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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA – POMERIGGIO: « CONCLUSA LA TRATTAZIONE ULTIME INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA »

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16.35 - martedì 6 giugno 2023

Question time in Consiglio provinciale. Nel pomeriggio si è conclusa la trattazione delle ultime interrogazioni a risposta immediata.

Giorgio Leonardi (Forza Italia)
A che punto siamo con il nuovo “Depero”?
Il consigliere di Forza Italia ha chiesto alla Giunta di conoscere lo stato di attuazione del progetto della nuova sede, attesa da anni, dell’istituto d’arte “Depero” di Rovereto.
La risposta: Con riferimento alla realizzazione della nuova sede del Liceo artistico “F. Depero” a Rovereto, l’assessore Tonina ha comunicato che è in corso di ultimazione la redazione del progetto esecutivo che presumibilmente sarà approvato e inviato all’appalto entro giugno del corrente anno. L’importo complessivo finanziato ammonta a 16.637.000 euro, dei quali circa 13 per lavori a base d’asta. Terminate le operazioni di appalto, è ragionevole pensare di consegnare i lavori tra la fine del corrente anno e l’inizio del prossimo.
La replica: Il consigliere di Forza Italia ha ringraziato per la risposta che ha ritenuto soddisfacente. Mi auguro che i tempi vengano rispettati e che ci sia un’attenta supervisione in tal senso da parte della Giunta.

 

Bruna Dalpalù (FdI)
Cosa si pensa di fare per contenere i lupi?
La consigliera di FdI ha chiesto alla Giunta quali siano le azioni promosse fino ad oggi per contenere il crescente numero di lupi nelle valli trentine.
La risposta: L’assessora Zanotelli ha premesso di avere più volte dato comunicazione sul tema in aula e in altre sedi. Non ci siamo limitati ad attendere il piano nazionale, ha ribadito, ma assieme alla Provincia di Bolzano abbiamo chiesto un piano sperimentale che non abbiamo ritenuto soddisfacente e sul quale abbiamo avanzato una serie di osservazioni di modifica sostanziale di alcuni passaggi, con riferimento ai quali stiamo attendendo una risposta. Il numero dei lupi è in costante aumento, ha ammesso Zanotelli e le esigenze della popolazione sono trasversali. Questo è certamente un tema molto delicato, rispetto al quale qualcosa è mutato nel contesto europeo. Stiamo agendo con consapevolezza e serietà, ha concluso, consci del contesto in cui ci troviamo ad operare, senza dimenticare il filone sul settore agricolo e zootecnico per quanto rigaurda il supporto e le opere di prevenzione.
La replica: Dalpalù ha ringarziato per la risposta ed ha aggiunto di aver letto sui giornali che in Provincia di Bolzano si sta aprendo la caccia ai lupi. Vista la pericolosità rappresentata dai branchi di questi anumali sarebbe forse il caso di parlare anche di questo.

 

Ivano Job (Coraggio Italia)
Quante famiglie hanno ricevuto il bonus energia e quale la spesa totale?
Il consigliere di Coraggio Italia ha chiesto alla Giunta, al termine del periodo utile per inviare le domande per il bonus energia, quante famiglie abbiano richiesto questo bonus in maniera telematica, quante lo abbiano ricevuto automaticamente e a quanto ammonti la spesa totale.
La risposta: L’assessore Spinelli ha premesso che questo tipo di bonus segue una serie di interventi di politiche per fronteggiare il caro bollette che sono state gestite all’interno del meccanismo dell’assegno unico. Detto questo risultano presentate 979 domande mediante il modulo online, di cui 892 potenzialmente ammissibili a beneficio. La spesa complessiva ammonta a 160.560 euro. Al momento è però in corso la verifica delle autocertificazioni dei richiedenti e dunque il dato finale potrebbe essere diverso. Quindi, tenendo conto del bonus erogato tramite sconto in bolletta, i dati sono i seguenti: 159.048 beneficiari per il bonus erogato tramite sconto in bolletta per un totale di 28 milioni 640, 892 soggetti per il bonus da erogare in forma monteria per 160.560.
La replica: Il consigliere Job ha ringraziato per la risposta, anche se rimane qualche domanda che riguarda i trentini che non hanno potuto accedere al bonus.

