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CONSIGLIO PAT * QUARTA COMMISSIONE: « “SPAZIO ARGENTO” DAL 1° GENNAIO IN TUTTO IL TRENTINO, CON PARERE FAVOREVOLE »

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19.37 - martedì 13 settembre 2022

Spazio Argento dal 1° gennaio in tutto il Trentino con il parere favorevole della IV Commissione

L’estensione all’intero territorio provinciale di Spazio Argento, il sistema del welfare anziani introdotto dalla legge 14 del 2017, che la Giunta ha proposto con una delibera costituita da “Linee guida”, ha ottenuto oggi il parere favorevole della Quarta Commissione permanente con i tre voti favorevoli espressi da due consiglieri di Fratelli d’Italia e dalla rappresentante della Lega. Astenuti gli esponenti del Pd, di Futura e del Patt che hanno criticato il metodo poco coinvolgente e la scarsità del finanziamento inizialmente previsto. Ad illustrare ai commissari i contenuti del documento elaborato sulla base della sperimentazione di Spazio Argento attuata fin’ora in tre territori della provincia corrispondenti ad altrettante Comunità – Giudicarie, Primiero e Val d’Adige – è stata l’assessora alla salute e politiche sociali insieme ai dirigenti del suo dipartimento, Giancarlo Ruscitti e Federica Sartori.

 

Le critiche dei sindacati e l’introduzione dell’assessore

In apertura il presidente della Commissione ha segnalato la nota ricevuta dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che lamentano difetti sia di metodo, ritenendo insufficiente il coinvolgimento degli attori interessati, sia per la scarsità delle risorse messe a disposizione dalla Giunta per l’avvio di Spazio Argento in tutta la provincia. L’assessore ha esordito ricordando di aver ottenuto su queste Linee di indirizzo il via libera del Consiglio delle autonomie locali. Ha aggiunto che la delibera tiene conto delle osservazioni raccolte da tutti i soggetti e gli organismi competenti, a partire dalle Comunità di valle, dal Comitato di programmazione sociale, al quale partecipano anche i sindacati, e dalla Consulta della salute. Osservazioni che sulla base del report sulla sperimentazione fornito dalla Fondazione Demarchi, sono state elaborate dall’apposito gruppo di lavoro del Dipartimento salute e politiche sociali. L’assessore ha sottolineato come il periodo di sperimentazione di Spazio Argento abbia coinciso con quello della pandemia, che se da un lato ha condizionato il processo di attuazione non ha però impedito di acquisire i risultati che alla fine sono emersi permettendo di proporre queste Linee di indirizzo. Dunque – ha concluso – il passo dell’estensione di Spazio Argento a tutto il Trentino è stato preceduto da un lavoro lungo e importante da cui è giustificato.

 

Un modello di cura territoriale affidato alle Comunità di valle

La dirigente Sartori ha presentato i punti cardine della delibera con alcune slide (allegate) riassuntive del percorso fatto, che evidenziano i punti cardine della messa a regime sulla base della sperimentazione nei tre territori interessati, con lo sviluppo di modelli di cura territoriali e il coinvolgimento dei soggetti a sostegno della domiciliarità degli anziani. La titolarità delle funzione è in capo ai servizi sociali delle Comunità che dovranno predisporre le condizioni organizzative funzionali a una buona integrazione socio-sanitari. Le Comunità che decideranno di Rilevante è il raccordo tra la messa a regime di Spazio Argento e le missioni 5 (coesione e inclusione) e 6 (salute) del Pnrr, la coerenza con la riforma dell’Apsp e la riforma istituzionale da poco approvata. Altri punti cardine: l’equilibrio tra trasversalità della riforma da un lato e peculiarità territoriali di cui si terrà conto, dall’altro; e il monitoraggio dell’implementazione del modello in tutto il Trentino per poter introdurre possibili adeguamenti nei prossimi anni. Sei le funzioni chiave di Spazio Argento: integrazione, gestione operativa, comunicazione, segretariato sociale, presa in carico e monitoraggio.

 

