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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA POMERIGGIO: « APPROVATA LA LEGGE SPINELLI – OLIVI – LEONARDI CON 27 SÌ ED UN ASTENUTO (MARINI 5 STELLE) »

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17.40 - mercoledì 28 giugno 2023

Consiglio, approvata la legge Spinelli – Olivi – Leonardi. La legge 6 sugli incentivi alle imprese va in pensione dopo 24 anni. E’ stato approvato con 27 sì e un astenuto (Marini 5 Stelle) il disegno di legge unificato Spinelli – Olivi – Leonardi sugli interventi a sostegno del sistema economico. Una norma che riforma la legge 6 del 1999 che, in questi 24 anni, è stato ricordato nel dibattito di queste ore, ha rappresentato un elemento fondamentale per lo sviluppo economico del Trentino.

Spinelli: si sta già lavorando alle norme attuative

In dichiarazione di voto l’assessore Spinelli ha ringraziato l’aula e ha detto che si sta già cercando di regolare al meglio la parte attuativa della legge per renderla subito attiva a favore delle aziende. Infine, ha augurato alla nuova legge, che tra l’altro porterà anch’essa il numero 6, di vivere altrettanto a lungo e di portare gli stessi benefici al sistema economico.

Olivi: un buon segnale al mondo del lavoro

Alessandro Olivi (Pd) ha ricordato di aver portato in Consiglio, 7 anni fa, un pacchetto di misure di aggiornamento della legge 6, anche sul piano della prima transizione ecologica e per le imprese dei giovani e femminili. Un tempo di forte dialettica politica, ma l’opposizione si espresse con una benevola astensione perché era stato fatto un lavoro di confronto prevenivo. Oggi rispetto a una legge di riforma organica il Pd vota a favore di questo ddl. Ma questo, ha aggiunto, non è consociativismo e il clima di cooperazione non significa arrendevolezza ma è frutto di un lavoro ben fatto in commissione (Olivi ha ringraziato il presidente della II commissione Luca Guglielmi) anche se lungo. Si è lavorato su un bene comune qual è il lavoro, ha aggiunto, ed essere riusciti a consegnare alle categorie una riforma di una legge importante come è stata la legge 6 è un segnale positivo da parte della politica. Una legge quadro nella quale si sono elevati a norma di legge criteri che fino ad ora sono stati assegnati alla discrezionalità della Giunta. Si è segnato un patto sulla qualità tra imprese e lavoratori, ha affermato Olivi, senza dimenticare produttività da una parte e dall’altra la qualità dell’occupazione.

Leonardi: una legge innovativa

Secondo Giorgio Leonardi (FI) l’aula oggi ha dato un buon esempio di responsabilità su una legge che ha forti componenti di innovazione non solo in Italia ma in Europa.

Marini: tanti problemi aperti per l’economia trentina

Alex Marini (5 Stelle), citando uno studio di Confindustria, ha messo in evidenza che ci sono ambiti dell’economia trentina sui quali si deve lavorare: come la democrazia economica, il basso numero di laureati Stem, il forte impiego di energia. C’è anche il problema, che non si è affrontato, della frammentarietà delle norme che crea problemi interpretativi. Marini ha riconosciuto lo sforzo di Olivi che ha introdotto il vincolo dei contratti collettivi con un emendamento che è stato votato dall’esponente di 5 Stelle. Sui vincoli alle esenzioni e detrazioni fiscali ha ammesso che serve mantenere flessibilità, ma nella legge si dovevano introdurre criteri quadro.

Rossi: il tema più urgente è quello dell’inverno demografico

Ugo Rossi ha dichiarato il suo sì al ddl perché è giusto indirizzare risorse pubbliche alle imprese che rispettano le regole. Ma, oltre a questo, secondo Rossi, questa legge non introduce novità rispetto alla legge 6 che in questi 24 anni è stata continuamente adattata alla realtà. Rossi ha affermato che questa legge non concede nulla al presunto neoliberismo; anzi la maggioranza è statalista anche se quand’era opposizione continuasse a dire no ai contributi alle grandi imprese e a predicare tagli alle tasse che però in questi 5 anni non si sono mai visti. L’economia trentina, ha continuato, è abituata al contributo e ha ricordato che, in questa legislatura alla faccia del neoliberismo, si sono visti dare soldi ai carri per la raccolta delle mele con la scusa del Covid. Ma se vogliamo occuparci di economia, ha concluso, ci dobbiamo interessare del tema demografico perché i giovani sono un terzo rispetto a quelli disponibile negli anni 80. La natalità in Trentino, nonostante i bonus, non è ripresa e se crescessero le nascite avremmo lavoratori disponibili tra 20 anni. Significa che sull’economia c’è un enorme punto di domanda.

Una realtà ben presente a tutti gli imprenditori. Un problema che investe anche l’Alto Adige e in particolare l’Italia perché lo Stato su questo tema ha sempre nascosto la testa. Si continua a parlare di sbarchi, ma non si è mai fatto nulla per affrontare il problema della natalità. Pochissime politiche familiari e zero politiche di immigrazione. Rossi ha ricordato poi che per gli imprenditori, come hanno affermato in occasione della variazione di bilancio, questo è il problema più importante e il Trentino potrebbe essere all’avanguardia in Italia anche attraverso politiche di immigrazione. Quindi, per l’esponente del Misto, si deve andare ben oltre il discorso degli incentivi e non si può tacere sul fatto che non ci sono lavoratori. Si poteva evitare il Trentino il reddito di cittadinanza, ha detto ancora, che è stato accolto da chi oggi dice che fa schifo, anche se per l’emergenza lavoro pesa pochissimo. Il rientro di tre figli di emigrati trentini è un buon segno ma certo non si può affrontare così il tema del lavoro. L’ex presidente della Giunta ha invitato Spinelli ad attivare gli uffici, anche se siamo alla fine della legislatura, per affrontare questo problema in modo concreto e guardando avanti altrimenti l’economia trentina non ha futuro.

