obiettivo di venire incontro ai nuclei con più figli.

Ulteriore modifica, l’incremento del 10% delle ore dei servizi richiedibili dagli utenti in relazione al loro orario di lavoro settimanale. In altre parole, più un genitore lavora più aumentano le ore di servizio di cui può usufruire, per un limite che sale da 40 a 44 ore settimanali.

Sul lato dei fornitori dei servizi, si definiscono ulteriori modalità di riconoscimento dei percorsi formativi e di mantenimento delle competenze professionali degli operatori. Viene poi delineato il monitoraggio qualitativo dell’attività offerta e si introduce la registrazione elettronica delle presenze dei minori.

I Buoni di servizio sono finanziati nell’ambito del Programma FSE +2021-2027 della Provincia autonoma di Trento, con il cofinanziamento dell’Unione europea/Fondo sociale europeo plus, dello Stato e della Provincia autonoma di Trento, e sono identificati quali Operazioni di importanza strategica del Programma.

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA TN-AA

Per donare ora, clicca qui



© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.