La governance, i tempi e le risorse. Incentivi in caso di gestione associata

Tre i livelli di governance: il livello provinciale con il Tavolo tecnico, il livello intermedio con la Cabina di regia e il livello locale con le Equipe di Spazio Argento. La delibera individua la possibilità per queste Equipe territoriali di gestire le funzioni di Spazio Argento in forma associata. In questo caso è previsto un incentivo economico della Provincia per il primi due anni. Le sedi principali di Spazio Argento saranno presso le Comunità di valle ma sono previsti altri punti accesso periferici e le Case della Comunità. L’apertura minima settimanale di Spazio Argento per le funzioni di presa in carico e segretariato andrà dalle 20 ore nei territori con popolazione anziana di età maggior o uguale a 65 superiore a 10.000 abitanti, di 15 ore con popolazione tra 5.000 e 10.000 e di 10 ore con popolazione fino a 5.000. Sarà garantita la continuità di collaborazione con Apss per le funzioni connesse a Spazio Argento mentre le funzioni di Uvm e Centro diurno anziani rimangono in capo ad Apss. L’attivazione di Spazio Argento a regime in tutto il territorio provinciale scatterà il primo gennaio 2023. La Fondazione Demarchi assicurerà supporto metodologico e di costruzione degli strumenti di mappatura dei bisogni e di analisi delle reti territoriali. Tra l’ottobre e il dicembre di quest’anno si completerà il percorso di sperimentazione di Spazio Argento nei tre territori interessati mentre nelle altre Comunità si procederà a istituire la Cabina di regia, a realizzare l’analisi del contesto con la mappatura dei bisogni e a predisporre la rete di stakeholder, a identificare il personale da includere nelle equipe territoriali e a individuare gli obiettivi prioritari per il 2023. Infine per il il finanziamento di Spazio Argento, il il 2022 si provvederà con le risorse rimanenti nel fondo vincolato già assegnate all’Apss secondo i criteri di riparto tra le Comunità e dal 2023 la Provincia interverrà con risorse strutturali sui capitoli di competenza delle autonomie locali, per un importo annuale di 2.138.500 euro, oggetto di possibili revisioni successive in base all’andamento dell’attuazione nei territori.

 

Il punto debole sul quale lavorare: l’integrazione socio-sanitaria

La dirigente ha evidenziato che i principali punti deboli emersi dalla sperimentazione di di Spazio Argento sui quali occorre invece lavorare molto riguardano l’integrazione socio-sanitaria sia dal punto di vista organizzativo che delle risorse. La delibera mette a fuoco questi aspetti per superare le criticità. La titolarità di Spazio Argento è dei servizi sociali delle Comunità di valle. Il filo rosso che attraversa la delibera è la funzione standard che riguarda tutti i territori insieme alla scelta di tener conto anche delle peculiarità locali.

 

Ruscitti: seguiremo l’andamento della riforma ascoltando le associazioni

Il dirigente Ruscitti ha evidenziato l’ottima collaborazione garantita dalle Comunità di valle per l’avvio di Spazio Argento con un coinvolgimento molto partecipato. La rivisitazione da parte dell’Apss è andata di pari passo. Il dirigente ha segnalato la disponibilità a verificare l’andamento della riforma nei prossimi due anni per eventuali correttivi ascoltando le associazioni interessate.

 

Il Pd: sembrano essere venute meno le motivazioni della riforma del 2017

Il Pd ha ricordato che quando nel 2017 il Consiglio provinciale approvò la riforma, questa nasceva dalla constatazione di un’emergenza epocale costituita dal cambiamento demografico. Vi furono per questo 150 incontri spesso anche tecnici che portarono all’impostazione della riforma. A questi si aggiunsero i confronti consiliari su questa scelta giudicata di importanza primaria e prioritaria. Si trattava poi di passare all’attuazione della riforma. A giudizio del Pd oggi sembra sia venuto meno l’afflato e si sia ridotta la tensione per la riuscita di questa riforma. L’impressione è che vi sia stato un percorso burocratico mentre per obiettivi così ambiziosi occorreva promuovere un coinvolgimento e una condivisione maggiori nei soggetti interessati. Secondo i dem il presidente della Commissione ha banalizzato le critiche delle organizzazioni sindacali riguardanti il metodo seguito per arrivare alla delibera. Anche gli esiti emergenti dal report della Fondazione Demarchi sulla sperimentazione vanno analizzati attentamente. Si tratterà di valutare se coinvolgere di più anche i soggetti del Terzo Settore e non solo la parte istituzionale. Sarà anche opportuno verificare le condizioni di partenza in ogni singolo territorio in termini di servizi rivolti agli anziani. Infine secondo il Pd le risorse previste dalla Provincia appaiono parametrate sulle esigenze di alcuni anni fa e non aggiornate rispetto ai bisogni di oggi, specialmente se si vogliono implementare il co-housing e il servizio domiciliare, che ne richiederanno di più.

