Ieri, domenica, alla Sala Polivalente “Claudio Demattè” a Ravina (Tn) è stata presentata dall’autore Lamberto Rimondini l’opera in due volumi “L’altra Storia d’Italia”. Si tratta di una “controstoria” d’Italia, la quale spesso collide con certezze sedimentate da narrative scolastiche generaliste, che copre il periodo dal 1802 al 2022 e ricostruisce, sulla base di documenti di archivio desecretati dal Regno Unito nel 2017, la storia recente del nostro Paese, vista non già come mero scontro di eserciti o gruppi di potere con vincitori e vinti, ma come disegno complessivo di amplissimo respiro inteso a tutelare interessi geostrategici nel bacino del Mediterraneo da parte delle potenze (Inghilterra e Francia) che hanno finanziato la costruzione del Canale di Suez e che hanno successivamente interagito con la storia del nostro Paese in modo tale da tutelare il loro investimento.
L’indagine storica dell’autore, pur prendendo le mosse da molto lontano, si focalizza anche sulle ripercussioni prodotte dai due conflitti mondiali e sugli episodi più dolorosi e poco chiari della storia del Paese coprendo il tragico periodo della strategia della tensione, delle stragi di Ustica e Bologna, rapimento ed assassinio di Moro, fino alle più recenti crisi.