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CONSORZIO COMUNI TRENTINI * SEDUTA 11/1: « RAPPRESENTANZA MINORANZE MOCHENA E CIMBRA, GIANNI NICOLUSSI ZAIGA SUBENTRA A LUCA PUECHER / DERIVAZIONI IDROELETTRICHE »

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18.44 - mercoledì 11 gennaio 2023

Gianni Nicolussi Zaiga subentra a Luca Puecher. Alternanza nella rappresentanza delle minoranze linguistiche. Come previsto dal regolamento, con la seduta di oggi, a metà mandato, Gianni Nicolussi Zaiga, Sindaco di Luserna, sostituisce Luca Puecher, Sindaco di Frassilongo, nella “staffetta” di rappresentanza delle minoranze Mochena e Cimbra. A lui l’augurio di buon lavoro da parte del Presidente e dell’Assemblea.

Disegni di Legge sul sostegno economico alle imprese al vaglio del Cal. Stilato un documento.
Sono tre i Disegni di legge esaminati oggi dal Consiglio delle autonomie locali in vista dell’audizione presso la seconda Commissione permanente provinciale. Tre Disegni di legge concentrati sul sostegno al sistema economico trentino. Il Presidente del Cal, Paride Gianmoena, ha aperto i lavori comunicando all’assemblea come in Giunta dopo un’attenta discussione sia stato predisposto un documento. Lo ha illustrato l’Assessore competente del Cal e Sindaco di Arco, Alessandro Betta, che ha specificato come il documento sia stato elaborato in seguito a una puntuale analisi dei tre dispositivi di Legge facendo propri anche gli spunti giunti dai Comuni e le osservazioni arrivate dal Comune di Trento. Betta ha sottolineato come essi non disciplinano, se non in via del tutto marginale, attività e procedimenti attribuiti alla competenza degli Enti locali. Proposte che, comunque, rappresentano una leva fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Trentino, tema trasversale per le comunità locali. Un contesto entro il quali i Comuni, chiamati a perseguire anche lo sviluppo economico delle comunità locali, possono e debbono concorrere all’obiettivo di consolidare, accrescere e diversificare la base produttiva provinciale. Sono, infatti, strategiche le competenze degli enti locali che riguardano in primis la pianificazione urbanistica e l’infrastrutturazione del territorio, rispetto all’insediamento di nuove imprese. A tal fine i Comuni ritengono che si debbano favorire interventi che abbiano come orizzonte il consumo di suolo zero e quelli orientati a concretizzare le previsioni urbanistiche di aree produttive, già adottate ma rimaste a lungo inattuate per problemi di infrastrutturazione delle aree.

Appare, inoltre, importante la centralità del ruolo che il Comune può svolgere, accanto alla Provincia, nel favorire l’insediamento ed il radicamento sul territorio di attività produttive, quale garante negli aspetti di compatibilità ambientale di determinate attività industriali. Una funzione essenziale anche nel favorire l’incontro fra l’offerta e la domanda occupazionale. Un quadro, quindi, che riconosca la possibilità agli Enti locali (come previsto dall’art. 10 del DDL giuntale) di essere coinvolti in questo tipo di operazioni, compartecipando alla sottoscrizione delle relative convenzioni nel disciplinare l’istituto degli accordi per l’insediamento e lo sviluppo di nuove imprese. In particolare, in merito all’accesso alle misure di sostegno provinciale (con gli incentivi alle imprese), oltre alla concertazione con le parti sociali, in relazione alle ricadute occupazionali, il Cal preme per un maggior coinvolgimento degli Enti locali, con riferimento agli impatti che l’attività incentivata potrà produrre sul territorio e sulla comunità locale. Il Cal evidenzia ancora come alle piccole comunità, insediate in aree periferiche, serva continuare a garantire un adeguato sostegno a quelle attività imprenditoriali che, seppure non definite innovative, contribuiscono a mantenere o incrementare le opportunità occupazionali. Esaurita l’illustrazione l’assemblea ha condiviso all’unanimità il documento.

I Disegni di Legge in sintesi: Il n. 52 a firma dei Consiglieri Alessandro Olivi, Giorgio Tonini, Luca Zeni, Alessio Manica e della ex consigliera, ora deputata, Sara Ferrari. Il Disegno di Legge prevede di implementare alcune misure già approvate con la L.P. 23 marzo 2020, n. 2, e una revisione della L.P. n. 6 del 1999, finalizzata prevalentemente a sostenere ed orientare la ripresa nel medio- lungo periodo. È una proposta di legge che, come recita l’articolo 1, persegue il superamento delle emergenze economiche connesse alla pandemia da Covid 19, al conflitto in Ucraina, alla crisi del mercato dell’energia e delle materie prime e al rialzo dell’inflazione.