 

Katia Rossato (FdI)
Bypass ferroviario, chi si occupa della campagna di verifica sugli edifici?
La consigliera di Fratelli d’Italia ha fatto riferimento alla notizia, apparsa sui quotidiani locali, secondo cui sarebbe in corso una campagna di verifica su una ventina di edifici nelle zone più prossime al cantiere della circonvallazione ferroviaria di Trento. Ha chiesto alla Giunta, in riferimento a questa campagna di verifiche, a quale soggetto quest’ultima sia affidata, quali criteri vengano usati nelle analisi e quali siano le zone presenti e future oggetto di monitoraggio.
La risposta: L’assessore Tonina ha premesso che campagna di verifiche consiste nella definizione dei cosiddetti testimoniali di stato, ovvero una perizia giurata corredata da documentazione fotografica ed eventuali elaborati grafici, che documenta fedelmente lo stato e le condizioni dei luoghi che è utile redigere, ad esempio, tra le parti interessate prima di un lavoro invasivo, in modo tale da conservare memoria della situazione “ante operam” e di
conseguenza escludere la possibilità che danni procurati nel corso dell’esecuzione possano essere ingiustamente presentati come già esistenti prima dell’inizio degli stessi.
In considerazione dell’importanza dell’opera, I’appaltatore ha in carico questa verifica preventiva dello stato dei luoghi che riguarda gli edifici più prossimi alle aree di cantiere. È infatti interesse delle parti in causa accertare le condizioni ante operam al fine di disporre di dati oggettivi per la quantificazione degli eventuali danni che dovessero essere arrecati agli immobili nel corso dei lavori. L’attività si concretizza attraverso la sottoscrizione di un verbale redatto in contraddittorio nel corso della visita all’interno delle unità immobiliari degli edifici interessati. Le zone interessate da questa attività sono quelle in corrispondenza degli imbocchi delle gallerie.
La replica: Personalmente credevo che le analisi si potessero fare lungo tutto il tracciato, ha replicato Rossato, confermando la forte preoccupazione dei cittadini.

 