 

Futura: riforma priva delle condizioni e piena solo di buoni propositi

Futura ha lamentato un coinvolgimento solo parziale della Commissione e di aver potuto vedere solo ora il report della Fondazione Demarchi da cui emergono delle criticità. Serviva prima della delibera un lavoro più strutturato puntando sull’adeguamento dei sistemi informativi. Diversamente restano solo dei buoni propositi senza le risorse necessarie per poter avviare una riforma di questa portata. Vi è anche la necessità che gli operatori del settore accedano agli atti e ai dati. Futura ritiene che questa riforma sia difettosa per la frammentazione dei servizi che si occupano del mondo degli anziani. Osserva poi come sia previsto un unico punto di raccolta della domanda della popolazione anziana, mentre il problema è elaborare nuove risposte. Difficile capire anche, per Futura, cosa significhi gestione associata da parte di più comunità di valle, sostenuta da incentivi provinciali e la creazione di una sede unica con più punti di accesso. Anche per Futura le risorse previste dalla Giunta appaiono scarse. Come scarso è il coinvolgimento dei sindacati e dalle consulte incontrate ma che ora chiedono di essere riascoltate. Se qualcuno degli attori non secondari del sistema chiede di essere sentito, la richiesta andrebbe soddisfatta. Infine nel piano di comunicazione di SA Futura chiede che vengano coinvolti anche i servizi ospedalieri, che dovrebbero essere informati rispetto agli interventi erogati nei territori.

 

Il Patt: ovviare alla mancanza di interazione tra sistemi informatici

Il Patt ha ricordato di aver creduto fortemente in Spazio Argento fin dal 2017 ma ha aggiunto che le Linee di indirizzo destano molte perplessità. La prima riguarda il coinvolgimento visto che ben 14 direttori e presidenti di Apsp hanno rivelato di non essere stati consultati. La difficoltà di non avere sistemi informatici che non interagiscono tra loro impedisce di condividere i dati. Occorre quindi approfittare di questa riforma per superare finalmente questi limiti. Il Patt ha poi chiesto se vi sia distinzione o meno tra chi dovrà prendere in carico gli anziani e quelli che si occupano di famiglie problematiche, e se il personale di Spazio Argento sarà lo stesso delle Uvm e di altri servizi attivi nei distretti. Infine secondo il Patt Spazio Argento non dovrebbe ridursi a un supermercato di prestazioni diverse ignorando la persona nella sua complessità e interezza. E si tratta di capire se queste Linee di indirizzo lasciano ad ogni Comunità la possibilità di strutturare poi il proprio specifico modulo di intervento oppure no, perché in questo secondo caso non sarebbero più Linee di indirizzo.

 

La Lega: si pensi anche alle risorse per approntare le sedi di Spazio Argento

La Lega ha giudicato positivamente le Linee di indirizzo proposte dalla Giunta per Spazio Argento, dove si chiarisce che l’approccio alla persona anziana è unitario e integrato, sociale e sanitario, con una presa in carico a 360 gradi. La governance consente ai territori di dotarsi di personale aggiuntivo in modo da soddisfare gli specifici bisogni locali. Quanto ai finanziamenti, per la Lega ci sono già e altri aggiuntivi sono previsti per il prossimo anno. Si dovrebbe però specificare che le sedi devono essere non solo individuate ma anche approntate per poter partire con l’inizio dell’anno prossimo. I finanziamenti erogati dalla Provincia potranno aumentare in base alle richieste che emergeranno dai territori. Appare chiaro infine, per la Lega, che i dati dovranno essere resi disponibili per dare agli utenti le risposte che chiedono.

FdI: manca un riferimento alla componente infermieristica di Spazio Argento

Fratelli d’Italia ha chiesto quanti anziani sarebbero interessati a Spazio Argento, se è stato quantificata l’entità del finanziamento della Provincia che non può limitarsi a mettere insieme i servizi ma garantire anche il loro funzionamento. Infine ha chiesto se sia sufficiente garantire l’apertura oraria minima indicata per i territori in rapporto al numero di anziani. Manca, infine, per Fdl, un riferimento alla componente infermieristica del personale a disposizione di SA.

 

Ruscitti: anche infermieri a capo dei distretti.

Il dirigente Ruscitti sui sistemi informativi ha ricordato la profilazione dei dati avviata con il Covid saltando alcune barriere imposte dalla legge sulla pivacy e il finanziamento del governo Draghi per arrivare a un cablaggio di case di riposo, ospedali, gli ospedali e strutture private accreditate della provincia da completare nel 2024-2025 con la gestione di Trentino Digitale. Il Pnrr finanzia la missione 6 sulla sanità e le cronicità perché vi sia un fascicolo sanitario e sociale con l’obiettivo di ridurre il ricorso troppo frequente agli ospedali e l’istituzionalizzazione nelle Rsa che, comunque, la Provincia conta di rendere più accoglienti e sbarrierate. Nella lettura del fascicolo delle persone anziane saranno coinvolte tutte le professioni sanitarie per individuare tempestivamente le patologie e le criticità. L’impianto di Spazio Argento è prettamente sociale e le Comunità di valle indicheranno alla Provincia ciò di cui avranno bisogno. Quanto al finanziamento, oggi la Provincia già interviene a supporto delle zone più periferiche e deboli. Infine le figure professionali degli infermieri per Ruscitti non sono affatto sottovalutate dall’attuazione di SA, che anzi sono considerate un riferimento fondamentale e potranno dirigere i distretti. L’Apss – ha ribadito il dirigente – non è affatto l’attore principe di Spazio Argento perché questo modello affida un ruolo centrale ai servizi sociali. Quanto al rapporto con Upipa, l’associazione è stata sempre invitata agli incontri sul territorio. La volontà è di interessare Upipa anche ai servizi diurni rivolti agli anziani al di fuori delle Rsa. Quanto ai sindacati Cgil, Cisl e Uil sono stati sempre coinvolti in tutti gli incontri.

