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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA MATTINA: « ICE RINK DI PINÉ, CONCLUSA LA DISCUSSIONE CON LA VOTAZIONE DI TRE RISOLUZIONI »

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12.11 - mercoledì 8 febbraio 2023

Ice Rink di Pinè, conclusa la discussione con la votazione di tre risoluzioni. Il Consiglio provinciale ha ripreso i lavori questa mattina con la replica dell’assessore Roberto Failoni alla discussione sulla comunicazione relativa all’Ice Rink di Piné. A seguire sono state esaminate e votate tre risoluzioni, una di Fratelli d’Italia, la seconda del Movimento 5 Stelle, la terza del PD, accolta solo la prima.

La replica di Failoni
L’assessore Roberto Failoni ha detto che se si fosse rinunciato al sogno olimpico nel 2019 oggi a Baselga non ci sarebbe nessuna grande opportunità. E’ vero che nel 2019 abbiamo approvato all’unanimità un ordine del giorno, poi ci siamo mossi, tutti congiuntamente, fino a pochi giorni fa per realizzare l’Olimpiade. Sono state tante le prospettive, ma tutte hanno trovato ostacoli anche perché è importante ricordare che questa è l’unica disciplina che prevede l’obbligo di un impianto chiuso. Questo però è il passato. Se vogliamo parlare di futuro, parliamo di 29,5 milioni per impianti sportivi + altri 21 milioni per la riqualificazione del territorio di Baselga di Pinè e non credo siano pochi. Credo che l’opportunità che si sta affacciando sia molto importante, con tutti gli eventi nazionali e internazionali che saranno realizzati e sono anch’essi frutto di un duro lavoro da parte dei nostri dirigenti, Ha infine respinto l’accusa di mancanza di visione, perché questa è la volontà di dare risposte concrete ad un territorio variegato con enormi possibilità.

 

Le risoluzioni

Risoluzione di Rossato su tempi celeri e pista ciclabile: accolta
Accolto (con 3 non partecipanti al voto, 6 astenuti e 23 voti favorevoli), il documento di Fratelli d’Italia, illustrato da Katia Rossato che impegna la Giunta ad arrivare in tempi celeri alla sottoscrizione dell’accordo con il territorio comunale (passaggio già superato perché già realizzato) e ad inserire tra gli interventi la pista ciclabile con priorità per la tratta Pergine-Baselga di Piné, rendendo giustizia ad un territorio che merita di essere valorizzato. La consigliera ha chiuso l’intervento chiedendo alla Giunta di impegnarsi a mantenere le promesse, sostenendo il territorio, anche se l’indotto non sarà lo stesso del progetto originale.
Ugo Rossi (Misto) ha dichiarato il voto favorevole: non si deve parlare in termini di indennizzo, ma della possibilità che poteva derivare dalla consapevolezza di fare le Olimpiadi con una logica di sostenibilità, ovvero con la lungimiranza che avrebbe consentito di fare le dovute verifiche senza illudere per anni una comunità. Ha aggiunto che si può anche cambiare idea lungo il percorso: si poteva parlare prima con sincerità e senso di responsabilità.

Sostegno al documento anche da Roberto Paccher (Lega) nonostante lo abbia definito “banale”: inserire l’impegno ad onorare le promesse, ha detto, è fare un copia incolla di quanto la Giunta ha già realizzato. E’ noto che sono emerse problematiche relative ai costi dell’opera e che il comitato olimpico ha deciso diversamente. Tuttavia va apprezzato che la Giunta si sia impegnata a garantire ingenti risorse per compensare il territorio.
“Un atto inutile che però sarà votato”, ha ironizzato Alessio Manica, stigmatizzando le diverse modalità di valutare i documenti di maggioranza e opposizione. Il consigliere del PD ha rilevato che c’è un problema grave di rispetto dell’aula, e questo è solo uno di numerosi e preoccupanti episodi. Sono molto perplesso anche su questo meccanismo di indennizzo che è solo il prezzo del silenzio di quella comunità, un modo maldestro di coprire le responsabilità che sono tutte della maggioranza perché alla maggioranza spettava vigilare sulla sostenibilità dell’opera.
Paolo Zanella (Futura) ha concordato che 50 milioni di risarcimento ad un’unica comunità sono troppi rispetto ad una promessa che non è stata mantenuta perché di fatto era insostenibile fin dall’inizio. Gli investimenti dovrebbero essere fatti in maniera equa e sostenibile su tutti i territori. Ha detto che non parteciperà al voto sulla risoluzione di Fratelli d’Italia perché è ridicola, dal momento che impegna a fare qualcosa che già è stato fatto.

