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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA MATTINA: « SÌ AL BILANCIO CONSOLIDATO DELLA PROVINCIA / DDL 37, VARIANTE AL PUP, SI RIPRENDE DALL’OSTRUZIONISMO»

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16.31 - martedì 5 novembre 2024

La mattinata in Consiglio provinciale. Ha preso il via questa mattina la sessione consiliare di inizio novembre. Dopo il rinvio della nomina di un componente del Cda dell’Opera universitaria (in attesa della conferma di una disponibilità) e delle nomine di Difensore civico, Garante dei detenuti e Garante dei diritti dei minori (interlocuzioni sono in corso), l’Aula si è concentrata sulla relazione conclusiva della Giunta delle elezioni e ha convalidato all’unanimità l’elezione dei consiglieri della 17esima legislatura. L’assessore Spinelli ha presentato il bilancio consolidato della Provincia per l’esercizio finanziario 2023: dopo il dibattito, il Consiglio ha votato la delibera di approvazione con 19 voti favorevoli e 14 astensioni. Si è quindi tornati alla trattazione del ddl 37 di variante al Pup: votata e respinta una proposta di ordine del giorno, ne mancano ancora 1.816.

 

Nomine rinviate

Primo punto all’ordine del giorno di questa mattina era la nomina, di competenza delle minoranze consiliari, di un componente del Cda dell’Opera universitaria. Il presidente del Consiglio Claudio Soini ha ricordato la disponibilità del presidente, in presenza di un nominativo, di convocare la Prima commissione anche entro giovedì. Il punto è stato rinviato su richiesta del garante delle minoranze Francesco Valduga (Campobase) che ha dichiarato che si è in attesa di una risposta rispetto a una disponibilità: se arrivasse si chiederà di poter fare una convocazione. I lavori sono stati sospesi sempre su richiesta di Valduga per permettere una trattativa tra minoranze e assessore sulle altre nomine previste al secondo punto dell’ordine del giorno (Difensore civico, Garante dei diritti dei detenuti e Garante dei minori). Prima della sospensione Paola Demagri (Casa Autonomia) ha affrontato il tema delle interrogazioni ad ora senza risposta: ha detto di sapere che il presidente Soini si è speso per sollecitare la risposta e ha riportato i numeri.

Ci sono 141 interrogazioni senza risposta, ha affermato, alcune non hanno risposta da 9 mesi: si fa nuovamente appello al presidente per un rinnovo della sollecitazione del Consiglio. Soini ha ricordato le note già inviate e si è detto disponibile a farlo ancora. Roberto Paccher (Lega) ha ricordato che si stanno aspettando le nomine delle minoranze da un anno: sarebbe opportuno, vista l’importanza degli organismi, che i nomi fossero individuati. Non è un bel messaggio verso l’esterno che dopo 11 mesi non c’è ancora l’indicazione dei nominativi, ha aggiunto. Ha risposto Valduga invitando a non fare un parallelismo tra nomine e interrogazioni e ricordando che sulle nomine dei garanti bisogna trovare una convergenza. La nomina del componente del Cda dell’Opera, ha detto invece, è arrivata da poco, si è già chiesta una disponibilità che non si è concretizzata, ma il rinvio è di una settimana, non di mesi.

Alla ripresa dei lavori il presidente Soini ha ricordato le interlocuzioni fatte e la volontà del Consiglio di prendersi tempo fino a domattina per decidere come continuare sul punto: l’idea, ha chiarito, è, se si trova una soluzione condivisa, di portare a giovedì le nomine, eventualmente chiedendo una sospensione nel corso della trattazione del ddl 37 per poter procedere con le elezioni.

 

