News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA TN-AA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: « PROSEGUITA LA MANOVRA FINANZIARIA / VOTATO IL RENDICONTO CON 5 VOTI FAVOREVOLI – TRE CONTRARI – UN’ASTENSIONE »

Scritto da
13.17 - mercoledì 12 luglio 2023

Manovra finanziaria della Provincia. Prosegue l’esame in Commissione. Votato il rendiconto. E’ proseguita nella mattina di oggi presso al prima Commissione di Vanessa Masè (La Civica), la discussione sulla finanziaria della Provincia, l’ultima della legislatura, che approderà in aula nella sessione di fine luglio. Sono intervenuti in discussione generale Alex Marini, Alessandro Savoi, Paolo Zanella, Ivano Job. Messo in votazione è stato approvato con 5 voti favorevoli, tre contrari (Tonini, Zanella, Rossi) e un’astensione (Marini), il disegno di legge 183 (rendiconto), il primo dei tre documenti che compongono la manovra. Nel pomeriggio di oggi, a partire dalle 14.30, sarà discusso l’articolato degli altri due testi in esame, il 184 (assestamento) e il 185 (bilancio di previsione).

Marini: manovra complessa, criticabile su molti fronti
Alex Marini (Misto-5 Stelle) ha osservato che la manovra è molto complessa, difficile da implementare e molti dei temi andrebbero affrontati con percorsi autonomi. Per cominciare: la programmazione delle politiche pubbliche proposta nei primi articoli andrebbe a suo avviso discussa in una sede dedicata. A questo riguardo, in via generale emerge la logica di semplificare per ottenere un’impostazione più lineare ed efficiente. Quello che manca è la definizione dei criteri che devono essere adottati per i piani e i tempi per completare la programmazione. Non abbiamo contezza rispetto alle priorità, anche perché servirebbe maggiore trasparenza e la possibilità di valutare e misurare, ovvero quella che in ambiente anglosassone è definita accountability. Un aspetto che balza all’occhio sull’organismo di valutazione del sistema è la definizione “indipendente”, quando appare evidente la dipendenza diretta dalla provincia: il rischio è che sia un organismo ridondante controcanto del potere esecutivo che deve trovare una validazione formale a quanto realizzato. La leva fiscale è poco valorizzata per l’importanza che può avere in ambito locale e viene trattata in modalità svincolata dalle politiche di sviluppo, prime su tutte le dinamiche sociali e ambientali: un tema complesso, che però si deve fare lo sforzo di affrontare, magari considerando elementi di corresponsabilità e compartecipazione degli operatori economici e della cittadinanza nelle scelte. Sugli usi civici occorrerebbe fare qualcosa in più, ragionando in termini di una riforma complessiva per assicurare forme finanziarie per il mantenimento del patrimonio naturale, come ad esempio un protocollo di finanza locale specifico.

Critiche per il bypass ferroviario e risorse che potrebbero essere più utilmente indirizzate su welfare ambiente e servizio pubblico. Lo straniero, che rappresenta l’8% della popolazione, non è solo forza lavoro e per integrarlo nella comunità va incluso, studiando uno strumento di rappresentanza delle loro istanze per integrarle nel sistema di concertazione delle politiche pubbliche: questo andrebbe anche a vantaggio nostro, prevenendo i problemi e senza erodere spazi decisionali alla comunità trentina. Capitolo autonomia: la nostra specialità per Marini andrebbe tutelata rafforzando e valorizzando tutti gli strumenti che già abbiamo a disposizione, incluso il Consiglio provinciale, gli uffici di rappresentanza a Roma e a Bruxelles e non realizzando nuovi enti, come il Centro studi sulle autonomie che si prevede di introdurre. Sul tema salute non si affrontano le questioni strategiche che riguardano la funzionalità del sistema. Quanto all’edilizia popolare l’autorecupero degli alloggi a canone sostenibile è una presa in giro, qualcosa che non risolverà nulla perché uno che vive in un alloggio Itea non ha certo i soldi per intervenire strutturalmente sugli immobili. Senza contare che è una cosa vergognosa, ha letteralmente tuonato Marini, che la responsabile di Itea stia girando in lungo e in largo il Trentino a fare i proprio interessi anziché occuparsi dell’ente che e dare risposte alle gravi emergenze del settore.

