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CONSIGLIO PAT * SECONDA COMMISSIONE: « INCENTIVI ALLE IMPRESE / AUDIZIONE SINDACATI, MAGGIORE COINVOLGIMENTO E PROCEDURA NEGOZIALE »

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17.31 - mercoledì 11 gennaio 2023

In seconda Commissione audizione sindacati. Sono riprese nel pomeriggio di oggi presso la seconda Commissione di Luca Guglielmi le consultazioni a tre disegni di legge in materia economica, il 164 dell’assessore Achille Spinelli, il 52 del consigliere del PD Alessandro Olivi e il 124 del consigliere Giorgio Leonardi (Forza Italia). L’organismo ha ascoltato i sindacati, mentre Camera di commercio e Consiglio autonomie locali hanno fatto pervenire le osservazioni scritte che alleghiamo.

Organizzazioni sindacali: maggiore coinvolgimento e procedura negoziale. Le sigle sindacali intervenute (Walter Alotti (Uil), Andrea Grosselli (Cgil) e Michele Bezzi (Cisl), hanno illustrato i contenuti di un documento trasmesso alla Commissione (allegato), concentrandosi in particolare sul ddl 164, di modifica della legge 6, un passaggio considerato importante e necessario, perché le norme sono datate e nel corso degli anni l’autonomia ha consolidato le proprie prerogative, ma ha anche stabilito che i meccanismi di sovvenzione siano unicamente a carico della finanza pubblica locale secondo discipline che la stessa Pat adotta. Inoltre, la rapida transizione accelerata dalla pandemia ha comportato trasformazioni tecnologiche e di automazione per tutti i settori. Accanto a questo ci sono due temi centrali da considerare: da un lato la questione demografica che produce un impatto notevole sul mercato del lavoro e dall’altro la sostenibilità ambientale, un argomento ormai non più eludibile e che incide necessariamente sulle attività economiche e sulla competitività. I sindacati hanno espresso rammarico per la mancata apertura di un dialogo reale da parte della Giunta, che ha riservato loro, a livello istituzionale, solo un paio di ore. Il disegno di legge non affronta a loro avviso in maniera sufficiente i temi posti all’attenzione e l’auspicio è di poter avere un’ulteriore interlocuzione con la Giunta su alcuni aspetti sostanziali, elencati nel documento.

Oltre a sottolineare l’importanza di assegnare una maggiore centralità alle parti sociali, i sindacati chiedono che gli incentivi siano vincolati a obiettivi di qualità e stabilità del lavoro, oltre che alla certificazione della sostenibilità ambientale delle produzioni. Questo a loro avviso è necessario per i grandi cambiamenti in atto e perché si sta discutendo di una revisione sostanziale della legge vigente. Si chiede poi l’eliminazione o almeno il ridimensionamento delle agevolazioni Irap “non selettive e a pioggia” previste dalla normativa provinciale vigente e In riferimento all’art. 24, la procedura che di fatto sostituisce la preesistente procedura negoziale, si richiede di stabilire le modalità di coinvolgimento delle parti sociali, i requisiti per la sottoscrizione del patto e le tipologie di impegni cui i soggetti beneficiari sono sottoposti. Per quanto riguarda l’art. 26 coerentemente all’accordo firmato in data 29 novembre 2022 da Cgil Cisl Uil del Trentino e Coordinamento provinciale imprenditori, si chiede la modifica della disposizione adeguandola a quanto già previsto dalla disciplina provinciale dell’Irap per quanto riguarda l’applicazione dei contratti collettivi. Per quanto riguarda il ddl 52/XVI si concorda in particolare con le disposizioni che perseguono l’obiettivo di incentivare l’addizionalità degli investimenti delle imprese.

Michele Bezzi ha ribadito l’importanza di studiare forme di coinvolgimento dei sindacati, a tutela e miglioramento delle relazioni industriali e a salvaguardia della qualità dei rapporti di lavoro, per evitare una deriva pericolosa e non perdere attrattività. Importanti in questo senso anche i riferimenti ai contratti di lavoro e alle regole ad essi sottese. No ad investimenti a pioggia, quanto piuttosto agevolazioni date con selettività, a vantaggio dei lavoratori e di tutta l’economia del territorio.

Walter Alotti ha aggiunto una valutazione politica, constatando che si tratta dell’ennesima esclusione delle organizzazioni sindacali da ogni concertazione e partecipazione rispetto alle politiche industriali e sociali del territorio. Crediamo che l’incentivazione vada supportata da garanzie per lavoratori e famiglie, ha sottolineato: quella applicata dalla Giunta è “un’ideologia liberale spinta”, tanto da non tenere conto dei positivi accordi stipulati con le parti datoriali maggiormente rappresentative (l’ultimo dei quali, del tutto ignorato, risale al 29 novembre scorso). L’ennesima sconfitta per noi, ma prima o poi ci si renderà conto che questa sarà una sconfitta per tutti, perché porterà ad un arretramento non solo economico delle aziende e di conseguenza dei lavoratori e delle lavoratrici.

Il consigliere Alessandro Olivi (PD) ha osservato che sarebbe un gran peccato che una riforma delle misure di sostegno alle imprese non accolga il tema della concertazione in forma convinta e sostanziale e non come un orpello/vincolo. Rischiamo di approvare una legge arretrata rispetto alla maturità che le parti sociali hanno dimostrato di avere, ha aggiunto, concludendo che nessuna impresa deve avere paura delle clausole sociali o delle procedure negoziali, anzi: tutte le imprese traggono vantaggio da un innalzamento della qualità complessiva.

 

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