Ugo Rossi (Misto)
Orsa JJ4, quale corrispondenza Pat-Ministero ambiente
Il consigliere del Misto ha chiesto alla Giunta di conoscere il contenuto della corrispondenza tra la Pat e il Ministero dell’Ambiente o Ispra dal marzo 2021 all’aprile 2023 in relazione all’orsa JJ4.
La risposta: L’assessora Zanotelli ha ripercorso i fatti dal 2020:
– 22 giugno 2020 aggressione con ferimento di due persone sul monte Peller
– 29 agosto 2020 falso attacco a due forestali
– 22 giugno 2022 violento falso attacco a un biker
– 24 giugno 2020 ordinanza del presidente per la rimozione di Jj4 (abbattimento)
– fine giugno-inizio luglio 2020 raffica di ricorsi al Trga delle associazioni animaliste e, il 4 luglio, del Ministero dell’Ambiente che ha chiesto con una lettera alla Provincia di sospendere l’ordinanza
– 10 e 31 luglio 2020 sospensione dell’ordinanza da parte del Tar (che esclude l’ipotesi abbattimento)
– 11 agosto 2020 ulteriore ordinanza della Provincia per passare alla cattura dell’animale
– seconda metà di agosto 2020 nuove impugnazioni sulla seconda ordinanza da parte delle associazioni animaliste, a cui la Provincia resiste
– 16 settembre 2020 pronunciamento del Tar favorevole alla Provincia e successivo appello al Consiglio di Stato da parte delle associazioni animaliste
– 12 ottobre 2020 il Consiglio di Stato sospende definitivamente la seconda ordinanza, in seguito il Tar si adegua (aprile 2021)
– 4 ottobre 2021 nuova valutazione sulla pericolosità dell’animale da parte della Provincia: per la Provincia la pericolosità rimane immutata; richiesta a Ispra per un parere sull’abbattimento
– 4 novembre 2021 parere Ispra negativo sulla rimozione
– 15 luglio 2022 nuova richiesta di parere a Ispra per rivalutare la pericolosità in funzione della rimozione (visto l’attacco ad un biker) e nuovo parere negativo dell’Istituto
– 5 ottobre 2022 terza richiesta a Ispra di parere per l’abbattimento dal momento che la sterilizzazione non è ritenuta congrua
– 21 ottobre 2022 terzo e ultimo parere negativo di Ispra che non ritiene sufficientemente motivata la richiesta di rimozione
– 5 aprile 2023 l’incidente mortale nei boschi di Caldes
– 8 aprile 2023 prima ordinanza del presidente della Provincia
– 13 aprile 2023 seconda ordinanza del presidente della Provincia che integra e modifica la prima alla luce dell’identificazione dell’orso, disponendo l’abbattimento dell’orso nel minor tempo possibile
– 14 aprile 2023 decreto del Tar numero 19 che dispone la sospensione dell’efficacia della prima ordinanza limitatamente all’abbattimento
– notte tra il 17 e il 18 aprile 2023 cattura di Jj4 e trasferimento nel recinto del Casteller
– 18 aprile 2023 decreto del Tar numero 49 che dispone la sospensione dell’efficacia della seconda ordinanza in relazione all’abbattimento
– 19 aprile 2023 acquisizione del parere di Ispra depositato agli atti al Tar che evidenzia la piena coerenza dell’abbattimento rispetto a quanto contenuto nelle linee guida tecniche in materia e a quanto riportato nel Pacobace
– 20 aprile 2023 ulteriore parere di Ispra depositato agli atti al Tar, attribuendo il comportamento di Jj4 al livello massimo di pericolosità
– 27 aprile 2023 decreto del presidente della Provincia numero 10 che recepisce il parere di Ispra, come richiesto dal Trga e autorizza la rimozione tramite abbattimento
– 1 maggio 2023 decreto del Trga numero 52 che dispone la sospensione dell’efficacia del decreto numero 10 intimando alla Provincia di depositare diversa documentazione relativa ai trasferimenti di orsi, nonché alle aree resesi disponibili e potenzialmente in grado di ospitare l’orsa
– trattazione collegiale dell’incidente cautelare – camera di consiglio del 25 maggio 2023
La replica: Il consigliere Rossi ha detto di aver capito bene l’excursus e si è detto soddisfatto della risposta, ma si è riservato di andare a leggere le lettere di Ispra, perché ha detto che gli consta che i pareri negativi lo siano nelle conclusioni, ma non lo siano così tranchant per come sono scritti. Si è di fronte a un’orsa pericolosa, una Provincia che per tre volte dice che l’orsa è pericolosa e poi si ferma perché nella giurisprudenza serve il parere di Ispra, ha detto Rossi. Se la Provincia è responsabile della sicurezza delle persone e considera un’orsa un parere perché la si lascia circolare lo stesso? Una domanda che nulla ha a che vedere con responsabilità penali, ma che pesa come un macigno dal punto di vista della gestione politica.

 

Alessandro Olivi (Pd)
Quale programmazione per lo sviluppo dell’Ateneo trentino?
Il consigliere del Pd ha chiesto alla Giunta cosa intenda fare per garantire la programmazione e lo sviluppo dell’Ateneo trentino anche attraverso la revisione dei patti con lo Stato, senza limitarsi a dichiarare che i 22 milioni necessari per coprire gli ulteriori costi non sono sostenibili. Quali sono gli strumenti messi in campo per garantire la programmazione e lo sviluppo dell’Università?