Giunta delle elezioni: convalidata l’elezione dei consiglieri

Si è passati quindi all’esame della relazione conclusiva della Giunta delle elezioni, letta dal presidente Mirko Bisesti (Lega). Nella seduta del 23 settembre 2024 l’organo, composto da Bisesti, de Bertolini, Guglielmi, Angeli, Biada, Coppola, Kaswalder e Malfer, ha approvato le osservazioni secondo cui non si rileva nessun caso di ineleggibilità o incompatibilità per i 35 consiglieri (qui). Bisesti ha ringraziato tutti i componenti della Giunta e i tecnici per il lavoro svolto e lo stesso ha fatto Soini, dando poi lettura della bozza di delibera. Michele Malfer (Campobase) si è accodato ai ringraziamenti: non sono emerse particolari questioni, ha detto, si è fatto un grande lavoro soprattutto sulla parte tecnica e per ciò ha ringraziato i tecnici per la competenza e il certosino lavoro. Anche Demagri ha ringraziato a chi ha lavorato al documento e parlato di un atto dovuto: rendere pubblico e trasparente ed eventualmente interrompere incarichi incompatibili è la formula giusta per dichiarare ai trentini che nella disponibilità di candidarsi c’è prima di tutto questo atto.
Con 26 voti favorevoli (voto unanime) il Consiglio provinciale oggi ha quindi convalidato l’elezione dei consiglieri della 17esima legislatura.

 

Sì al bilancio consolidato della Provincia

Il bilancio consolidato della Provincia (quello che si è discusso stamattina è riferito al 2023, presentato dall’assessore Achille Spinelli) è, diciamo così, lo sguardo d’insieme, oltre che sulla stessa Pat, sui conti e sull’attività dei 15 enti strumentali; delle 8 società controllate direttamente da piazza Dante; delle 2 controllate indirettamente; delle 5 partecipate direttamente e delle 2 partecipate indirettamente dalla Provincia. In tutto 43 soggetti che compongono quello che viene chiamato il Gruppo Amministrazione Pubblica (Gap): in sintesi il settore economico, culturale e sociale collegato, diciamo così, alla “holding” Pat. Nel perimetro del bilancio consolidato vengono prese in considerazione anche le 9 Agenzie provinciali e il Consiglio provinciale. Un colosso con un patrimonio di 9 miliardi miliardi 152 milioni e un utile consolidato di 838 milioni, cresciuto rispetto al 2022 di 408 milioni come conseguenza dell’aumento dell’utile di esercizio della Pat che è stato di 582 milioni lo scorso anno e l’inclusione per la prima volta nel consolidato di Findolomiti Energia.

Gli enti strumentali sono: Istituto culturale Cimbro, Istituto culturale Mocheno, Istituto culturale Ladino, Iprase, Museo Castello del Buonconsiglio, Mart, Museo etnografico trentino San Michele, Museo delle Scienze, Ente parco Adamello Brenta, Ente parco Paneveggio Pale di San Martino, Opera universitaria, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach. Le società controllate direttamente: Cassa del Trentino S.p.a, ITEA S.p.a., Patrimonio del Trentino S.p.a., Trentino Riscossioni S.p.a., TSM s. cons. a r.l., Trentino sviluppo S.p.a., Trentino Trasporti S.p.a., Trentino Digitale S.p.a. Quelle controllate indirettamente: Trentino marketing S.r.l. e Trentino Lunch S.r.l (in liquidazione). Le società partecipate direttamente: Euregio Plus SGR S.p.a., Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.a., SET Distribuzione S.p.a., Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a., Pensplan Centrum S.p.a. Partecipate indirettamente: Findolomiti Energia S.r.l, capogruppo del Gruppo intermedio FinDolomiti Energia, e Futuro & Conoscenza S.r.l.

Le Agenzie sono: Agenzia del lavoro, Agenzia per la depurazione, Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche, Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, Agenzia provinciale per i pagamenti, Agenzia provinciale foreste demaniali, Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa, Istituto di statistica della Provincia di Trento, Cassa provinciale antincendi.

 

Parolari: perché all’utile del Mart si aggiunge un contributo integrativo?

Francesca Parolari (Pd) ha detto che balza all’occhio e su cui si chiederanno chiarimenti è il risultato economico del Mart che nel 2023 chiude con un utile di 2,7 milioni, maturato anche grazie all’intervento di settembre 2023 della Giunta di integrazione del finanziamento per il funzionamento un contributo integrativo di oltre 1,9 milioni di euro. Si chiede il perché di questa situazione, ha aggiunto: a settembre si sapeva l’andamento e non si comprende come mai sia stata decisa questa ulteriore spesa di funzionamento. Un utile che si conferma nel 2024, ha proseguito, a cui si aggiunge un ulteriore finanziamento di 2,7 milioni: un balzo in avanti di 6 milioni di euro nel 2024 pone un punto di domanda da chiarire. Il Parco Adamello Brenta, ha affermato Parolari, ha visto dal punto di vista economico una perdita di 800 mila euro. Paneveggio registra invece risultati sempre positivi, ha sottolineato chiedendo il perché di queste perdite. Chiude in perdita anche il Museo etnografico di San Michele, ha dichiarato, mentre negli anni precedenti era in utile. Infine il Centro Servizi Culturali Santa Chiara: si sa che è affossato dalle spese derivanti dalla gestione fallimentare della Trentino Music Arena. Si legge sulla stampa la ventilata nomina di un commissario, ha aggiunto Parolari: sembra curioso nominare un commissario nel momento in cui il Cda approva un piano di rientro che sembra preveda che la perdita venga appianata congelando l’attività. Cosa diranno però gli utenti che hanno sottoscritto gli abbonamenti? ha chiesto.

