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CONSORZIO COMUNI TRENTINI * SEDUTA 3/5: « APPROVATO UN ATTO DI INDIRIZZO SUI GRANDI CARNIVORI / NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI »

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18.26 - mercoledì 3 maggio 2023

Disciplina delle pratiche agronomiche nelle zone di rispetto delle sorgenti. Parere favorevole.

Parere positivo del Consiglio delle autonomie locali alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale in merito alla disciplina delle pratiche agronomiche e dei contenuti dei piani di utilizzazione di concimi chimici, fertilizzanti e fitofarmaci, nelle zone di rispetto idrogeologico dei punti di captazione delle acque per il consumo umano. La seduta del Cal è stata aperta dal Presidente Paride Gianmoena, che ha evidenziato come la delibera fosse già stata presa in esame dal Cal e sospesa per consentire ulteriori approfondimenti.
La delibera, come illustrato dall’Assessore competente del Cal e Sindaco di Campodenno, Daniele Biada, si concentra, in particolare, sullo svolgimento delle attività agricole nelle zone di rispetto degli acquedotti (ovvero le aree immediatamente circostanti le zone di tutela assoluta, da sottoporre a vincoli e destinazioni d’uso tali da tutelare qualitativamente e quantitativamente la risorsa idrica captata). Definisce, infatti, il Piano di riferimento per l’utilizzazione di concimi chimici, fertilizzanti e fitofarmaci, e l’elenco delle sostanze attive impiegabili per la corretta gestione delle colture presenti all’interno delle aree di rispetto idrogeologico dei punti di captazione delle acque destinate al consumo umano. Stabilisce, inoltre, che l’elenco delle sostanze attive possa venire aggiornato secondo le esigenze tramite un confronto con l’APSS e l’APPA. Per quanto riguarda la fertilizzazione delle colture, indipendentemente dal metodo produttivo adottato, all’interno delle aree di rispetto idrogeologico vanno rispettati i quantitativi di elementi fertilizzanti riportati nelle schede di concimazione delle singole colture presenti nel disciplinare annualmente aggiornato della Provincia autonoma di Trento. Per l’olivo vanno rispettati i quantitativi di elementi fertilizzanti riportati nelle schede di fertilizzazione delle Linee guida nazionali di produzione integrata, mentre per le altre colture vanno rispettati i quantitativi, con riferimento all’azoto, definiti dai Massimi apporti standard (MAS) deliberati dalla Giunta.

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Ddl sull’iscrizione delle persone senza dimora al sistema sanitario provinciale. Documento per l’audizione.

In vista dell’audizione concessa dalla Quarta Commissione permanente, il Cal ha preso in esame il Ddl n. 159 (proponente consigliere Zanella) sull’Iscrizione delle persone senza dimora al sistema sanitario provinciale: integrazione della legge provinciale sulla tutela della salute 2010. Nel merito è entrato l’Assessore del Cal e Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga che ha evidenziato come, riferendosi al principio primario del diritto alla salute, ci sia un orientamento favorevole a creare le condizioni che garantiscono una maggiore efficienza sanitaria ai senza dimora evitando stratagemmi e garantendo un accesso diretto alle cure. Un servizio che potrebbe trovare maggiore impulso appoggiandosi, in questo caso, ai servizi sociali. Nel documento, elaborato dal Cal, si evidenzia come la necessità dell’iscrizione anagrafica per i senza fissa dimora non rappresenta un ostacolo all’iscrizione sanitaria essendo questa già garantita. La normativa proposta può essere – ad avviso del Consiglio – comunque funzionale nel portare maggiore consapevolezza dei propri diritti alle fasce più deboli della popolazione, ed a facilitare il pieno accesso dei senza fissa dimora alle cure sanitarie. Il Cal sottolinea, ancora come sia opportuno che l’iscrizione al servizio sanitario provinciale sia comunque subordinata all’accertamento di una presenza stabile sul territorio provinciale.
Il Sindaco di Mezzolombardo, Christian Girardi, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di evidenziare come l’intervento normativo vada a tutela dei cittadini italiani e degli stranieri muniti di valido titolo di soggiorno, non mettendo sullo stesso piano regolari e irregolari. Un passaggio che permette loro di evitare procedure farraginose per le prestazioni sanitarie.

