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CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « VARIAZIONE BILANCIO, PER I SEGRETARI CGIL CISL UIL AUDIZIONE INUTILE »

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16.59 - mercoledì 26 aprile 2023

Variazione di bilancio, audizioni in Prima commissione. Mattinata di audizioni nella Prima commissione, presieduta da Vanessa Masè della Civica. Il tema all’ordine del giorno: il ddl numero 177 di variazione di bilancio presentato dalla Giunta. Se la Camera di commercio ha fatto sapere per iscritto di non avere osservazioni, i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno lasciato sala Lenzi dopo aver criticato il metodo utilizzato dalla Giunta e aver parlato di un’audizione inutile. I lavori sono proseguiti con l’audizione dei rappresentanti degli Imprenditori e di Allevatori, Contadini, Agricoltori e Coldiretti. Al termine della mattina Giorgio Tonini (Pd) ha anticipato l’assenza delle minoranze durante la prosecuzione dei lavori nel pomeriggio, come protesta contro quella che ha definito una forzatura insensata.

La Camera di commercio: nessuna osservazione. Un ordine del giorno denso di audizioni e interventi: questi i lavori della Prima commissione di Vanessa Masè (La Civica) di questa mattina sul disegno di legge di variazione del bilancio. Il parere della Camera di commercio di Trento, primo punto dei lavori in programma, è arrivato in forma scritta in cui si riferiva l’assenza di osservazioni in relazione ai contenuti di diretto interesse e/o competenza.

Cgil, Cisl, Uil: audizione inutile, presenti solo per rispetto istituzionale. Le organizzazioni sindacali, rappresentate dai segretari Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil), hanno preso la parola brevemente prima di lasciare la sala Lenzi, per parlare di un’audizione del tutto inutile, visti i tempi. Grosselli ha parlato di un tentativo di svuotare di senso il Consiglio provinciale, di un passaggio grave, un modo di fare a cui si è già assistito lo scorso autunno. Si svilisce l’autonomia del territorio, ha aggiunto: le risorse in oggetto non sono private della Giunta provinciale, sono il frutto del lavoro delle lavoratrici e lavoratori. L’autonomia significa trasparenza nell’uso delle risorse, ha aggiunto, e le procedure sostanziano l’esercizio delle competenze. I sindacalisti hanno quindi rimandato i consiglieri alla relazione inviata alla Commissione e detto di ritenere di terminare così la loro audizione.

La presidente Masè ha sottolineato che la giornata di oggi sarebbe comunque potuta essere l’occasione per rappresentare istanze e necessità. Un’affermazione a cui ha risposto Grosselli, che ha detto di sentirsi preso in giro e che ha rivendicato l’opportunità di discutere dei temi. Walter Alotti ha detto che la presenza odierna è dovuta solo al rispetto dell’istituzione, del Consiglio e dei consiglieri provinciali, ma che si ritiene che il comportamento della Giunta sia assolutamente irrituale: sono quattro anni che vengono presentate variazioni di bilancio fatte all’ultimo momento e strumentali al vento che tira in quel momento. Anche Michele Bezzi ha parlato di una presenza, stamattina, dovuta al rispetto delle istituzioni: sarebbe stato bello poter intervenire e poter portare un contributo su qualcosa. Dispiace per un’occasione persa. Grosselli ha infine sottolineato l’assenza in quel momento di una rappresentanza della Giunta. L’assessore Achille Spinelli ha preso poi parte ai lavori della Commissione da remoto.

Il dibattito sulle assenze
Dopo l’uscita dalla sala Lenzi dei sindacalisti, il consigliere del gruppo Misto Ugo Rossi ha chiesto di rappresentare da parte della Commissione alla Camera di commercio il fatto che la sua assenza sia stata un’occasione persa. Almeno i sindacati sono venuti, ha detto, e rappresentano interessi privati, la Camera di commercio invece è finanziata dalla Provincia e non viene: cosa stiamo qui a fare? Si è quindi rivolto alla presidente Masè chiedendole se per lei andasse bene così, la quale ha risposto di non poter obbligare gli auditi a presentarsi. Rossi ha criticato l’operato della presidente, in difesa della quale sono intervenuti Alessandro Savoi (Lega) e Mara Dalzocchio (Lega): non si può obbligare un audito a presentarsi, hanno ribadito. Masè ha ripetuto le proprie parole rivolte ai sindacati e precisato di non aver parlato in negativo.

