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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * QUINTA COMMISSIONE: « SÌ UNANIME AL DDL BISESTI SU CULTURA, VIA LIBERA ANCHE AL DDL DI ZENI SU RICONOSCIMENTO PICCOLI MUSEI ETNOGRAFICI »

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12.54 - martedì 31 maggio 2022

Quinta commissione, sì unanime al ddl Bisesti sulla cultura: per i contributi si valuterà la qualità dei progetti e nascerà il Consiglio museale trentino. Via libera anche al ddl (emendato) di Zeni (Pd) per il riconoscimento dei piccoli musei etnografici e della loro rete.

Due votazioni all’unanimità hanno concluso in Quinta commissione l’iter del ddl dell’assessore Bisesti che riforma la legge sulla cultura e quella sulla promozione delle attività culturali e di quello di Zeni (Pd) che è stato emendato in accordo con Bisesti.

In Quinta commissione è stato dato il via libera, all’unanimità, al ddl n. 138 dell’assessore Bisesti, che introduce cambiamenti nella legge sulla cultura del 2007 e in quella del 2015 sulla promozione delle attività culturali. Tra le novità di rilievo: niente più soggetti culturali qualificati riconosciuti dalla Pat (tranne musei provinciali, federazioni, scuole musicali), ma valutazione della qualità dei progetti; l’introduzione di sostegni, attraverso gli enti strumentali Pat, Unitn e il Conservatorio Bomporti per la formazione di professionisti della cultura, obiettivo che sarà al centro delle linee guida, e, infine, la creazione del Consiglio Museale Trentino (CMT), organismo di coordinamento delle realtà museali trentine. Sara Ferrari (Pd), Lucia Coppola (Europa Verde) e Paola Demagri (Patt) sull’articolo che introduce questo nuovo organismo e su altri due sempre in materia museale si sono astenute.

Dopo un lungo confronto, Bisesti e Sara Ferrari hanno concordato una serie di emendamenti sul n. 56 a prima firma di Luca Zeni (Pd) che sono stati votati all’unanimità. Il ddl, come ha spiegato la capogruppo Pd, nella stesura originale prevedeva una serie di sostegni straordinari per la cultura per il periodo pandemico. Ma, nonostante le richieste delle categorie, ha affermato, oggi manca il requisito dell’emergenza e quindi le norme non sarebbero state sostenibili. Ora, così come emendato, il ddl, che ha ricevuto un sì trasversale dalla commissione, riconosce in norma la natura dei piccoli musei etnografici e la loro costituzione in rete con una copertura finanziaria delle iniziative.

Si prevede, inoltre, l’introduzione del sistema bibliografico trentino in quello nazionale. Oggi, paradossalmente, il patrimonio bibliografico della nostra provincia risulta nelle banche dati internazionali ma non in quella nazionale. Infine, un altro emendamento precisa che i direttori dei musei provinciali vengano selezionati secondo le norme sul personale Pat, ma sentito il parere dei Cda. Inoltre, i direttori, se vorranno partecipare alle selezioni, dovranno dimostrare di avere competenze specifiche in materia museale.

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