Demagri: orgogliosi se Itea andasse in negativo per risolvere il problema casa

Paola Demagri ha parlato di poca enfasi da parte dell’assessore rispetto a un documento che porta cifre così importanti: la Giunta ci crede? ha chiesto. Crederci significa che le partecipate abbiano un effetto impattante sul nostro territorio. Si è detta meno critica sulle partecipate che vanno in negativo: se si pensa a una partecipata come Itea che andasse in negativo e risolvesse tutte le problematiche del territorio in tema casa, credo che si potrebbe essere orgogliosi. Che non si intervenga quando si tratta di sanare il debito in ambiti che non sono così popolari e urgenti fa specie, ha aggiunto. Ha anticipato astensione al voto.

Valduga: nessun passaggio in Commissione, occasione persa

Francesco Valduga ha parlato di un sistema imponente e importante costruito negli anni, un documento che fa capire cosa significa “sistema Trentino” e per capire dove, misurando ciò che è stato, si debba correggere. Si perde un’occasione non avendo l’approfondimento in Commissione, ha affermato, si avrà comunque attraverso gli atti la possibilità di chiedere ulteriori approfondimenti. Tra i quali quelli dove c’è il segno meno: nel documento si spiega abbastanza bene il segno meno sul parco Adamello Brenta, ma già sul Museo di San Michele si possono capire ragioni sul segno meno, ma sarebbe bene avere anche una maggiore chiarezza. Il bilancio consolidato, ha aggiunto, è l’occasione per fare il punto sulle strutture che operano sul territorio quali Iprase. Valduga ha citato poi i musei (si sa in questo senso quanto sia difficile riformare un sistema museale), l’energia (un tema che va posto), Itea (quante volte si è discusso della necessità di riformare l’istituto, con i Comuni parte attiva dell’istituto). Sull’innovazione e la ricerca si sa qualcosa di più, ha proseguito, ci sono enti che producendo lavori comunicano la loro attività, ma nonostante ciò varrebbe la pena di trasferire di più alla comunità il lavoro fatto. Il rendiconto dovrebbe essere un’opportunità di riflessione sul fare sistema e per rivedere ciò che è stato fatto, ha detto ancora. La Patrimonio del Trentino: è percepita sul territorio come altro dalla Provincia. Bene la fluidità, ma di questa fluidità bisogna essere registi, serve un di più di politica sia sulla riflessione complessiva, sia sugli strumenti di analisi. Ha anticipato voto di astensione.

Calzà: serve maggiore velocità sugli interventi ricevuti strategici

Michela Calzà (Pd) si è soffermata su alcuni aspetti che ha definito eclatanti. Ha iniziato dall’andamento del parco Adamello Brenta: fa specie abbia una perdita di quasi 800 mila euro, ha detto. Un avanzo di amministrazione di 1,3 milioni di euro e una perdita contemporanea di gestione contemporaneamente significa che bisogna aggiustare il tiro. Il parco cura la biodiversità e ha dato prova negli anni di grandi collaborazioni, ha precisato, ricordando l’importanza delle sinergie, del dialogo ad esempio con le Apt. Ha proposto una riflessione anche su Trentino Sviluppo: ha parlato delle difficoltà del settore metalmeccanico e dell’automotive dicendo che Trentino Sviluppo dovrebbe farsi interprete, con la collaborazione dell’assessorato, e supportare le difficoltà del settore e aiutare le imprese a concentrarsi sull’innovazione.