Pallanch: ok al ddl, ma con integrazioni
Roberto Pallanch ha parlato a nome del Coordinamento provinciale imprenditori ed ha affermato che nel complesso il giudizio del Coordinamento sul ddl è favorevole, salvo alcune osservazioni. La prima proposta di integrazione riguarda la possibilità di prevedere delle agevolazioni sui tributi, in particolare l’Imis, per i proprietari che stipulino locazioni a uso transitorio destinate ai lavoratori stagionali, in particolare nei Comuni con alta densità di strutture ricettive. La seconda proposta mira a introdurre agevolazioni fiscali in caso di recupero delle strutture alberghiere dismesse e rifunzionalizzazione degli immobili in foresterie per dipendenti del settore turistico, ma non solo, ad esempio anche dell’industria. Quindi i plateatici: la richiesta in questo caso è di uniformare la normativa provinciale, che prevede la scadenza del regime semplificato al 30 giugno 2023, a quella nazionale, che vede la proroga sino al 31 dicembre prossimo. Ancora, Pallanch si è fatto portavoce della richiesta di uniformare dal 2024 la disciplina provinciale con quella nazionale sugli immobili “merce”. Il Coordinamento ha quindi espresso parere favorevole sulla previsione di finanziare con il Fondo di sviluppo locale gli interventi sul territorio di Baselga di Pinè sottolineando l’importanza di un accordo di programma.
Pallanch ha inoltre espresso la preoccupazione per diversi settori economici sul rallentamento del Pil rispetto alle previsioni e sulla realizzazione dei progetti per il Pnrr, anche se in Trentino pare si proceda celermente. Sarebbe importante, ha concluso Pallanch, un confronto con il Governo e le parti sociali su questi temi in sede di assestamento di bilancio, in particolare sull’utilizzo degli avanzi di gestione.

Busato: le sfide, assenza di lavoratori, Pil e cambiamento climatico
Il direttore generale di Confindustria Roberto Busato ha ricordato che a novembre sono state rinviate decisioni significative rispetto a risorse disponibili ma non assegnate, da portare quindi in assestamento. Dopo il Covid, ha proseguito, c’è stata una ripresa di tutti i settori, ma con l’ultimo trimestre 2022 e nel primo trimestre 2023 si è vista una frenata dovuta all’inflazione che pesa, ad esempio, sul cartario e sul trasporto. Positivo, ha precisato, è l’allentamento sull’inflazione dovuto al rientro dei costi energetici. Poi ha individuato tre sfide: la prima riguarda il calo demografico, la mancanza di lavoratori e la gestione dei flussi migratori in entrata. La seconda è legata alla destruction tecnologica: non si può pensare di dare incentivi ad aziende che non hanno un futuro, gli sforzi vanno concentrati sui settori che nei prossimi anni saranno in grado di generare Pil, ha detto. Il terzo tema individuato è il cambiamento climatico: secondo Busato vanno estesi gli incentivi per l’efficientamento energetico degli immobili. La sfida indicata è quella di intercettare tutte le abitazioni e i siti produttivi. Servono investimenti, ha concluso, per la riduzione di sprechi di acqua.

Il direttore di Asat: Pinè, passo di responsabilità
Davide Cardella ha riportato la posizione degli Albergatori: la vera sostanza sarà nell’assestamento di bilancio, auspichiamo di avere tempo, non ristretto, per discutere ciò di cui c’è bisogno. Sul ddl ha sottolineato l’importanza della leva fiscale dell’Imis che consente di aggredire le difficoltà che ci sono sul territorio. Il riferimento a Pinè: tutti conoscono la vicenda e il passo di responsabilità fatto rispetto a un’opera che avrebbe gravato sul bilancio provinciale per i prossimi anni. È importante un piano di sviluppo condiviso con e per il territorio che potrebbe agganciare il traino per le olimpiadi, fatto che si auspica per tutte le valli del Trentino.

Confesercenti: il nodo personale
Aldi Cekrezi, direttore di Confesercenti, ha invitato ad agire velocemente e con lungimiranza oggi in vista di uno sviluppo futuro. Ha indicato il problema del personale: non si venga a dire che non si riconosce un compenso adeguato perché non è vero in Trentino, a differenza che a livello nazionale, ha detto, il problema c’è però sul terziario nel post-pandemia e va risolto.