Il Disegno di Legge
L’obiettivo del progetto di legge è quello di garantire alle persone senza dimora, italiane e straniere, che vivono sul territorio provinciale, il diritto alla salute. Il disegno di legge prevede che anche i cittadini italiani senza dimora e senza residenza e quelli stranieri senza dimora, con titolo di soggiorno valido, privi di qualsiasi assistenza sanitaria, possano, a seguito della segnalazione dei servizi sociali, iscriversi nelle liste degli assistiti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari ed effettuare la scelta del medico di medicina generale, nonché di accedere alle prestazioni garantite dai LEA.

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Nuovo sistema di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. Documento per l’audizione sul DDL dei consiglieri Coppola, Zanella, Dallapiccola, Marini, Degasperi e Manica.

Il Consiglio delle autonomie locali si è occupato anche del Disegno di legge n. 134 ‘Nuovo sistema di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. Modificazioni del testo unico provinciale sulla tutela dell’ambiente dagli inquinamenti 1987 e della legge provinciale 14 aprile 1998, n. 5 (Disciplina della raccolta differenziata dei rifiuti)’. Il Ddl è d’iniziativa dei consiglieri Coppola, Zanella, Dallapiccola, Marini, Degasperi e Manica. Lo ha fatto in vista dell’audizione concessa dalla Terza Commissione permanente. A illustrare il punto all’ordine del giorno è stato l’Assessore competente del Cal e Sindaco di Ala, Claudio Soini che ha spiegato come il DDL sia stato elaborato inizialmente dal Comitato Rifiuti Zero Alto Garda e Ledro e successivamente sviluppato da un gruppo di lavoro organizzato da Europa Verde Trentino.
“In merito al Disegno di legge – ha precisato Soini – è condivisibile una maggiore efficienza della politica sulla raccolta differenziata, pur rimanendo attuale il problema di chiudere il ciclo dei rifiuti in Trentino, ipotesi che non viene menzionata nel Ddl”. Secondo i proponenti, obiettivo del disegno di legge è predisporre una normativa più completa ed aggiornata riguardante la gestione del materiale di scarto, da considerare svolta in un intero, unico sistema comprensivo di raccolta, trattamento e smaltimento. Il DDL si compone di 13 articoli., che in parte modificano la LP 5/1998 (disciplina della raccolta differenziata) e in parte il TULP ambiente.
Le finalità perseguite dal Disegno di legge sono di promuovere un nuovo sistema di gestione dei rifiuti e assicurare l’uniformità di raccolta in tutto il territorio del Trentino. Promuove, in particolare, la “Strategia Rifiuti Zero”, e cioè una gestione dei rifiuti che riprogetta l’intero processo trattando i rifiuti come risorse da riutilizzare, contrapponendosi a processi di incenerimento o discarica.

 

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Il documento dei Comuni trentini sui grandi carnivori.
Approvato un atto di indirizzo.
Il Cal ha approvato un atto di indirizzo che esprima la posizione del sistema delle autonomie locali, rispetto alle prospettive di gestione dei grandi carnivori in Trentino. Il documento sarà poi trasmesso ad ogni comune, affinché i consigli comunali possano prenderlo a riferimento nell’eventuale espressione di una propria posizione. Il documento, ha precisato il Presidente Gianmoena, è il risultato di un confronto approfondito che ha portato alla sua unanime approvazione.
Il Sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, ha voluto aggiungere l’importanza di un fronte comune. Ha espresso parere favorevole a un documento che è stato condiviso. Ha aggiunto che il tema della presenza dei grandi carnivori riguarda tutto il Trentino, fatto di paesi e città che comprendono larghi territori montani. Il progetto – ha continuato – è da rivedere contando su strumenti nuovi, ma tenendo presente quelli esistenti, e facendo leva sulle competenze scientifiche che devono essere a disposizione per effettuare scelte ponderate. Quindi ha sottolineato la necessità di dare all’esterno l’immagine di un Trentino che è quello dell’accoglienza, una terra che sa gestire le situazioni e non si fa prendere dal panico.
Il documento, dopo una premessa che ripercorre le varie fasi del progetto di reintroduzione dell’orso in Trentino, avvenuto negli anni ’90, e la conseguente crescita esponenziale dei plantigradi, fino alla tragedia del 5 aprile scorso costata la vita al runner Andrea Papi, conclude proponendo che il Consiglio comunale deliberi:

1. di prendere atto delle considerazioni formulate in seno all’Assemblea convocata dal Consorzio il giorno 18 aprile 2022 e segnatamente:
a) la gestione dei grandi carnivori non è un tema riferito ad un singolo Comune o ad una porzione di Territorio, ma un tema che riguarda i cittadini dell’intera provincia;
b) in un Territorio interamente montano come quello trentino, il dilagare della presenza di grandi carnivori impedisce all’uomo non solo la libera fruizione del Territorio, ma altresì lo espone, in condizioni di vita ordinarie, ad un pericolo concreto ed in diverse situazioni imprevedibile;
c) oltre al primario problema di sicurezza pubblica e dell’indifferibile necessità di preservare con ogni strumento l’incolumità dei cittadini, può essere indotto un ulteriore spopolamento della montagna, con particolare riguardo alle zone periferiche in cui il bosco costituisce un tutt’uno con il Territorio antropizzato e si possono determinare importanti e negative ricadute sul Turismo, che come costituisce settore strategico per il passato, per il presente e per il futuro della provincia di Trento; la presenza dell’uomo sulla montagna, la cura del bosco e dei pascoli, sono inoltre fondamentali per consentire di fronteggiare gli effetti sempre più evidenti e connessi ai cambiamenti climatici;
d) la percezione della sicurezza da parte dei cittadini passa per la credibilità delle Istituzioni e si sollecita l’introduzione di nuovi strumenti oltre a quelli già presenti, per assicurare che le scelte delle Istituzioni competenti possano essere efficaci nelle situazioni contingibili ed urgenti;
e) risulta necessario individuare con precisione il ruolo delle Amministrazioni locali nella gestione delle problematiche generate
dall’esistenza dei grandi carnivori sul territorio provinciale e di creare le necessarie sinergie con le azioni poste in essere dall’Amministrazione provinciale e dallo Stato;
f) sussiste la necessità che i Sindaci ricevano dalla Provincia autonoma di Trento informazioni tempestive in relazione alle situazioni di pericolo esistenti nel Territorio amministrato e alle operazioni attivate per farvi fronte;

2. di impegnare il Sindaco a portare al Presidente della Provincia autonoma di Trento e al Presidente del Consorzio dei Comuni Trentini la seguente posizione:
– l’elevato numero di grandi carnivori ad oggi presenti nel territorio provinciale, e la prevedibile evoluzione di tale numero, non sono in grado di assicurare la convivenza con l’uomo; ferma restando la necessità di introdurre immediatamente nell’ordinamento, nuovi strumenti per assicurare una miglior gestione dei grandi carnivori presenti sul territorio provinciale e una capacità di intervento delle Istituzioni immediato ed incondizionato nelle situazioni problematiche (ordini di captivazione e/o abbattimento), da attuare acquisite le necessarie valutazioni tecniche, il numero di orsi e lupi va, da un lato ridotto, dall’altro attentamente controllato; occorre inoltre proseguire ed implementare le diverse misure previste dai documenti di studio per la miglior gestione proattiva della convivenza uomo grandi carnivori (informazione, cassonetti anti-orso, misure per la gestione degli orsi problematici, ecc…);

3. di promuovere la costituzione di un comitato di supporto tecnico-scientifico provinciale con l’obiettivo di elaborare proposte per la gestione dei grandi carnivor

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