 

Sartori: Spazio Argento non per fragili ma per sviluppare l’invecchiamento attivo

La dirigente Sartori ha infine fornito risposte puntuali alle domande poste dai consiglieri Sulla governance ricordando che è di natura sociale per dare centralità alla dimensione territoriale anche se lavora in termini di integrazione forte con l’Apss, dando alle Comunità di valle un ruolo di coordinamento perché abbiano una titolarità effettiva. L’integrazione socio-sanitaria si fa sulle funzioni e quindi su una collaborazione tra operatori sociali e sanitari nell’esercizio delle funzioni proprie di ciascuno. L’Uvm rimane nell’Apss. Il finanziamento di quest’anno – ha ribadito – è un primo sostegno economico una tantum e servirà alle Comunità per allestire le sedi nelle quali attivare Spazio Argento dal primo gennaio. Spazio Argento – ha precisato la dirigente – non vuol’essere la struttura che si occupa dell’anziano con fragilità ma della popolazione anziana in generale, per cui i destinatari degli interventi saranno le persone anziane da coinvolgere per promuovere insieme a loro percorsi di invecchiamento attivo. Le equipe di Spazio Argento lavoreranno sulle funzioni per mantenere gli interventi attualmente in essere e a renderli più vari, definendo non solo i bisogni ma anche risposte diverse. Quanto alle famiglie multiproblematiche, Sartori ha rassicurato sul fatto che se la centratura sarà sugli anziani interverrà Spazio Argento, altrimenti se ne occuperanno i servizi sociali preposti. Sul numeri delle persone interessate a Spazio Argento, Sartori ha segnalato che gli attuali dei servizi socio-assistenziali per anziani sono 6.000. La prospettiva è di migliorare i servizi e la loro copertura aumentando anche gli utenti coinvolti in Spazio Argento. A una domanda del Patt la dirigente Sartori ha risposto che si lavorerà a una cerniera tra servizi sociali e sanitari con una forte presenza dell’Apss sui territori per promuovere una gestione unitaria.

 

Il Pd si astiene perché auspica che si recuperino le ragioni profonde della riforma

Il Pd ha preannunciato la propria astensione su questa delibera a significare l’invito e l’auspicio perché si vada a ricercare la ratio profonda della riforma del 2017, che era stata approvata in modo trasversale perché frutto di un lungo lavoro. Ha osservato che da allora ad oggi si poteva comunque fare di più per attuare la legge. E ha ribadito che per Spazio Argento dovrebbero essere coinvolti tutti i soggetti interessati comprese le famiglie perché si arrivi ad integrare le risorse per garantire un supporto adeguato. Si tratta di dare risposte a lungo termine alla società che rischia di collassare per fronteggiare l’emergenza anziani. Occorre che questa sia considerata e sentita come priorità per cambiare passo e fornire risposte prima possibile.

 

L’assessore: mai usato il Covid come giustificazione di ritardi

L’assessore ha risposto al Pd sottolineando che certo il Covid ha creato difficoltà alle Apsp e al sistema sanitario, ma non è mai stato considerato un pretesto dalla Giunta per rallentare l’attuazione della riforma. La sperimentazione ha rappresentato un grande lavoro di sintesi, anche se i dubbi e i problemi quando si realizza un cambiamento di questa portata sono leciti e rimarranno sempre, nonostante i tanti incontri realizzati sul tema Spazio Argento sia nella precedente legislatura sia di recente. Quanto all’insufficienza delle risorse, si terrà conto di tutte le osservazioni e le verifiche che emergeranno dai territori. La Giunta era stata criticata per non aver fatto partire Spazio Argento in questi ultimi anni – ha concluso – ma oggi vi sono le condizioni ed è arrivato il momento di attuare fino in fondo questa riforma. L’esponente del Pd ha replicato precisando che un conto era la riforma e un altro è la sua attuazione. Per la quale servono adeguamenti come si poteva modificare anche la legge visto che nel frattempo è cambiato il mondo.

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