Savoi: il fondo di cassa è inutilizzabile
Alessandro Savoi (Lega) ha ricordato che questo è l’ultimo atto finanziario della legislatura e ci sta che le minoranze facciano il gioco delle parti. Con riferimento al fondo di cassa richiamato ieri nel suo intervento dal collega Rossi, ha fugato l’equivoco che si potrebbe creare sull’opinione pubblica: ha detto che si tratta di soldi vincolati e intoccabili, che richiedono moltissimo tempo -anni- per essere impiegati e questo non è certo colpa della politica o della Giunta nello specifico. Altra cosa l’avanzo libero di amministrazione che viene appunto utilizzato.

Zanella: problemi sistemici rispetto ai quali si è fatto poco o niente
Paolo Zanella (Futura) ha replicato al collega Savoi: certamente la burocrazia nazionale e provinciale rallenta tutto, ma ci sono delle decisioni discutibili, aberranti, prese da questa Giunta, come sulla SS47, come sull’ospedale di Cavalese, come sul Not, tutte opere dove i soldi sono rimasti fermi per anni. Una parte di colpa l’avrà pure la burocrazia, ma molta la ha anche la politica. Rispetto a come è andata la consiliatura (Vaia, Covid, guerra in Ucraina), ci sono state delle emergenze mai viste, è vero, ma sono frutto di problemi sistemici e rispetto a questi cosa è stato fatto? Poco o niente. Sul clima quello che è stato fatto in oltre tre anni è solo la stesura di un Piano, che doveva essere pronto più rapidamente, affinché le azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici si potesse avviare.

Rispetto agli acquedotti non si può vivere pensando che i soldi che al Sud non riusciranno a spendere ci torneranno indietro. Stiamo parlando dell’acqua, che è una priorità assoluta. Sulla questione demografica abbiamo un problema serissimo: 100 nati di differenza da un anno all’altro e la proiezione per quest’anno parla di 400 nati in meno. Gli interventi spot per la natalità messi in campo dalla Giunta a questo proposito non producono nulla: servirebbero interventi sistemici, ma ad esempio sul tema della conciliazione, sulle politiche attive del lavoro o sull’accoglienza non è stato fatto nulla. Eppure ce lo chiedono le imprese. Altri temi non affrontati a dovere sono quello delle diseguaglianze, la dimensione reddituale bassa rispetto al costo della vita che sta impoverendo le famiglie. Su questo servirebbe investire ed usare tutte le leve possibili. Sulla scuola è motivo di preoccupazione l’aumento costante dei ragazzi con bisogni speciali e disturbi dell’apprendimento: su questo dobbiamo investire, anche pensando di aggiornare i contratti (siamo indietro di due). Infine, la sanità è un vero disastro: abbiamo meno medici che altrove e la soddisfazione di bisogni nella popolazione è passata dal 75% nel 2020 all’attuale 51%, il minimo storico, sotto il livello di tutto il nord Italia! C’è evidentemente qualcosa che non va.

Ci sono persone che non possono permettersi le visite private e devono attendere sei mesi per avere poi delle diagnosi infauste: non è stato fatto niente, abbiamo abbandonato le persone, manca totalmente un pensiero politico. Infine il catastrofico capitolo del disagio abitativo: famiglie con figli messe per strada perché non abbiamo riqualificato gli alloggi Itea. La questione dell’autorecupero può avere un senso, ma certamente solo per una quota di utenti. Se c’è in prospettiva una revisione delle politiche abitative, nel frattempo si congeli la situazione, ha suggerito. Serve lavorare sulla leva fiscale, inserendo dei differenziali sensati che favoriscano i canoni concordati, anche in considerazione che sono raddoppiate in un anno le persone che spendono più del 40% del potere di acquisto per l’affitto. Zanella ha annunciato sul tema casa numerosi emendamenti, nella speranza che qualche proposta migliorativa del sistema possa venire accolta. Quanto al tema dell’orso (e del lupo) si è augurato che non diventi “un’arma di distrazione di massa”.