La risposta: Ha risposto l’assessore Tonina che ha ricordato il principio di garanzia per il finanziamento per l’ateneo e il primo atto di indirizzo 2012-2014 per l’università e ricerca successivo alla delega statale in materia di università che ha quantificato le risorse destinate alla quota base in 108.208.600 euro, calcolati come somma della componente statale (80 milioni) e della componente provinciale (derivante dal consolidamento della quota di Accordo di programma destinata al finanziamento di iniziative di natura ricorrente al netto della quota premiale). Di seguito l’assessore ha dato lettura della tabella allegata al decreto legislativo 421 del 2010 di quantificazione degli oneri delega che servì a determinare gli 80 milioni. L’incremento della quota base dal primo atto di indirizzo è pari al 5,37%, ha proseguito. Ha segnalato che dal 2026 la quota base, per effetto del consolidamento della quota programmatica dedicata alla scuola di medicina sarà incrementata di 4.820.000 euro. In riferimento all’adeguamento degli oneri della delega è già calendarizzato nelle prossime settimane un incontro presso il Ministero dell’Università che servirà a chiedere l’apertura di un tavolo tecnico che consenta di riallineare gli oneri definiti del 2011 all’evoluzione del sistema ordinario di finanziamento delle Università, ha anticipato il vicepresidente. Tonina ha affermato che è doveroso evidenziare che l’evoluzione dei finanziamenti a livello statale ha modificato radicalmente le modalità di attribuzione delle risorse mantenendo sostanzialmente invariata la cifra destinata alle risorse non vincolate e favorendo invece la quota premiale (attualmente pari a circa il 30% del finanziamento) in relazione ai risultati conseguiti dagli atenei e valutati da Anvur. Per quanto riguarda l’edilizia universitaria l’Ateneo è escluso in modo esplicito dall’art. 12bis del DL 91/2017 dal riparto del “fondo per l’edilizia universitaria e per le grandi attrezzature
scientifiche” (cap. 7266) istituito con la legge 537 del 1993. Considerata l’evoluzione degli interventi statali nel settore si ritiene opportuno una revisione dell’elenco dei fondi a cui l’ateneo non può accedere ed in tal senso è già stata formulata una specifica richiesta da parte della Provincia con nota datata 15 luglio 2022, a tutt’oggi in attesa di riscontro dal Ministero.
La replica: Olivi si è riservato la facoltà di approfondire i dati forniti. Ha descritto la risposta come molto burocratica.

 

Vanessa Masè (La Civica)
Attacchi alle arnie, quali azioni dopo il confronto con le associazioni apistiche?
La consigliera della Civica ha fatto riferimento gli attacchi alle arnie e alla richiesta da parte delle associazioni di apicoltori di revisione dell’articolo 85 del regolamento di esecuzione della lp 15 del 2015 (che fissa una soglia minima di 40 arnie in proprietà per la realizzazione di ricoveri). La consigliera ha ricordato l’impegno assunto, nella seduta del Consiglio del 4 maggio scorso, dall’assessore competente ad attivare nel breve periodo un momento di confronto con gli apicoltori e ha quindi chiesto alla Giunta come intenda procedere alla luce del recente incontro avuto con le associazioni apistiche.
La risposta: L’assessora Zanotelli ha riferito di aver fatto tutti i passaggi di confronto. Si sta lavorando, ha proseguito, con il Servizio faunistico e il Dipartimento dell’assessore Tonina sulla modifica del regolamento per consentire la deroga al numero di arnie in zone dove insiste l’orso. I lavori sono in corso, ha precisato, ma bisogna tenere conto che assieme alle Bienenhäuser serve un recinto elettrificato.
La replica: La consigliera Masè ha parlato di una risposta efficace: è quello che si aspettano gli agricoltori. La presenza di recinti non è messa in discussione, anche se gli orsi la mettono in discussione. L’azione deve essere coordinata. Secondo Masè, se saranno consentiti moduli da 20 si riuscirà a trovare il modo per proteggere il lavoro degli agricoltori.

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