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CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * ASSESTAMENTO BILANCIO: « 10 MILA GLI EMENDAMENTI DEPOSITATI PER MODIFICARE IL DDL 157, VERRÀ ESAMINATO LA PROSSIMA SETTIMANA »

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19.22 - giovedì 21 luglio 2022

Quasi 10.000 gli emendamenti depositati per modificare l’assestamento del bilancio provinciale che il Consiglio esaminerà la prossima settimana

Sono poco meno di 10.000 (9.869) gli emendamenti, quasi tutti firmati da consiglieri provinciali di minoranza, depositati entro il termine previsto dal regolamento (oggi a mezzogiorno), per modificare il disegno di legge 157 relativo all’assestamento del bilancio della Provincia proposto dalla Giunta e che dalla settimana prossima, a partire da lunedì, impegnerà ogni giorno il parlamento trentino nella consueta maratona dell’esame conclusivo in aula. La maggior parte degli emendamenti ha carattere ostruzionistico mentre meno di 40 mira a migliorare il provvedimento e la destinazione dei 577 milioni di euro di questa manovra di metà anno.

A consegnare il pacchetto più consistente, di ben 5.000 emendamenti, è stato Filippo Degasperi di Onda Civica Trentino, che ne ha presentato 13 di merito per chiedere che nella deduzione dell’addizionale regionale Irpef si tenga conto del reddito complessivo e non solo del reddito imponibile e dall’altra per estendere la deduzione anche agli anni 2023 e 2024.

Altre proposte di modifica di Degasperi riguardano la formazione professionale e propongono il libero accesso al quarto anno, che il dirigente scolastico preposto sia scelto dall’albo dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e formative e che ci sia un numero massimo di iscritti per classe come previsto nelle altre scuole. Ancora, un emendamento punta a riconoscere un contributo straordinario ai docenti delle istituzioni scolastiche e formative per l’acquisto di libri di testo e per la formazione (corsi di aggiornamento, ecc) e un altro al riconoscimento di un contributo anche per il 2023 agli insegnanti delle scuole musicali. Infine Degasperi vorrebbe una modifica della legge sull’urbanistica per promuovere l’utilizzo delle vasche di accumulo dell’acqua piovana e una correzione della tassa di soggiorno in modo da permettere di cumulare in un anno i 10 giorni nei quali può essere applicata l’imposta.

Paolo Zanella (Futura) ha depositato circa 2100 emendamenti ostruzionistici cui si aggiungono alcuni di merito nei quali chiede di aumentare fino a 28.000 euro la deduzione per il calcolo della base imponibile per l’esenzione dell’addizionale Irpef, di utilizzare entro un mese 25 dei 100 milioni di euro del fondo emergenziale proposto dalla Giunta, a sostegno del potere d’acquisto perso dalle famiglie, per adeguare al costo della vita le quote dell’assegno unico provinciale e innalzamento dell’icef per accedervi, per estendere la destinazione del “bonus Covid” anche ai professionisti delle Rsa, per stanziare fondi adeguati alla copertura dei costi sensibilmente aumentati delle cooperative che si occupano di servizi sociali, anche per innalzamento salari, in attesa del rinnovo contrattuale. Infine Zanella propone di finanziare con l’assestamento del bilancio la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili e di aumentare il fondo che alimenta il contributo all’affitto sul libero mercato vista la mancanza di alloggi Itea disponibili.

Il Patt ha presentato con Demagri e Dallapiccola 1.600 emendamenti ostruzionistici e 10 di merito, alcuni dei quali firmati anche da Ossanna, che chiedono 3.300.000 euro per riconoscere l’indennità dovuta a causa di malattie infettive anche al personale delle Rsa, 100.000 euro per limitare la diffusione delle scrapie, 2.000.000 di euro per realizzare rifugi in legno per i pastori, un’integrazione della legge provinciale 3 del 2020 per prevedere possibili contributi anche agli operatori che gestiscono gli impianti natatori, l’avvio di una sperimentazione propedeutica a una legge che introduca lo psicologo di base, la richiesta che entri in vigore senza modifiche a partire dal 12 agosto prossimo la legge provinciale sulla ludopatia con il distanziamento delle sale gioco dai luoghi sensibili, l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone attualmente impiegate nel settore del gioco d’azzardo, lo stanziamento di 240.000 euro perché il nuovo bando sugli impianti natatori includa con appositi criteri anche le 6 società private di gestione esistenti, l’aumento di 100.000 del contributo erogato alla Sat per la manutenzione ordinaria dei sentieri.