Il n. 164 proposto dall’Assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli. Il Disegno Legge dell’Assessore Spinelli si propone di armonizzare il sistema degli interventi provinciali nell’ottica di offrire agli operatori del settore ed alle imprese uno strumento normativo snello e attuale. L’impianto prevede di semplificare il quadro normativo revisionando il sistema degli incentivi mediante l’accorpamento per aree omogenee dei diversi interventi. Punta, inoltre, a favorire il rafforzamento della struttura patrimoniale dell’impresa, stimolando gli investimenti privati delle imprese per una maggiore incisività all’internazionalizzazione. Prevede, ancora, di sostenere il rafforzamento delle filiere territoriali, ma intende anche favorire l’attrazione di imprese e investimenti in Trentino con un occhio di riguardo alla riduzione dell’impatto ambientale.

Il n. 124 proposto dal Consigliere Giorgio Leonardi. Il Disegno di legge del Consigliere Leonardi tratta il passaggio generazionale delle imprese. A tale proposito cita come in Italia circa l’85% delle imprese è di tipo familiare e come solo il 30% di esse sopravvive con la seconda generazione. Una situazione che si presenta analoga anche il Trentino. Considerando questi dati il Disegno di legge prevede di avviare un percorso di successione generazionale d’impresa, con lo scopo di mantenere in vita le aziende presenti sul territorio, sia all’interno del ramo famigliare sia al suo esterno. La normativa attuale prevede, infatti, contributi solo alle aziende familiari che hanno fatto o intendono fare dei passaggi generazionali, ma solo all’interno della famiglia. In concreto gli stessi benefici verrebbero introdotti anche nel caso di un trasferimento dell’azienda a una persona fuori dal nucleo famigliare, come i dipendenti della azienda stessa o a qualche soggetto terzo che abbia intenzione di subentrare nella attività. A fronte di ciò si prevedono una serie di requisiti e cioè un’età inferiore a 41 anni; il mantenimento dei livelli occupazionali con il proseguimento dell’attiva per almeno 5 anni dopo la successione, quindi l’obbligo di mantenere la sede nel medesimo Comune o al massimo in uno limitrofo per almeno 5 anni.

Derivazioni idroelettriche: allo studio la sentenza della Corte costituzionale, e la possibilità di un nuovo intervento sulla legge provinciale.
Il presidente Gianmoena nel corso dei lavori ha relazionato il Cal sulla sentenza 265 del 2022 della Corte Costituzionale, in merito sulla legittimità della Legge del Friuli-Venezia Giulia dell’agosto 2021, i cui contenuti sono ancora allo studio. Gianmoena ha evidenziato che in alcuni passaggi la sentenza sembra suffragare alcune fra le argomentazioni, già contenute nella mozione del Cal del settembre 2021. A tale proposito, ha comunicato chi si sta procedendo con alcuni approfondimenti giuridici, ma che, da una prima lettura, emergono elementi positivi, su cui ragionare per modificare l’attuale normativa provinciale. L’obiettivo è quello di portare avanti l’idea che i Comuni possano gestire le piccole e medie concessioni di derivazione idroelettrica a tutela della montagna e delle persone che ci abitano. Il Cal sta valutando, in proposito, l’opportunità di predisporre e presentare alla Giunta un testo emendativo dell’attuale legge provinciale.

Vigili del fuoco nel terzo settore. Aggiornamenti dal Presidente. Il Presidente Gianmoena ha aggiornato, inoltre, il Consiglio in merito alla questione dell’adesione dei Corpi dei Vigili del Fuoco volontari al Registro unico degli enti del terzo settore. E’ stato ricordato come il Consiglio delle autonomie locali sia stato interessato della questione nello scorso mese di ottobre, quando la definizione di una clausola di salvaguardia che disciplinasse specificatamente le condizioni di tale adesione nell’ambito dello “schema – tipo di regolamento contenente gli elementi fondamentali per la costituzione di Gruppi comunali di volontariato di protezione civile, in attuazione dell’articolo 35, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1”, era già in fase avanzata, ma non ancora condivisa dalla Conferenza unificata. Alla luce degli elementi allora noti, il Consiglio aveva giudicato non opportuna l’iscrizione dei Corpi dei vigili del fuoco volontari al Registro in oggetto. Considerato che la suddetta clausola di salvaguardia è stata ora effettivamente adottata – ha ricordato il Presidente – si è ritenuto di dare corso a nuovi approfondimenti e confronti, con il Presidente Fugatti e la Struttura tecnica provinciale, oltre che con la Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco volontari. Nei prossimi giorni, sarà inviata ai Sindaci una nota, che darà conto dell’esito dei confro

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