Confcommercio: proroga sui plateatici
Massimo Travaglia (Confcommercio) è tornato sulla questione plateatici auspicando la proroga del regime semplificato fino al 31 dicembre.

Le domande
Paolo Zanella (Futura) ha parlato di un misunderstanding di base: forse non è chiaro che la Provincia ha intenzione di usare questa manovra di bilancio per anticipare la destinazione dell’avanzo del bilancio. Ma tutto ciò, ha rilevato, non c’è nel ddl di cui si sta parlando, gli operatori chiedono più tempo che non ci sarà perché l’intenzione della Giunta è di arrivare in Aula e intervenire con un maxiemendamento che nessuno avrà visto. L’assessore Spinelli ha fatto la cortesia di girare una nota in cui dice dove andranno i soldi, fatta però di generiche voci di spesa, ha aggiunto il consigliere. I temi posti dal Coordinamento, ha proseguito Zanella, sono condivisibili, sono prioritari, ma in questa manovra di bilancio non ci sono.
Vanessa Masè ha sottolineato la presenza in remoto dell’assessore Spinelli.
Ugo Rossi l’ha descritta come positiva ed è quindi tornato a parlare della variazione di bilancio: il rispetto, ha detto, è importante; sarebbe bene poter discutere con dei numeri quantomeno stimati, se non certificati. A questo punto dell’anno è inverosimile pensare che la Giunta non sappia l’ammontare dell’avanzo di bilancio (secondo Rossi attorno ai 300 milioni di euro). Il consigliere ha chiesto quindi, rispetto alla carenza di lavoratori, se preoccupazione potrebbe derivare dalle decisioni del governo nazionale sulle protezioni speciali. Quanti sono i lavoratori in Trentino in protezione speciale?

Ha risposto Pallanch ha detto di aver appreso dai giornali la possibilità che la Giunta possa intervenire sul bilancio con un emendamento, ma di aver tenuto anche in considerazione quanto era stato detto in fase di approvazione di bilancio, che le problematiche avrebbero ottenuto attenzione qualitativa e quantitativa in sede di assestamento. Ci si aspetta un confronto con il governo provinciale, ha ribadito. Sul nodo lavoratori, ha affermato, come Coordinamento si è detto che i flussi non sono sufficienti alla copertura del fabbisogno. La protezione speciale? Non ci sono numeri ufficiali. Servirà una forma di regolarizzazione di lavoratori che ne hanno usufruito e ne usufruiscono e che non potranno essere rispediti nell’illegalità.
Cardella ha parlato di 3.800 permessi a livello nazionale per la protezione speciale, se rapportato al Trentino non dovrebbe rappresentare un problema.

Rossi ha chiesto ancora un parere su un’eventuale richiesta di Trentino e Alto Adige di una norma di attuazione che introduca una sperimentazione locale sulle politiche di immigrazione: visto il contesto virtuoso, si potrebbe supplire allo Stato, ha detto. Si potrebbe essere sperimentatori nel tema dei flussi: sarebbe gradito al sistema delle imprese?
Alex Marini (5 Stelle) è tornato sulla questione alloggi per i lavoratori, ricordato che a Bolzano si è cercato di rispondere ponendo un limite massimo alle abitazioni da destinare al turismo: forse varrebbe la pena di porre un limite? Sui cambiamenti climatici ha detto che l’economia sta facendo poco per imporre un cambio radicale, tra le politiche da promuovere ci sarebbe quella della riqualificazione degli edifici. Oltre alle critiche, ha detto Marini, si sono sentite poche proposte: il Coordinamento ha elaborato o elaborerà una strategia? ha chiesto. Sulla questione acqua il consigliere ha ricordato che sarà nominato un commissario nazionale che avrà anche voce anche sulla realtà trentina e chiesto la posizione del Coordinamento.
Pallanch ha anticipato che ci sarà un confronto interno sul tema dell’autonomia. Ha citato il concetto di autonomia dinamica proposto da Durnwalder: ci sono tante questioni che in passato non sono state oggetto di riflessione, la domanda del consigliere Rossi ha risposta positiva, si deve vedere di allargare le competenze trentine. Ha risposto a Marini dicendo che le politiche di efficientamento degli edifici vanno assolutamente perseguite. Busato ha affermato che non è vero che sul tema ambientale le aziende hanno fatto poco, ovviamente tutto ciò dal privato dovrebbe essere allargato anche al pubblico. Sul tema dell’acqua Busato si è detto convinto che l’autonomia in ciò possa essere un valore e debba avere voce in capitolo. Cekrezi ha ricordato l’esperienza del condominio green: era un anticipo del Superbonus, va ripristinato subito.