Michele Dallapiccola (Casa Autonomia) ha aggiunto che il grave difetto dell’azione provinciale è stato quello di tenere “castrata” una comunità nelle sue aspirazioni, mentre in realtà non si è fatto niente se non scontentare chi in Piné è consapevole che non si vive di sole promesse.
Alex Marini (5 Stelle) ha criticato la gestione del denaro della Giunta sulle strutture sportive, che dimostra di non sapere ragionare in una logica di sistema. Dovrebbe essere fatto un censimento degli impianti che tenga conto di diversi parametri e utilizzare le risorse in maniera intelligente. Nel momento in cui destiniamo delle risorse al capitolo dello sport occorrerebbe ragionare in un’ottica di utilità marginale e comparativa rispetto alle esigenze complessive della popolazione e dei territori: considerazioni che purtroppo non vengono fatte, mentre si preferisce solo dare risposte ai grandi elettori.

 

Risoluzione di Marini volta alla sostenibilità degli impianti: bocciata
Respinta (con 18 voti contrari e 12 favorevoli) la risoluzione del consigliere Alex Marini (5 Stelle) che impegnava la Giunta a far sì che il Coordinamento provinciale per le Olimpiadi 2026 produca una relazione tecnica puntuale circa l’impatto attuale e futuro degli impianti costruiti in Trentino in occasione delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina ed elabori, similmente a quanto avviene a Bolzano, un piano di legacy, ovvero di gestione e manutenzione post-olimpica.
Alessandro Olivi (PD) ha dichiarato sostegno al documento che rafforza un’attitudine che la politica dovrebbe avere, nel monitorare lo sviluppo, le ricadute e gli impatti sul territorio delle opere. Ha espresso poi una preoccupazione, auspicando possa essere condivisa, ovvero che in questa partita il Trentino si sia dimostrato poco dentro la rete delle relazioni istituzionali, con il Governo, con il Coni e con gli altri enti locali.
Anche Paolo Zanella ha dichiarato di votare a favore della risoluzione, volta alla sostenibilità ed allineata a tutti gli interventi da lui promossi su questo argomento, mozioni, ordini del giorno, emendamenti ad articoli.
Alessandro Savoi (Lega) ha espresso dispiacere per la mancata assegnazione delle Olimpiadi a Piné. Questo tuttavia non è certo colpa della maggioranza o della Giunta che ci ha messo anima e corpo in ogni momento: la gente che ragiona lo capisce. Si sistemano l’ovale, lo stadio, il lago della Serraia, le ciclabili ed è doveroso riconoscere un risarcimento importante alla comunità di Piné e ad un territorio che va riqualificato a prescindere e non è corretto fare la guerra con gli altri comuni.
Ugo Rossi ha anticipato il voto convintamente favorevole alla proposta di Marini che richiama al dovere della sostenibilità degli impianti. Un lavoro ancora più importante per scongiurare, come spesso è accaduto su investimenti di questa portata da parte di organi di controllo, che ci siano valutazioni affrettate e strumentali ex post.
Ha detto di votare la risoluzione anche Ivano Job (Coraggio Italia), sebbene abbia rilevato che alcuni degli impegni contenuti nel documento si realizzano già. Tuttavia non è vano ribadire e precisare.

 

Risoluzione del PD che impegna ad ammettere la figuraccia: bocciata
Negativo (con 18 voti contrari e 12 favorevoli) anche il giudizio sulla risoluzione del PD che chiede di riconoscere le incongruenze e l’approssimazione del percorso che ha portato alla rinuncia dello svolgimento delle gare di pattinaggio alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 a Baselga di Piné ed a scusarsi con la comunità trentina per la figuraccia internazionale a cui ha esposto il Trentino. Luca Zeni, nell’illustrarla, ben consapevole che la Giunta non la potrà accogliere, ha ripercorso i fatti e ha ribadito la posizione critica: c’è stato un iter quantomeno superficiale e di fronte al rischio di non riuscire a completare l’opera si è cercata una via d’uscita per “salvare la faccia”.
Una risoluzione “offensiva” perché non riconosce l’iter seguito, le problematiche emerse e le scelte fatte dal Comitato olimpico, ha detto con enfasi Roberto Paccher. Ugo Rossi ha riconosciuto che la risoluzione che chiede alla Giunta di riconoscere un cammino non edificante, è ovviamente politica ed è nel diritto del PD di presentarla. “Non offensiva, eventualmente provocatoria”, l’ha definita Alex Marini, che ha annunciato di votare la proposta di risoluzione ed ha elencato il numero di interrogazioni proposte dalle minoranze negli anni per chiedere conto dell’iter sugli investimenti olimpici, documenti sempre sviliti e rimasti senza risposta: a ben guardare chi ha avuto un comportamento offensivo dell’aula? si è chiesto.

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