Calzà ha ricordato l’utile di Trentino Trasporti: serve, ha affermato, una revisione del piano della mobilità per la provincia che permetta al trasporto pubblico di divenire il vero concorrente rispetto alla mobilità delle singole automobili in una traiettoria di sostenibilità verso il futuro. Infine, Patrimonio del Trentino: è per la consigliera una società che oggi incarna la possibilità per l’ente pubblico di infrastrutturare e sostenere le iniziative sul territorio. Ha citato gli eventi recenti che hanno interessato Riva Fiere Congressi e lo studio di recente presentato sulle ricadute sulla zona dell’Alto Garda: l’indotto portato per il territorio nel 2023 è di 57 milioni, ha ricordato la consigliera, ma per riuscire a mantenere questo tipo di restituzione serve che il comparto si mantenga competitivo e riesca a garantire i livelli che l’internazionalizzazione è obbligata a rispettare. Con gli accordi che ci sono, ha concluso, è paradossale che investimenti condivisi e in corso da oltre 15 anni non sono ancora arrivati a conclusione. Ha chiesto perciò alla Giunta di imprimere una maggiore velocità sugli interventi che la Provincia considera strategici.

Zanella: Itea, non si dice che il 14% di alloggi. Spese condominiali, serve verifica

Paolo Zanella (Pd), parlando di Patrimonio del Trentino, ha parlato della questione della destra Adige che si protrae da cinque anni con un piano di sviluppo mai messo a terra. Poi è tornato su Itea: lascia perplesso leggere il bilancio, si dice che 337 alloggi di risulta sono stati ristrutturati e oltre 343 sono stati riconsegnati, sembra che vada tutto bene, ma non si dice che che ne sono 1.200 da ristrutturare, che il 14% di alloggi è sfitto attualmente. Questo il risultato di gestione per cui la dirigente è stata premiata, ha dichiarato. Nel bilancio sociale, ha proseguito Zanella, si legge che nel 2023 i canoni di Itea sono aumentati di 2 milioni perché ci si ostina a non voler indicizzare l’Icef: non c’è nessuna intenzione in questo senso perché bisognerebbe investire più risorse.

Non indicizzando l’Icef, ha chiarito Zanella, le persone che hanno visto aumentare i contratti di lavoro, pur non a sufficienza per sostenere l’aumento dei costi della vita, sono entrate nello scaglione successivo dell’Icef e hanno visto affitti maggiori. Zanella ha parlato di un disastro sociale: sempre nel bilancio sociale si legge che le rateizzazioni date agli inquilini sono passate da 591 del 2021 a 1.700 del 2023, una bomba sociale in atto di cui nessuno si fa carico. Zanella ha citato le morosità degli inquilini nei confronti di Itea, 3 milioni in più da un anno all’altro: non tutti sono impazziti, c’è una questione di spese condominiali e bollette non chiarita, queste morosità sono frutto di aumenti spropositati che non ci sono stati dappertutto allo stesso modo. Ha rivolto in questo senso un appello all’assessore di verificare la cosa. Si vedrà di capire perché è profondamente ingiusto verso gli inquilini che non si faccia chiarezza, ha concluso.

Coppola: casa, scorretto e triste penalizzare le solitudini
Lucia Coppola (AVS) ha dichiarato voto di astensione. Il vulnus del bilancio consolidato, ha detto, è il fatto di porre il Consiglio di fronte al fatto compiuto senza possibilità di approfondimento in Commissione. Parlando di enti museali e culturali ha detto che non si parla non solo di una rete culturale, ma anche dello scheletro e del dinamismo della provincia: è importante una restituzione da parte degli enti museali. Sul parco Adamello Brenta ha rilevato l’ammanco: non si spiega per Coppola e dovrebbe essere giustificato. Resta, ha rilevato la consigliera, il tema dell’abitare che in Trentino è diventato di grande difficoltà, non solo per i ceti e gli individui meno abbienti; anche penalizzare chi non ha una famiglia e chi è solo è molto triste e scorretto.

