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COPPOLA (EUROPA VERDE) * SANITÀ TRENTINA: « NO ALLA PRIVATIZZAZIONE, PREOCCUPA L’ESTERNALIZZAZIONE A COOPERATIVE DEI SERVIZI “PRONTO SOCCORSO” E “PUNTI NASCITA” »

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11.01 - mercoledì 18 maggio 2022

Desta grande preoccupazione l’ indagine di mercato che sarà condotta dall’ Azienda Sanitaria per esternalizzare, affidandoli a cooperative, due ambiti estremamente significativi della sanità trentina: i Pronto Soccorso e i Punti Nascita.

Entrambi, per definizione, necessitano infatti di personale altamente qualificato essendo presidi medici essenziali. Parliamo dei Pronto Soccorso degli ospedali di Trento e di Rovereto, nonché di Arco, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles e Tione. E dei reparti di Ostetricia e Ginecologia di Cavalese e Cles.

Questi ultimi riaperti nonostante il basso numero di parti e gli alti costi che, secondo la normativa nazionale, sconsiglierebbero, per la sicurezza delle mamme e dei bambini, la delocalizzazione in ospedali minori, con casistiche troppo basse e quindi inevitabili rischi. Ricorrere al privato in assenza delle dovute tutele e attenzioni, sia salariali che di turni di lavoro massacranti in ambiti lavorativi così stressanti e faticosi, determina una situazione a dir poco paradossale. Il personale medico/infermieristico lascia il pubblico per il privato ma viene poi riagganciato nelle cooperative.

Non vi è alcun dubbio sul fatto che la situazione della sanità trentina sia critica, e non solo negli ambiti che sono ora all’ attenzione dell’ Azienda Sanitaria. Ma ci si chiede se quella prospettata sia la risposta migliore possibile. La salute dei cittadini/e è un bene prezioso e non negoziabile al ribasso. Ma questo forse non è ancora abbastanza chiaro. La riorganizzazione della sanità trentina su cui si sta lavorando con ipotesi anche condivisibili legate alla territorialità e alla vicinanza ai bisogni, differenziati, dei cittadini, creazione di distretti, prestazioni domiciliari, presidi accessibili a tutti, interventi per fasce d’ età, medicina di genere, non può prescindere dal rinvigorimento dell’ apporto del “pubblico”, non certo del suo svilimento, giustificato con scelte ancora una volta legate all’ emergenza e non ad una seria pianificazione.

Confidiamo in opportuni ripensamenti e nella concertazione con le parti sociali e i lavoratori e le lavoratrici su scelte così importanti.

 

*
Lucia Coppola

Consigliera provinciale Gruppo Misto/ Europa Verde

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