 

Job: momento di grave difficoltà, chiusura di legislatura complicata
Ivano Job (misto-Coraggio Italia) ha riconosciuto il grandissimo lavoro svolto in questi anni difficili dall’assessore Spinelli. Tuttavia ha criticato la spaccatura creata da alcune iniziative, come ad esempio il bonus 100 euro. C’è una grave divisione economica e una difficoltà politica perché fanno comodo le liti e gli scontri. E i cittadini ne fanno le spese, colpiti dall’inflazione preveniente da speculazioni non più gestite dalla politica. La politica moderna, quella di questi ultimi anni, subisce purtroppo la forza delle grandi multinazionali o delle società più egemoni economicamente e ad oggi le difficoltà anziché diminuire aumentano. Quanto alla nostra Provincia, siamo in chiusura di una legislatura complicata. Abbiamo assistito a situazioni di difficoltà e questa amministrazione non ha colto occasioni importanti. Anche con la Commissione speciale Vaia siamo partiti bene ma poi non abbiamo proseguito allo stesso modo. Il Trentino è abituato troppo bene, rallentare anche a seguito di congiunture estranee alla Provincia non è semplice e si potrà superare questo periodo cambiando il modo di fare politica: non si può sempre dire di no, ci si deve confrontare di più. Sul tema orso sembra che tutti abbiano la soluzione, ma sappiamo che non è facile e che il lavoro è ancora lungo, ma sopratutto sul territorio c’è forte criticità e astio che vanno mitigati. Ancora, ha fatto un riferimento al gassificatore di Pergine e a situazioni simili che si dovrebbero evitare in futuro, esprimendo apprezzamento per il ruolo svolto da Appa nella vicenda. Infine sul tema dei bacini montani ha espresso soddisfazione per l’annuncio di nuove assunzioni, proponendosi di chiederne conto in aula all’assessora Zanotelli.

 

Masè: possiamo rivendicare un lavoro importante
la presidente dell’organismo Vanessa Masè (La Civica) ha colto l’occasione di questa seduta per ringraziare i commissari e gli uffici per il prezioso lavoro di questi anni, non sempre semplice. E’ stata una palestra significativa, ha aggiunto, e mi sembra che abbiamo lavorato bene. Sull’assestamento ha concordato nella lettura di alcuni macro temi e nel riconoscerne l‘urgenza: la natalità, l’invecchiamento, la casa, le retribuzioni dei lavoratori, il lavoro femminile ecc. Ho cercato di contribuire alle politiche della Giunta in termini di proposta, ha detto, ovviamente dalla declinazione di questi temi è emerso quanto la chiave di lettura sia diversa tra le diverse anime del Consiglio. Come maggioranza possiamo rivendicare, ha concluso, un lavoro importante sulle politiche della famiglia, ove abbiamo tentato strade nuove e messo in campo interventi importanti, resi poi stabili e strutturali.

 

La replica di Spinelli
L’assessore Achille Spinelli ha replicato rispetto ad alcuni spunti/critiche sollevati dagli interventi in discussione generale: circa l’aumento dei prezzi ha precisato che non ci sono elementi per dire che il 2024 possa costituire un problema. Le dinamiche economiche hanno mostrato un’economia reattiva e resiliente ed un’ampia capacità di crescita. Quella di destinare molte risorse all’infrastrutturazione del territorio è una scelta politica forte che ha l’obiettivo di riattivare il volano economico e sappiamo di quanto questo ci sia bisogno, ha notato. Quanto all’economia definita asfittica, che non decolla, con occupazione spenta, Spinelli ha invitato a leggere il Defp e i dati ricostruiti da Ispat che rivelano valori assolutamente positivi che per quanto possano sfuggire alle politiche dell’ultimo quinquennio, raccontano che le politiche di questa maggioranza hanno puntellato il sistema economico e dato spinta all’occupazione. In particolare, sull’occupazione femminile, citata come intervento di valore, la prospettiva ce la stiamo dando, così come ritengo una sfida importante quella di puntare ed investire sull’università di Trento e sulla crescita e il radicamento delle competenze. Le agevolazioni Imis sono state considerate utili e l’applicazione spetta ad ogni singolo comune. Quanto alle riforme, si è rivolto a Tonini, anche se non vengono considerate tali, tante nuove iniziative in ambito innovazione, lavoro, politiche economiche, costituiscono delle vere riforme. Infine, Spinelli ha detto che su semplificazione e costo della pubblica amministrazione vanno concentrati attenzione e sforzi.

Il voto
La Commissione ha quindi messo in votazione i tre articoli del disegno di legge 183 (rendiconto) e lo ha approvato con 5 voti favorevoli, tre contrari (Tonini, Zanella, Rossi) e un’astensione (Marini).

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA TN-AA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.