Zanella: mancano troppi lavoratori

Paolo Zanella (Futura) ha ricordato che, al netto dei licenziamenti dei camerieri che voglio andare a fare un lavoro più comodo, mancano all’appello 5 milioni di lavoratori quindi non si può eludere un problema di queste dimensioni.

Job: una legge che potrà far poco contro le distorsioni del 110

Ivano Job (Coraggio Italia) ha affermato che il super bonus 110 per cento ha dimostrato il suo fallimento facendo esplodere i prezzi e creando già problemi, che si faranno più acuti il prossimo anno, a tante aziende. Quindi, questa legge potrà fare poco per raddrizzare la strada che l’economia trentina ha preso.

Dalpalù: sulla mancanza di lavoratori pesano reddito di cittadinanza e Naspi

Dalpalù (FdI) ha affermato che i dai Inps dicono che fino ad aprile 2023 i nuclei con reddito di cittadinanza sono stati circa 3000 e la Naspi ha interessato 28 mila persone in un anno. Dati, quindi, che pesano sulla mancanza di lavoratori.

Cia: una legge concreta

Per Claudio Cia (FdI) la legge Spinelli – Olivi – Leonardi è concreta e porterà buoni frutti. In questa seduta, ha conclusa, sono stati approvati due ddl che riguardano il lavoro, un buon segnale per i cittadini.

L’articolato.

Sull’articolo 5 bocciato l’emendamento di Zanella (Futura)
che puntava a inserire nel ddl l’obbligo di riferire alla Commissione competenza ogni sue anni sullo stato di attuazione di questa norma.

Sull’articolo 6 Olivi (Pd) ha presentato il suo emendamento, approvato all’unanimità, che allarga a tutte le imprese l’accesso agli incentivi se vengono di rispetti i contratti collettivi. L’esponente dem ha ricordato il meccanismo di premialità contenuto nell’articolo 6 per le ditte che riducono le differenze nelle retribuzioni tra lavoratrici e lavoratori.

Sull’articolo 23 no all’emendamento Zanella che intendeva introdurre vincoli ambientali e sociali per le riduzioni Irap. E no anche a quello di Marini che intendeva delineare i parametri sociali, ambientali e in tema di transizione ecologica per accedere alla detrazione di questa imposta. Olivi ha ricordato che proprio sull’Irap, anni fa, si iniziò a fare un discorso di penalizzazione delle aziende che non applicavano i contratti nazionali. Quindi, ha aggiunto, il gruppo Pd è a favore all’introduzione di criteri selettivi. Spinelli ha condiviso l’intento di introdurre una maggiore attenzione nella concessione degli aiuti, ma, ha aggiunto, va mantenuta dinamica la possibilità di regolare l’Irap in sede di finanziaria. Se andiamo a costruire una categoria di agevolazioni, ha concluso, si rischia di fare danno all’economia, anche perché in materia fiscale non è facile passare dalla teoria alla pratica.

La discussione si è aperta nel pomeriggio con la discussione degli ordini del giorno.

 

Vanessa Masè (La Civica) – Incentivi anche alle attività finanziarie e assicurative

L’odg, approvato con 20 sì e 9 astenuti, della consigliera Masè impegna la Giunta a valutare l’inserimento del codice Ateco K, cioè le attività finanziarie e assicurative per gli incentivi per gli investimenti fissi. Accolto dalla Giunta, l’esponente della Civica ha ricordato che questo odg era già stato presentato, ma oggi è giunto il tempo con questo ddl di aprire l’accesso agli incentivi alle agenzie di assicurazione che oggi possono avere solo contributi per i veicoli.

 

Giorgio Leonardi (FI)  – Favorire il ricambio alla guida delle imprese

L’odg dell’esponente di Forza Italia, approvato con 25 sì e 4 astenuti, impegna la Giunta a valutare l’opportunità di valorizzare nella disciplina attuativa della legge l’età dei soggetti che subentrano nei casi di trasmissione generazionale d’impresa; a promuovere la costituzione, nell’ambito della convenzione con Trentino Sviluppo Spa, di un gruppo di lavoro per individuare strategie per le successione o le trasmissioni generazionali; a valutare soluzioni per la costituzione di un elenco in cui può iscriversi chi è interessato a succedere nella gestione di un’impresa, in modo da favorire l’incontro di domanda e offerta. Ottenuto il via libera dall’assessore Spinelli, Leonardi ha motivato il suo odg affermando che va favorito l’equilibrio tra l’esperienza della vecchia generazione e la visione innovativa dei giovani.

 

Alex Marini (5 Stelle) – Rendere disponibile il piano sulla razionalizzazione dei controlli

L’odg del consigliere 5 Stelle, approvato all’unanimità nella premessa e in un punto del dispositivo, impegna la Giunta, entro un mese, a rendere disponibile una relazione sul Piano di razionalizzazione dei controlli delle imprese.

 

Alex Marini (5 Stelle) – Rendere pubbliche le statistiche sulla burocrazia

Respinto con 18 no e 10 sì il secondo odg di Marini che aveva l’obiettivo di impegnare la Giunta a illustrare alla commissione competente, entro 30 giorni, le modalità di attuazione dell’odg sulla misurazione qualitativa e quantitativa dell’onere burocratico a carico di imprese e cittadini e a inoltrare, a imprese e sindacati il report di Ispat sulla misurazione del peso burocratico per imprese e cittadini alle Camere di commercio di Trento e di Bolzano per ricevere suggerimenti per la sburocratizzazione.

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