Su Itea ha citato il fatto di non intervenire sui parametri Icef e ha chiesto quanto si aspetta a prendere in mano il tema, non affrontato compiutamente, delle alte spese condominiali che non ci sono in abitazioni private. Poi ha ricordato il tema delle morosità incolpevoli, gli affitti di risulta, le riqualificazioni: una triste storia abbandonata a se stessa per troppi anni che ora è arrivata a un imbuto che se non affrontato crea problematiche sociali rilevantissime. Su Trentino Trasporti e sul sistema della mobilità ha invitato a capire se gli investimenti fatti servono a migliorare il servizio e a rispondere alle esigenze dei cittadini che devono essere messi sempre più nella condizione di non usare l’auto privata. Si guarda con occhio disperato a Valencia, a Barcellona, ha ricordato Coppola parlando della necessità di trasporti pubblici efficienti, la Liguria è attenzionata. Ha rivolto un pensiero alle Fondazioni Mach e Kessler: come si riesce a interagire con questi enti che fanno importante ricerca e a usare la loro attività per migliorare la vita delle persone? ha chiesto. Tutte situazioni che vanno seriamente attenzionate, ha concluso.
Al termine del dibattito, il Consiglio ha votato la delibera di approvazione del bilancio consolidato della Provincia per l’esercizio finanziario 2023 con 19 voti favorevoli e 14 astensioni.

 

Ddl 37, variante al Pup. Si riprende dall’ostruzionismo

Approvato il bilancio consolidato, si è tornati alla trattazione del ddl 37 dell’assessore Mattia Gottardi di variante al Pup per l’introduzione del corridoio est. Si è ripartiti dall’ostruzionismo (qui il punto): durante la mattinata è stata votata e respinta una proposta di ordine del giorno, ne mancano dunque ancora 1.816 da affrontare.

Durante la sua prima dichiarazione di voto, Demagri ha parlato di un’azione di maieutica fatta in Aula sul tema della Valdastico rispetto alle posizioni di alcuni sindaci (tra cui quelli di Vallarsa e Ala) espresse sul tema. Tra le esternazioni ha letto il documento inviato dal Circolo Gaismayr al Consiglio provinciale: si presume, ha detto, visto che domenica il Circolo ha promosso un momento commemorativo a cui non mancavano i rappresentanti del Patt, che non sia mancata al Circolo la possibilità di illustrare la posizione alla dirigenza del Patt. Valduga: nel tentativo di far emergere la verità, ha detto, ho fatto una proposta alla maggioranza, se per la maggioranza il ddl è il padre dei provvedimenti urbanistici si continua con il muro contro muro, ma se invece la maggioranza non la pensa tutta nella stessa maniera e la preoccupazione è quella di un’incapacità nostra di discutere di revisioni di regolamento, un’apertura dopo che si sarà ritirato il ddl la si può immaginare nella consapevolezza che apertura significa dialogo e modifiche condivise votate con maggioranza qualificata che valgano dalla prossima legislatura. In assenza di osservazioni in questo senso si prosegue con l’ostruzionismo determinato, ha aggiunto, anticipando il voto di dissenso (astensione) rispetto al proprio gruppo.

Paccher ha ricordato l’intervento di tre rappresentanti di categoria lette oggi sulla stampa sull’utilità della Valdastico, un’opportunità unica per la crescita economica, ha detto. Infantile per il consigliere l’atteggiamento delle minoranze di perdere ancora più tempo introducendo le dichiarazioni di voto in dissenso rispetto al proprio gruppo, una pagliacciata. Valduga ha parlato di un’offesa per tutti i consiglieri di minoranza, ha ricordato che in maggioranza qualcuno si arrabbiò quando Chiara Maule usò la parola “circo”: questo non è un circo e non ci sono né animali, né pagliacci, ma persone che in modo responsabili mettono assieme dichiarazioni rispetto a un provvedimento scellerato. Paccher ha precisato di non aver dato dei pagliacci a nessuno, ma di aver parlato di “pagliacciata”, una messa in scena clamorosa, come è introdurre le dichiarazioni in dissenso con il proprio gruppo di cui non ci sarebbe bisogno perché si starà qui comunque settimane. Alessio Manica (Pd) è intervenuto per rimandare al mittente le dichiarazioni sentite.
Intervenendo sulla 98esima podg, Walter Kaswalder (Patt) ha letto il progetto di fattibilità 2018 e ricordato che il tracciato è stato individuato dal progetto definitivo 2017: l’autostrada la fanno se vogliono, su un provvedimento fatto dalla maggioranza del 2018, quando non c’era la Giunta Fugatti, ha detto e ha ricordato di essere già stato espulso nel 2017.

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