Agricoltori e allevatori: attenzione al problema acqua
Paolo Calovi (Cia) ha fatto riferimento all’Imis sui terreni a destinazione urbanistica coltivati dagli imprenditori agricoli, una tassa iniqua, ha detto, che non viene applicata altrove. Ha parlato inoltre delle aziende agricole dell’altopiano di Pinè e ricordato che, senza l’agricoltura, anche il turismo fa fatica a vivere. Ha fatto quindi riferimento alla necessità di investimenti importanti per quanto riguarda il tema acqua: servono bacini, ha ricordato.
Per Coldiretti è intervenuto Gianluca Barbacovi che ha espresso sostanziale parere favorevole sul ddl e la necessità di poter inserire nella legge sull’agricoltura ciò che esula dal Psr. Sulla questione idrica ha sottolineato la necessità di pensare a soluzioni, invasi, bacini. Anche Giacomo Broch (Federazione provinciale allevatori) ha chiesto una legge 4 più strutturata.

 

Le domande: bacini per l’acqua e orso- Vanessa Masè ha chiesto un approfondimento sul tema degli invasi e sulle iniziative in corso. Ha risposto Barbacovi, sottolineando che i progetti in corso riguardano soprattutto la conduzione, mentre quello che serve è un piano di bacini. Perché al momento si immagazzina l’11% dell’acqua piovana e di fronte a inverni sempre meno nevosi bisogna intervenire. Bisogna avviare un progetto provinciale. Bisogna accelerare, il tema è fondamentale per colture arboree, vite e zootecnia.
Alex Marini ha ricordato la progettazione della diga per il Vanoi e chiesto un giudizio da parte degli operatori appena uditi sull’opportunità di affrontare il tema orso tramite un tavolo.

Broch ha risposto ricordando il suo no alla partecipazione al tavolo. Quel che è successo in val di Sole, è convinto, deve far ragionare sul punto a cui si è arrivati. Il presidente ha detto che ora i ragionamenti li farà nelle sedi politicamente riconosciute. Sulla questione orso Barbacovi ha detto che è fondamentale mettere in campo tutta la prevenzione possibile. Una volta che ciò sarà stato fatto e ci si renderà conto che la convivenza è impossibile bisognerà intervenire agendo con un piano per la riduzione. Calovi ha detto che sulla diga del Vanoi non sono ancora circolati progetti. Sull’orso ha detto che chi vive nelle terre alte in questo momento si sente abbandonato: si parla tanto dell’orso e non della disgrazia avvenuta purtroppo; i trentini più che di tavoli in questo momento hanno bisogno di risposte. Bisogna trovare un equilibrio, ha affermato, se si vuole salvare questo progetto, come si fa con gli ungulati.

Giorgio Tonini (Pd) è tornato sul tema acqua e su quello dell’orso: si tratta di due emergenze, ha affermato, che non sono tali, sono questioni note da anni. L’idea che tutto debba essere affrontato inseguendo i problemi anziché affrontarli fa poi rimanere con il fiato corto. Così non si governa, ha proseguito, si amministra in maniera sincopata e i problemi divengono sempre più grandi: quale problema vero può essere affrontato in un arco semestrale? Nessuno. Se non si semina non si raccoglie. Così invece si continuerà a ridurre la politica a propaganda. Insieme bisognerebbe invece ragionare per allungare l’orizzonte della prospettiva. In conclusione dei lavori della mattinata, sempre Tonini ha dichiarato che la presenza della minoranza è stata assicurata nonostante il modo di lavorare inaccettabile: si sta facendo un assestamento al buio, non si lavora così. Tonini ha detto di capire il ciclo politico, ma si sarebbe potuto anticipare la manovra immediatamente dopo aver avuto il rendiconto, con i numeri in mano; non si capisce cosa ci guadagni la maggioranza. Non si può continuare a sostenere questa sceneggiata, la discussione su questo ddl finto, ha concluso. Ha parlato di una forzatura senza senso e anticipato l’assenza dei consiglieri di minoranza ai lavori del pomeriggio.

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