Sono poi 1.270 gli emendamenti firmati dai consiglieri del Partito democratico del Trentino, anche in questo caso quasi tutti ostruzionistici mentre altri 29 di merito riguardano il sostegno a famiglie, singoli e anziani esclusi dai primi aiuti messi a disposizione dalla Giunta Fugatti, i sostegni alle imprese per il miglioramento tecnologico ai fini del risparmio energetico, gli aiuti al settore turistico per aumentare il livello di competenza e competitività ai fini di una riqualificazione dell’offerta, gli investimenti per evitare e perdite dagli acquedotti, gli aiuti agli allevatori e a favore della zootecnia e del comparto latte, la promozione della partecipazione dei lavoratori e la rappresentanza nella governance delle imprese per aumentare la qualità del lavoro, gli investimenti per garantire asili nido gratuiti, l’incremento delle risorse per l’istruzione e in particolare per la formazione professionale in termini di assistenza, i maggiori investimenti in ambito sanitario, e infine l’accesso al credito per le imprese avviati dai giovani e dalle donne. Il Pd propone anche un emendamento per permettere di utilizzare come depositi e anche a fini commerciali le strutture agricole dismesse, risorse a sostegno della cooperazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale, il riconoscimento normativo del Comun General de Fascia.

Alex Marini (Misto-5Stelle) non ha presentato emendamenti ostruzionistici ma solo di merito per proporre di aumentare la soglia del reddito annuo entro la quale si ha diritto all’esenzione fiscale dall’addizionale Irpef, il finanziamento di progetti speciali per potenziare e rendere accessibile a tutti l’attività sportiva nelle scuole anche utilizzando le strutture nelle fasce orarie in cui sono chiuse, l’imposizione di soglie massime nelle tariffe di ingresso delle famiglie alle piscine (ad es. 15 euro) che beneficiano di contributi pubblici provinciali, una “carta acquisti” per permettere alla Provincia di erogare sussidi alle famiglie che ne hanno diritto vincolando l’aiuto all’acquisto di prodotti locali di aziende che rispettano l’ambiente e i diritti dei lavoratori. Infine Marini chiede di prevedere che la conferenza dei consultori degli emigrati trentini venga convocata almeno una volta all’anno (dal 2017 non si è più riunita) e di aumentare i poteri e il ruolo di controllo politico dei consultori.

Con cinque emendamenti all’assestamento i tre consiglieri di Fratelli d’Italia chiedono di tutelare le sale da gioco attendendo, per l’attuazione della norma provinciale sulla ludopatia da cui è previsto il distanziamento di 300 metri dai luoghi sensibili, la legge nazionale per la prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico. Ancora, FdI propone interventi che riconoscano e premino l’attività svolta al di fuori dell’orario di lavoro dal personale infermieristico e valorizzare le professioni sanitarie per fronteggiare la carenza emergenziale di queste figure nelle Apsp e nelle Case di comunità. Alre modifiche proposte da FdI propongono di destinare un milione di euro quest’anno e 500.000 euro sia nel 2022 che nel 2023 per la sistemazione della rete idrica dei Comuni, di sostenere finanziariamente la promozione della ricettività e dell’offerta turistica accessibile (già oggetto di un ddl di Ambrosi) e infine di aggiungere risorse al fondo territoriale di solidarietà per permettere ai cavatori di porfido una detrazione del 70% dell’Irap dovuta alla Provincia.

Quattro, infine, gli emendamenti presentati da Pietro De Godenz (Upt), il primo per permettere di destinare a foresteria dei lavoratori del turismo non residenti nelle località in cui sono occupati le strutture disponibili, il secondo per sostenere gli alpeggi finanziando a questo scopo gli allevatori con 1.800.000 euro nel 2022 e 900.000 euro nel 2023 e 2024, il terzo per estendere anche agli operatori delle Rsa l’indennità una tantum per l’attività svolta nel periodo del Covid riconosciuta nell’assestamento ai colleghi dell’Apss, e infine maggiori risorse a sostegno della pratica sportiva nonché degli eventi sportivi.

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